Cera una volta un Angelo che decise di creare un filo dArgento bellissimo.
Il filo era lunghissimo, e lAngelo, conscio che lamore più puro impone un grande sacrificio, utilizzò le piume delle sue magnifiche ali, che, di notte, al chiaror di luna, rifrangevano dArgento.
Staccava la piuma, stringendo gli occhi e corrucciando il naso, con la tipica faccia, di chi, si strappa un cerotto, poi distillava largento, che, liquido, colava, solidificando e rigando la neutralità dellaria.
Un gomitolo che era senza un perchè, ma che era nato dallamore di un Angelo, e, si sa che, lamore di un Angelo attinge direttamente dalla fonte, una fonte pulita, una fonte geniuna, una fonte pura, una fonte che è Dio. Un gomitolo che non aveva bisogno di significato, o di un perchè.
Un gomitolo speciale, con una storia speciale. E come potova essere il contrario?
Si trovava appoggiato sopra una nuvoletta, nel cielo di chissà quale paradiso, così... così come apparentemente starebbero appoggiate le cose normali, quasi a confondersi con lambiente, quasi dicendo: "Ehi, io ne faccio parte!", quasi a far credere che il suo posto fosse proprio quello... di essere nato per essere lì... finchè ad un tratto i destini si incrociano, e in un chiasma celeste, il gomitolo venne urtato ed incominciò, a rimbalzare, prima lentamente tra le nuvole, poi sempre più veloce, rimbalzanto tra stelle e pianeti, trapassando dimensioni, piani, e realtà. Una pallina di un flipper che, rimbalzando qua e la, segue il pendio del proprio destino.
E il destino si sà, è una pendenza che, qualsiasi sia il tragitto, il percorso, fà finire la pallina sempre in posti stabiliti. E fu li che finì il gomitolo, che si adagiò, rotolando lentamente, quasi stanco, di fianco ad una Donna. Questa Donna, guardò curiosa il gomitolo, inclinado la testa, quasi chiedendogli: "e tu da dove vieni fuori?". Una donna anziana, ma che a vederla, non avresti potuto certo dire che fosse vecchia. I gesti sicuri, agili e repentini, le restituivano la giovinezza che il proprio aspetto sembrava avergli rubato. Aveva di fronte un bellissimo telaio decorato. Abbastanza grande da sembrare imponente, ma abbastanza piccolo da risultare maneggievole. Davanti ad esso cerano tanti gomitoli, diversi colori, diverse brillantezze. E il gomitolo dArgento arrivò proprio come una risposta che giunge dallalto con il giusto tempismo: La donna stava iniziando una nuova trama, e stava scegliendo il filo con cui tessere. Forse iniziare, è la parte complicata più di un lavoro, ed è per quello che in questa fase, i segnali, che Dio invia sono sempre più evidenti che in altre fasi. E la Donna ne sapeva qualcosa di destini, ed aveva abbastanza esperienza per riconoscere un segnale quando gli si presentava davanti agli occhi. Un filo magico e un segnale così evidente, imponeva un impegno mai profuso in passato, perche"La tua anima e il tuo cuore, sono legate allamore di un Angelo da quel filo d"argento...