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Scienze e medicina: Quando la terra evaporerà
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Reply  Message 1 of 4 on the subject 
From: Amico Web di Francesca  (Original message) Sent: 28/12/2011 09:14
Quando dobbiamo aspettarci la fine del mondo?E come sarà? Secondo gli scienziati è prevista tra cinque milioni di anni circa e sarà peggiore del più catastrofico film di fantascienza che si possa immaginare: la Terra verrà infatti vaporizzata dal calore del Sole che, alla fine della sua vita, evolverà in una Gigante Rossa.
L'inquietante teoria è stata confermata da un team di astronomi di Tolosa e Montreal che hanno scoperto due pianeti giganti grandi come Giove, sopravvissuti all'espolosione di calore della loro stella morente solo grazie alle loro dimensioni. (Come muore una stella? Te lo spieghiamo qui)

 

I due pianeti, KOI 55.01 e KOI 55.02, attualmente orbitano attorno a una nana rossa distante circa 4.000 anni luce da noi e sono stati scoperti quasi per caso grazie al telescopio spaziale Kepler.
«Quando il Sole si espanderà fino a diventare una gigante rossa ingloberà la Terra, che in un miliardo di anni circa.... evaporerà» spiega in un'intervista a Nature Elizabeth Green, scienziata dell'Arizona University. (Milano dopo l'Apocalisse in alcune singolari tele di Tom Porta)
«Solo pianeti molto grandi come Giove o Saturno riescono a sopravvivere». Questi pianeti, a causa delle forze gravitazionali, mostrano alla loro stella sempre la stessa faccia così come fa la Luna con la Terra.
La parte esposta al Sole di Saturno è abbastanza calda da far sciogliere il piombo: le condizioni di un pianeta vicino a una stella cinque volte più calda sono facili da immaginare. (Le 12 fini del mondo più spettacolari che si possano immaginare)

«Quando la stella morente si espande e ingloba il pianeta, ne strappa letteralmente via l'atmosfera e parte della componente liquida a causa dei grandi attriti che si creano. Ciò che resta è solo la parte solida» prosegue la scienziata.
Pochi giorni fa gli scienziati del team Kepler hanno scoperto il primo pianeta extrasolare veramente simile alla Terra anche se è troppo caldo per ospitare acqua allo stato liquido e quindi la vita.

Foto: NASA/Ames/JPL-Caltech



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Reply  Message 2 of 4 on the subject 
From: Butterfy Sent: 28/12/2011 18:32
Sulla Terra sorgerà un secondo sole che rivitalizzerà il nostro pianeta


L’immagine dei due soli è stata immortalata dal film Guerre stellari, con il personaggio di Luke Skywalker che osserva il tramonto degli astri gemelli sul suo pianeta Tatooine. E presto da fantascienza potrebbe diventare realtà, non in una galassia lontana ma sulla Terra.

image


IN ARRIVO NEL 2012 - Come scrive il quotidiano on-line australiano News.com.au, si prevede che Betelgeuse, stella rossa super-gigante nella nebulosa di Orione, stia per provocare una serie di effetti devastanti. Al punto che la supernova potrebbe raggiungere la Terra prima del 2012. Quando ciò accadrà la realtà supererà la fantascienza e vedremo cose che, come si dice in Blade Runner, noi umani non possiamo nemmeno immaginare. La seconda stella più grande della costellazione di Orione starebbe infatti perdendo massa, una tipica indicazione del fatto che si sta per verificare un collasso gravitazionale.


PRONTA A COLLASSARE - Quando questo accadrà, sulla Terra comparirà un secondo sole. A sostenerlo è Brad Carter, ricercatore di Fisica all’University of Southern Queensland, in Australia. «Questa vecchia stella sta esaurendo il combustibile nel suo nucleo», ha dichiarato Carter. «Questo combustibile consente a Betelgeuse di continuare a brillare. Quando questo combustibile si esaurirà, la stella finirà letteralmente per collassare su se stessa e lo farà molto in fretta». Provocando un’esplosione gigante, decine di milioni di volte più luminosa del sole.

FRAGORE E LUCE - Ma anche a costo di deludere i catastrofisti di casa nostra, anziché nel 2012 tutto questo potrebbe avvenire nell’arco di un milione di anni. Fatto sta che, quando accadrà, sulla Terra per diverse settimane la notte sarà illuminata a giorno. «Sarà il canto del cigno della stella Betelgeuse – osserva il dottor Carter -. Si udrà un grande fragore, la stella esploderà e illuminerà tutto. Avremo un’incredibile luminosità per un breve periodo di tempo di circa due settimane, poi nei mesi successivi il secondo sole inizierà a svanire finché sarà molto difficile vederlo». A poche ore dall’annuncio del dottor Carter, la Rete è stata inondata da teorie apocalittiche secondo cui l’imminente supernova confermerebbe la fine del mondo predetta dal calendario Maya per il 2012.

LA MANO DI AL-JAUZA - E ad aumentare la forza di queste ipotesi, il fatto che secondo alcuni siti la parola Betelgeuse avrebbe dei forti legami con Satana. Anche se in realtà sembra che la sua etimologia derivi dalla frase in arabo «yad Al-Jauza», che significa «mano di Al-Jauza», con riferimento a una donna misteriosa che controllerebbe l’ordine dell’universo. Fatto sta che, come scrive sempre News.com.au, diverse persone in tutto il mondo, e soprattutto in Australia, avrebbero già iniziato a rimettere in sesto i loro rifugi anti-atomici e a riempirli di cibo in scatola. Ma per il dottor Carter in realtà la supernova non sarà affatto un segno dell’Apocalisse, in quanto fornirà alla Terra gli elementi necessari per la sua sopravvivenza e continuità.

PIOGGIA DI NEUTRINI - «Quando una stella esplode, la prima cosa che osserviamo è una pioggia di minuscole particelle chiamate neutrini – afferma il ricercatore -. Questi ultimi attraverseranno l’atmosfera terrestre, illuminando il cielo notturno in modo evidente. Ma l’effetto più strano è che il 99% dell’energia della supernova attraverserà i nostri corpi e la Terra senza provocare nessun danno di alcun tipo». Le stelle come la supernova producono elementi che sono indispensabili per la vita sulla Terra. L’intera Terra e il nostro sistema solare sono infatti composti di polvere di stelle, da cui proviene la maggior parte dei componenti pesanti della tavola degli elementi.



POLVERE DI STELLE - «Le stelle sono all’origine di metalli come oro, argento e di tutti gli elementi pesanti fino all’uranio… E gli atomi della Terra e dei nostri stessi corpi provengono da supernove come Betelgeuse che si sono disintegrate molti secoli fa», ha detto il dottor Carter. Alcuni esperti hanno ipotizzato che l’esplosione di Betelgeuse potrebbe dare vita a una stella di neutroni o a un buco nera distante circa 1.300 anni luce dalla Terra, e il dottor Carter afferma che le cose potrebbero andare in entrambi i modi. «C’è una possibilità ragionevole che si produca sia una stella di neutroni sia un buco nero», afferma. «Il mio sospetto però è che l’ipotesi più probabile è che Betelgeuse diventi un buco nero con una massa pari a 20 soli».



di Pietro Vernizzi


Reply  Message 3 of 4 on the subject 
From: Principe Errante Sent: 29/12/2011 16:08
L'evaporazione della Terra é una proiezione già nota da moltissimi anni,almeno dalla fine degli anni sessanta...tuttavia quello che sapevo era il termine di cinque miliardi d'anni,non cinque milioni,anche se in entrambi casi non sarà una nostra preoccupazione...
 

Reply  Message 4 of 4 on the subject 
From: haiku04 Sent: 30/12/2011 02:05
In effetti anch'io avevo più volte letto cinque miliardi d'anni e non cinque milioni, ma se anche si trattasse di 500 anni per noi non farebbe differenza!  Nulla è eterno e quindi anche il nostro pianeta seguirà la sua sorte, ma noi non assisteremo all'apocalisse, questo è certo!!!
 
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Nella costellazione di Orione, in alto a sinistra, si trova una stella rossastra chiamata Betelgeuse, una supergigante rossa di classe spettrale M1-2 Iab, quindi attualmente in una fase piuttosto avanzata della sua evoluzione. Si tratta della decima stella più brillante del cielo notturno vista ad occhio nudo, anzi tra le più luminose in assoluto: la sua superficie, infatti, è pari a 15-20 volte quella del Sole. Considerando queste eccezionali qualità, il destino di Betelgeuse è quello di esplodere in supernova, che corrisponde allo stadio finale delle stelle più grandi.

esplosione di una supernova

Piero Benvenuti, professore di astrofisica all’Università di Padova e presidente dell’Inaf, ha spiegato: “Che esploda come supernova è sicuro, ma sapere quando accadrà è una sciocchezza! Quando si esaurisce la sorgente, il combustibile nucleare che si trova all’interno della stella, questa collassa e i materiali che la compongono vengono proiettati verso l’esterno creando una sfera di fuoco che si allarga a una velocità di 5, 10 mila chilometri al secondo. L’evento sarebbe visibile anche di giorno. Ma sarebbe davvero difficile definirlo come secondo sole“.

Questo dipende dalla distanza che separa Betelgeuse dalla Terra: circa 640 anni luce. Ciò significa che, se la luce del Sole arriva sul nostro pianeta in soli otto minuti, quella di Betelgeuse impiegherà invece 640 anni. Ma nonostante sia eccessivo definire questo evento come la nascita di un secondo sole, anche perché dovrebbe durare appena due settimane, Benvenuti ha aggiunto:“Dal punto di vista scientifico è una grande opportunità di studio. È raro vedere un’esplosione galattica”.

Questo evento, nel corso della storia, sarebbe accaduto già altre volte: nel 1054 furono i cinesi a veder brillare una grossa stella nel cielo: “Era nella nostra galassia, nella costellazione del Granchio. Nel 1572 il danese Tycho Brahe ne osservò una e nel 1604 Giovanni Keplero e Galileo Galilei ne videro un’altra a occhio nudo” ha spiegato il professore.

E, per i più curiosi che si domandano quando avverrà questo straordinario evento, molti avanzano l’ipotesi che possa accadere proprio nel 2012, l’anno della profezia Maya, che prevede quella fine del mondo immaginata anche nel film omonimo. Ma forse non tutti sanno che gli esperti della Nasa hanno stilato una classifica dei film scientificamente più sbagliati. Al primo posto si trova proprio 2012 di Roland Emmerich.

 
Diffondere terrore è un modo criminale di divulgare la scienza” ha sentenziato il professore.
 
 

 



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