Previdenza: dopo la pensione, puoi lavorare quanto ti pare

Se la pensione mensile è troppo misera, per tirare avanti, cercatevi pure un lavoro integrativo. Fino a pochissimo tempo fa, erano in vigore norme restrittive, per chi desiderava integrare la pensione col reddito derivante da un'attività lavorativa. Ma non molti sanno che, con la legge attualmente in vigore, è caduto qualsiasi vincolo, e i pensionati possono svolgere l'attività lavorativa che preferiscono, sia di tipo autonomo che dipendente. E non importa neanche a quale regime pensionistico sono sottoposti, contributivo, retributivo o misto. È stata la Legge n. 133 del 2008, in particolare, che ha eliminato qualsiasi vincolo di cumulo tra pensioni e redditi da lavoro, precedentemente caduto solo per le pensioni di vecchiaia ed ormai abolito anche per le pensioni di anzianità. Rimangono solo alcune limitazioni, per categorie specifiche. I dipendenti pubblici, ad esempio, una volta pensionati, non possono continuare a svolgere la stessa mansione. Chi percepisce l'assegno di invalidità e continua a lavorare, subisce un taglio dell'assegno stesso, che può arrivare anche al 50 per cento, in base all'entità del reddito da lavoro. Poi ci sono quei lavoratori che, avendo raggiunto i requisiti per la pensione d'anzianità, sono passati dal lavoro a tempo pieno al part-time. A questi ultimi, l'importo della pensione viene ridotto, in misura inversamente proporzionale alla riduzione dell'orario normale di lavoro, ma mai oltre il 50 per cento. A tutti quanti Intrage ricorda che lo svolgere una vita attiva è uno dei principali presupposti per mantenersi lucidi ed in buona salute in età avanzata, ma anche che non bisogna esagerare con lo stress da lavoro, peggiore da sopportare in proporzione all'età.

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