La prorogatio è l'istituto per il quale i titolari degli organi possono continuare ad esercitare le loro funzioni nonostante la scadenza del termine del loro mandato, in attesa della nomina o elezione dei successori.

Si tratta di un istituto di antica origine, essendo già conosciuto dal diritto romano, il cui scopo è evitare che il ritardo nel rinnovo di un organo pregiudichi la continuità di funzionamento dello stesso.

La Costituzione italiana prevede casi di prorogatio delle Camere e del Presidente della Repubblica.

Detto meccanismo giuridico in forza del quale un organo, anche scaduto, ha la possibilità di continuare ad esercitare di diritto i suoi poteri, si può prestare peraltro a pericolose forme di abuso da parte degli stessi amministratori e della compagine societaria di maggioranza di cui essi stessi sono espressione.

Primer

Anterior 2 a 2 de 2 Siguiente

Último

Respuesta

Mensaje 2 de 2 en el tema

De: mammaluisella

Enviado: 06/03/2013 12:52

Il nostro ordinamento giuridico , nascente da una Costituzione rigida, ha creato l'istituto della prorogatio dei poteri per consentire che in caso di vacatio si assicurasse comunque la governabilità e la gestione ordinaria dei poteri dello stato. Questo istituto quindi, è stato creato a tutela dell'interesse della collettività e, nel rispetto dello stato di diritto e del principio della certezza del diritto, sono stati fissati i punti cardine che prevedono questo istituto. Pertanto mi pare azzardato che si possa parlare di probabile abuso. Per quel che riguarda le società private invece, la differenza è data dallo statuto che regolamenta la gestione della singola società.

Quindi non creiamo allarmismi, ma confidiamo invece, in una presa di coscienza matura da parte di coloro che vogliono governare.