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De: haiku04 (message original) |
Envoyé: 29/11/2010 14:00 |
Ho colto gigli splendidi e profumati,
pudicamente chiusi,
come una schiera di fanciulle innocenti.
Dai tremuli petali, bagnati di rugiada,
ho bevuto profumo, felicità, pace.
Il cuore batteva e tremava, come per un dolore,
i pallidi fiori dondolavano la corolla
di nuovo sognavo quella lontana libertà,
quel paese dove sono stata con te.....
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Che importa se la voce si è fatta fioca. L'anima ha più vigore: son casti i pensieri. In questo cielo solcato dal vento io, senza amore, rifiorisco libera.
S'è diradata l'ombra dell'insonnia, più non languisco sulla grigia cenere, e non è più una ferita mortale dell'orologio della torre il battito.
Il passato non preme la sua mano sul mio cuore. Rinasco nel perdono assorta a un raggio che già primavera sopra l'edera madida accende.
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Epigramma
Poteva Beatrice creare come Dante, o Laura cantare il fuoco dell'amore? Io ho insegnato alle donne a parlare... mio Dio, ma come obbligarle a tacere?
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Fiaccata dai tuoi lunghi sguardi, io stessa ho appreso a far soffrire. Creata da una tua costola, come posso non amarti?
Esserti tenera sorella è il legato di un fato antico, ed io sono diventata l'astuta, avida, dolcissima tua schiava.
Ma quando, mite, mi abbandono sul tuo petto più bianco della neve, come esulta e si fa saggio il tuo cuore, sole della mia patria!
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