Per raggiungerti ci vorrebbero le ali,
perchè tu sei in alto lassù, dove c'è un cielo sempre azzurro
dove i fiori crescono ovunque
dove c'è tanta pace.
Allungo le mani,
vorrei toccare le tue, ma non riescono a ricongiungersi.
Ma se mi rivolgo a Lui, il suo immenso amore
mi conduce a te.
Stammi sempre vicino, Marco.
Tesoro mio, sono certa che anche quest’anno, in molti si fermeranno in raccoglimento per un “dono speciale per te”, magari con una preghiera personale, un ricordo, ma anche per una intima preghiera rivolta a tutti quei ragazzi che, come te, per troppo poco tempo hanno vissuto la loro esistenza terrena.
E anche quest’anno, nella giornata del tuo compleanno in cielo, ti porterò un fiore, uno dei tuoi preferiti, e lo deporrò sulla porta della tua nuova casa. E così mi fermerò lì davanti, senza dire nulla, perché sono sicura che le parole che vorrei dirti diventerebbero vuote di significato e sono consapevole che comunque tu le conosci già. Si, proprio perché il nostro dialogo continua ininterrottamente da quel 17 agosto del 98 , nel silenzio dell’incredulità di quel momento, del dolore e della intima sofferenza.
Non ha senso per me cercare di capire, non mi interessa, anche perché tu oggi sei diversamente vicino, ma so che sei con me in tutti i momenti della giornata come anche con tutti quelli che ti vogliono bene e allora dovunque tu sia vorrei farti giungere un bacio ed una carezza ed anche un forte, fortissimo abbraccio, come quello di tutti gli anni passati insieme, con i più cari auguri di buon compleanno di vita celeste.
LA TUA MAMMA
|