Página principal  |  Contacto  

Correo electrónico:

Contraseña:

Registrarse ahora!

¿Has olvidado tu contraseña?

UN SORRISO PER TUTTI
¡ Feliz Cumpleaños FrankUD !
 
Novedades
  Únete ahora
  Panel de mensajes 
  Galería de imágenes 
 Archivos y documentos 
 Encuestas y Test 
  Lista de Participantes
  
 ◄ ISCRIZIONE AL GRUPPO 
 ___CHAT___ 
 INDICE BACHECHE 
 ◄ BENVENUTO/A 
 GENERALE 
 " TUTTI I MESSAGGI " 
 ۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞ 
  
 ◄◄◄ CHAT 
 ◄ ACCADDE OGGI 
 ◄ OROSCOPO DEL GIORNO 
 ◄ MESSAGGIAMOCI 
 ◄ AIUTO PC 
 ◄ AMORE 
 ◄ AUGURI 
 ◄ CONSIGLI & CURIOSITA´ 
 ◄ ATTUALITA´ 
 ◄ ARTE DI RAIOLUAR 
 ◄ GRAFICA DI ROM* 
 ◄ IL LOTTO DI NANDO 
 ◄ INDIANI D´ AMERICA 
 ◄ RICORDI & FOTO DI GIANPI 
 ◄ UMORISMO 
 ◄ MUSICA ANNI 60 / 70 ♫♪♫ 
 ◄GRUPPI MINORI ANNI 60-70 
  
 ◄ POESIE ISCRITTI 
 ◄ POESIE CLELIA ( Lelina ) 
 ◄ Clelia ♦ RACCONTI ♦ 
 ◄ POESIE & ALTRO NADIA 
 ◄POESIE DI NIKI 
 ◄ POESIE PREDILETTA 
 ◄ POESIE QUATTROMORI 
 ◄ POESIE TONY KOSPAN 
 ◄ ROBYLORD ♥ 
  
 OMAGGIO A KAROL 
 ◄ RICORDANDO EL CID 
 ◄ LEZIONI DI POESIA 
 ◄ SEZIONE SVAGO 
 ◄MATERIALI DA USARE► 
 ◄ CUCINA ITALIANA 
 __________________________ 
 Home Home 
  
 
 
  Herramientas
 
◄ ATTUALITA´: 22 genn. San Vincenzo di Saragozza
Elegir otro panel de mensajes
Tema anterior  Tema siguiente
Respuesta  Mensaje 1 de 7 en el tema 
De: lucy46  (Mensaje original) Enviado: 22/01/2017 08:16

Risultati immagini per 22 gennaio San Vincenzo di Saragozza

San Vincenzo di Saragozza
Diacono e martire. sec. III/IV

Patronato: Vicenza, Vinai
Etimologia: Vincenzo = vittorioso, dal latino

Emblema: Palma

Un diacono così, ora che il diaconato è tornato “di moda” nella Chiesa, ogni vescovo se lo sognerebbe. Perché, si sa, non tutti i vescovi sono degli oratori nati e quello di Saragozza, Valerio, è per giunta balbuziente. Trovare in Vincenzo un diacono ben equipaggiato culturalmente, dotato nella parola, generoso e coraggioso è per lui un vero colpo di fortuna. Oggi San Vincenzo è il martire più popolare della Spagna, ma doveva già esserlo 1700 anni fa se ben tre città, Valencia, Saragozza e Huesca, si contendono l’onore di avergli dato i natali.  Dagli Atti del suo martirio, che avviene durante la persecuzione di Diocleziano. Nel clima di terrore che si instaura e che vede la distruzione degli edifici e degli arredi sacri, la destituzione dei cristiani che ricoprono cariche pubbliche, l’obbligo per tutti di sacrificare agli dei, il vescovo Valerio e il diacono Vincenzo continuano imperterriti nell’annuncio del Vangelo: formano un connubio indissolubile, nel quale il primo con la sua presenza e con l’autorità che gli deriva dal ministero episcopale si fa garante di quello che il secondo annuncia con forza, convinzione e facilità di parola. Così il governatore di Valencia, Daciano, li fa arrestare entrambi, ma quando se li trova davanti capisce che il vero nemico da combattere è il diacono Vincenzo. Manda così il vescovo in esilio e concentra tutte le sue arti persecutorie su Vincenzo, che oltre ad essere un gran oratore è anche un uomo che non si piega facilmente. Lo dice in faccia al governatore: “Vi stancherete prima voi a tormentarci che noi a soffrire”, e questo manda in bestia il persecutore, che vede così anche messa in crisi la sua autorità e il suo prestigio. Perché Vincenzo è una di quelle persone che si piegano ma non si spezzano: prima lo fa fustigare e torturare; poi lo condanna alla pena del cavalletto, da cui esce con le ossa slogate; infine lo fa arpionare con uncini di ferro. Così tumefatto e slogato lo fa gettare in una cella buia, interamente cosparsa di cocci taglienti, ma la testimonianza di Vincenzo continua ad essere limpida e ferma: “Tu mi fai proprio un servizio da amico, perché ho sempre desiderato suggellare con il sangue la mia fede in Cristo. Vi è un altro in me che soffre, ma che tu non potrai mai piegare. Questo che ti affatichi a distruggere con le torture è un debole vaso di argilla che deve ad ogni modo spezzarsi. Non riuscirai mai a lacerare quello che resta dentro e che domani sarà il tuo giudice”. Lo sentono addirittura, anche così piagato, cantare dalla cella e Daciano si rende conto che quella è una voce da far zittire in fretta, visto che qualcuno si è già convertito vedendolo così forte nella fede. Muore il 22 gennaio dell’anno 304 ed anche per sbarazzarsi del cadavere Daciano deve sudare: gettato in pasto alle bestie selvatiche, il suo corpo viene alacramente difeso da un corvo; gettato nel fiume, legato in un sacco insieme ad un grosso macigno, il suo corpo galleggia e torna a riva, dove finalmente i cristiani lo raccolgono per dargli onorata sepoltura. Da una delle omelie che Sant’Agostino ogni anno, il 22 gennaio, dedicava al martire Vincenzo ricaviamo questo pensiero: “il diacono Vincenzo….. aveva coraggio nel parlare, aveva forza nel soffrire. Nessuno presuma di se stesso quando parla. Nessuno confidi nelle sue forze quando sopporta una tentazione, perché, per parlare bene, la sapienza viene da Dio e, per sopportare i mali, da lui viene la fortezza”.


Autore:
Gianpiero Pettiti



Primer  Anterior  2 a 7 de 7  Siguiente   Último  
Respuesta  Mensaje 2 de 7 en el tema 
De: lucy46 Enviado: 22/01/2018 08:41
Risultati immagini per San Vincenzo di Saragozza

Respuesta  Mensaje 3 de 7 en el tema 
De: lucy46 Enviado: 22/01/2019 16:21
Risultati immagini per 22 genn. San Vincenzo di Saragozza

Respuesta  Mensaje 4 de 7 en el tema 
De: lucy46 Enviado: 22/01/2021 10:33
Pin su Santi del Giorno

Respuesta  Mensaje 5 de 7 en el tema 
De: lucy46 Enviado: 22/01/2022 09:10
LA VITA DI SAN VINCENZO DI SARAGOZZA E LA CHIESA DELLA SS.MA TRINITA' A  MISTRETTA | il Blog di Nella Seminara

Respuesta  Mensaje 6 de 7 en el tema 
De: lucy46 Enviado: 22/01/2023 09:12
PATRONO DEI VIGNAIOLI

Respuesta  Mensaje 7 de 7 en el tema 
De: lucy46 Enviado: 22/01/2024 10:16


Primer  Anterior  2 a 7 de 7  Siguiente   Último  
Tema anterior  Tema siguiente
 
©2024 - Gabitos - Todos los derechos reservados