Un ateo precipitò da una rupe.
Mentre rotolava giù, riuscì ad afferrare il ramo di un alberello,
e rimase sospeso fra il cielo e le rocce trecento metri più sotto,
consapevole di non poter resistere a lungo.
Allora ebbe un'idea.
"Dio!", gridò con quanto fiato aveva in gola.
Silenzio! Nessuna risposta.
"Dio!", gridò di nuovo.
"Se esisti, salvami
e io ti prometto che crederò in te e insegnerò agli altri a credere".
Ancora silenzio!
Subito dopo fu lì lì per mollare la presa dallo spavento,
nell'udire una voce possente che rimbombava nel burrone.
"Dicono tutti così quando sono nei pasticci".
"No, Dio, no!" egli urlò, rincuorato.
"Io non sono come gli altri.
Non vedi che ho già cominciato a credere,
poiché sono riuscito a sentire la tua voce?
Ora non devi far altro che salvarmi e io proclamerò il tuo nome
fino ai confini della terra".
"Va bene", disse la voce. "Ti salverò. Staccati dal ramo".
"Staccarmi dal ramo?", strillò l'uomo sconvolto.
"Non sono mica matto!".
Dal Web
La storia di Abramo è la testimonianza di quanto sia grande
il dono di Dio per chi ha fede in Lui.
La fede è la sola cosa che Dio domanda in cambio del suo amore,
ed è la fede che libera l'uomo da ogni debolezza e da ogni paura,
dandogli la certezza di poter contare
sempre sulla presenza del Signore, contemplandone la bontà.