La speranza è un essere piumato
che si posa sull'anima,
canta melodie senza parole e non finisce mai.
La brezza ne diffonde l'armonia,
e solo una tempesta violentissima
potrebbe sconcertare l'uccellino
che ha consolato tanti.
L'ho ascoltato nella terra più fredda
e sui più strani mari.
Eppure neanche nella necessità
ha chiesto mai una briciola – a me.
Emily Dickinson
Sì, io non crederò mai in: il Dio che "sorprenda" l'uomo in un peccato di debolezza. Il Dio che condanni la materia. Il Dio incapace di dare una risposta ai problemi gravi di un uomo sincero e onesto che dice piangendo: "Non posso". Il Dio che ami il dolore. Il Dio che metta la luce rossa alle gioie umane. Il Dio che sterilizza la ragione dell'uomo. Il Dio che benedica i nuovi Caino dell'umanità. Il Dio mago e stregone. Il Dio che si faccia temere. Il Dio che non si lasci dare del tu. Il Dio nonno di cui si possa abusare. Il Dio che si fa monopolio di una Chiesa, di una razza, di una cultura, di una casta. Il Dio che non abbia bisogno dell'uomo. Il Dio lotteria con cui si vince solo a sorte. Il Dio arbitro che giudichi sempre col regolamento in mano. Il Dio che "giochi" a condannare. Il Dio che "mandi" all'inferno. Il Dio che non sappia aspettare. Il Dio che esige sempre dieci agli esami. Un Dio capace di essere spiegato da una filosofia. Il Dio che adorano quelli che sono capaci di condannare un uomo. Il Dio incapace di amare quello che molti disprezzano. Il Dio incapace di perdonare tante cose che gli uomini condannano. Il Dio incapace di redimere la miseria. Il Dio che impedisce all'uomo di crescere, di conquistare, di trasformarsi, di superarsi fino a farsi "quasi un Dio". Il Dio che esige dall'uomo, perchè creda, di rinunciare ad essere uomo. Il Dio che non accetti una sedia nelle nostre feste umane. Il Dio che è capito soltanto dai maturi, i sapienti, i sistemati. Il Dio che non è temuto dai ricchi alla cui porta sta la fame e la miseria. Il Dio capace di essere compreso ed accettato dagli egoisti. Il Dio onorato da quelli che vanno a messa e continuano a rubare e calunniare. Il Dio asettico, elaborato in un gabinetto scientifico da teologi e canonisti. Il Dio che non sappia scoprire qualcosa della sua bontà,della sua essenza là dove vibra un amore per quanto sbagliato. Il Dio a cui piaccia la beneficenza di chi non pratica la giustizia. Il Dio che condanni la sessualità. Il Dio del "me la pagherai". Il Dio che si penta qualche volta di aver regalato la libertà all'uomo. Il Dio che preferisce l'ingiustizia al disordine. Il Dio che si accontenti che l'uomo si metta in ginocchio anche se non lavora. Il Dio muto e insensibile nella storia di fronte a problemi di una umanità che soffre. Il Dio a cui interessino le anime e non gli uomini. Il Dio che crei discepoli che disertano i compiti del mondo, indifferenti alla storia dei loro fratelli. Il Dio di quelli che credono di amare Dio, perchè non amano nessuno. Il Dio che è difeso da quanti non si macchiano mai le mani, non si affacciano mai alla finestra, non si gettano mai nell'acqua. Il Dio a cui piacciono quelli che dicono sempre: "Va tutto bene". Il Dio di quelli che pretendono che il sacerdote cosparga di acqua benedetta i sepolcri imbiancati delle loro sporche manovre. Il Dio predicato da preti che credono che l'inferno è pieno e il cielo quasi vuoto. Il Dio dei preti che pretendono che si possa criticare tutto e tutti fuorché loro. Il Dio che giustifichi la guerra. Il Dio che ponga la legge al di sopra della coscienza. Il Dio che sostenga una chiesa statica, immobile, incapace di purificarsi, di perfezionarsi e di evolversi. Il Dio dei preti che hanno risposte prefabbricate per tutto. Il Dio che neghi all'uomo la libertà di peccare. Il Dio che continui a scomunicare i nuovi farisei della storia. Il Dio che preferisca i ricchi. Il Dio che "causi" il cancro, che "invii" la leucemia, che "renda sterile" la donna o che si "porti via" il padre di famiglia che lascia cinque creature in miseria. Il Dio che possa essere pregato solo in ginocchio ed incontrare solo in chiesa. Il Dio che accetti e dia per buono tutto ciò che i teologi dicono di lui. Il Dio che non salvi quanti non l'hanno conosciuto ma l'hanno desiderato e cercato. Il Dio che non dia all'uomo la possibilità di potersi condannare. Il Dio che non vada incontro a chi lo ha abbandonato. Il Dio incapace di far nuove tutte le cose. Il Dio che non abbia una parola diversa, personale, per ciascun individuo. Il Dio che non abbia mai pianto per gli uomini. Il Dio che non sia la luce. Il Dio che preferisce la purezza all'amore. Il Dio insensibile di fronte ad una rosa. Il Dio che non sia presente dove vibra l'amore umano. Il Dio che si sposi con una politica. Il Dio che non possa essere pregato sulle spiagge. Il Dio che non si riveli qualche volta a colui che lo desidera onestamente. Il Dio che distrugga la terra e le cose che l'uomo ama di più invece di trasformarle. Il Dio che per renderci felici ci offre una felicità separata dalla nostra natura umana. Il Dio che annichilisca per sempre la nostra carne invece di resuscitarla. Il Dio che per cui gli uomini valgono non per ciò che sono ma per ciò che hanno o che rappresentano. Il Dio che accetti come amico chi passa per la terra senza far felice nessuno. Il Dio che non possegga la generosità del sole che bacia quando tocca i fiori. Il Dio incapace di divinizzare l'uomo facendolo sedere alla sua tavola e dandogli la sua eredità. Il Dio che non sappia offrire un paradiso in cui noi ci sentiamo fratelli e in cui la luce non venga solo dal sole e dalle stelle ma soprattutto dagli uomini che amano. Il Dio incapace di innamorare l'uomo. Il Dio che non si sia fatto vero uomo con tutte le sue conseguenze. Il Dio che non sia nato dal ventre di una donna. Il Dio che non abbia regalato agli uomini la sua stessa madre. Il Dio nel quale io non possa sperare contro ogni speranza.
Sì, il mio Dio è l'altro Dio.
Juan Arias
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