Ferragosto torinese - Amico Web di Francesca

Alberi sradicati, incroci allagati, auto bloccate in tangenziale con l’acqua nell’abitacolo. Il nuovo nubifragio che si è abbattuto ieri sera verso le 21 su Torino ha fatto ancora disastri, in particolare nella zona sud della città. Secondo i soccorritori è quasi un miracolo se ne nessuno si è fatto male. In corso Unione Sovietica angolo corso Giambone, un platano è stato completamente sradicato ed è caduto dal lato del controviale. Al lato opposto dello stesso incrocio, divisi da un lago di quasi un metro d’acqua, nel giardino delle scuole salesiane «Agnelli» un arbusto è caduto precipitando sui fili della linea tranviaria 4, a due passi della pensilina. I cavi sono stati messi in sicurezza, i Vigili del fuoco hanno rimosso l’arbusto e sono poi intervenuti i tecnici di Gtt a ripristinare la linea.

Altri alberi sono caduti lungo corso Unione Sovietica, dove i controviali sono stati chiusi in alcuni tratti. «Un disastro, un inferno di vento e acqua», dichiarano i residenti. Ma la situazione più critica si è verificata all’imbocco della tangenziale a Collegno, dove alcune vetture sono rimaste bloccate sulla rampa, con l’acqua arrivata fin dentro l’abitacolo. C’erano famiglie con bambini appena partite per le vacanze, in un’auto anche una piccola di 10 mesi. Oltre ai pompieri, è stato quindi chiesto l’intervento del 118 per un eventuale soccorso medico. L’allarme è poi rientrato, ma i vacanzieri sono stati costretti a rientrare, con le auto portate via dal carro attrezzi.

Il nubifragio ha provocato anche un black-out nel quartiere Santa Rita. Particolarmente colpiti anche i centri abitati della zona sud-ovest, come Rivalta e Beinasco, dove è stato invaso dall’acqua il centro commerciale «Le Fornaci». Decine le richieste di interventi ai vigili del fuoco per allagamenti. In corso Spezia, già fortemente colpita dal nubifragio record di mercoledì (74 mm di acqua caduti in un’ora, mai così tanta su Torino), si sono allagati alcuni locali del commissariato di Polizia, dove i vigili a mezzanotte stavano pompando fuori l’acqua. Ma sono soprattutto commercianti e residenti a contare i danni: «Ho appena speso 3 mila euro per comprare i motori dei frigoriferi dopo l’allagamento di mercoledì - lamenta Luigi Peschetti, del bar Happyness - ed già tutto da buttare». «Ho aperto la porta e mi si è allagato il negozio - dice Riccardo Giungi, parrucchiere - ho 15 mila euro di danni di prodotti danneggiati».