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Per Amore di Mio Figlio : Il Mio Angelo Marco
 
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NOVELLE E PAROLE DI VITA: HO FATTO UN SOGNO...
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Respuesta  Mensaje 1 de 1 en el tema 
De: Butterfy  (Mensaje original) Enviado: 21/04/2012 15:58
 
 
 

Una notte ho fatto un sogno splendido.
Vidi una strada lunga, una strada che si snodava
dalla terra e saliva su nell'aria,
fino a perdersi tra le nuvole,
diretta in cielo.
Ma non era una strada comoda,
anzi era una strada piena di ostacoli,
cosparsa di chiodi arrugginiti,
pietre taglienti e appuntite,
pezzi di vetro. La gente camminava
su quella strada a piedi scalzi.
I chiodi si conficcavano nella carne,
molti avevano i piedi sanguinanti.
Le persone però non desistevano:
volevano arrivare in cielo.
Ma ogni passo costava sofferenza e
il cammino era lento e penoso.
Ma poi, nel mio sogno, vidi Gesù ché

avanzava. Era anche lui a piedi scalzi.
Camminava lentamente, ma in modo risoluto.
E neppure una volta si ferì i piedi.

Gesù saliva e saliva.
Finalmente giunse al cielo e là si sedette
su un grande trono dorato.
Guardava in giù, verso quelli che si sforzavano di salire.
Con lo sguardo e i gesti li incoraggiava.
Subito dopo di lui, avanzava Maria, la sua mamma.

Maria camminava ancora più veloce di Gesù.
Sapete perché?
Metteva i suoi piedi nelle impronte lasciate da Gesù.
Così arrivò presto accanto a suo Figlio,
che la fece sedere su una grande
poltrona alla sua destra.

Anche Maria si mise ad incoraggiare
quelli che stavano salendo e invitava anche loro
a camminare nelle orme lasciate da Gesù,
come aveva fatto lei.

Gli uomini più saggi facevano proprio così
e procedevano spediti verso il cielo.
Gli altri si lamentavano per le ferite,
si fermavano spesso,
qualche volta desistevano del tutto e
si accasciavano sul bordo della strada
sopraffatti dalla tristezza.


Una mattina un professore di cardiologia
condusse gli alunni al laboratorio di
anatomia umana dell'Università.

Stavano osservando alcuni organi,
quando notarono un cuore smisuratamente grande.

Il professore chiese ai ragazzi
se sapevano dire a chi fosse appartenuto,
intendendo quale malattia avesse causato
la morte di quella persona.

"Io lo so" disse un ragazzo, in tono molto serio.


"Era il cuore di una madre"

 
 
 

 


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