“preghiera per mio figlio”,
Dammi un figlio, Signore,
 che sia abbastanza forte
 da riconoscere la sua debolezza
 e abbastanza coraggioso
 da affrontare se stesso davanti alla paura.
 Dagli la forza di restare in piedi,
 dopo una sconfitta onorevole,
 così come la forza di restare umile
 e semplice dopo la vittoria.
Dammi un figlio, Signore,
 in cui i desideri non rimpiazzino le azioni,
 un figlio che conosca Te e sappia
 conoscere se stesso.
 Fa che percorra, Te ne prego,
 non il sentiero dell’agiatezza
 e della comodità,
 ma quello dello sforzo e della sfida
 nella lotta contro le difficoltà.
Insegnagli a tenersi dritto nella tempesta,
 ma ad avere comprensione per coloro
 che sono deboli.
Dammi un figlio che abbia un cuore puro
 e un ideale elevato,
 un figlio che sappia dominarsi prima
 di voler dominare gli altri,
un figlio che sappia ridere
 senza dimenticare come si fa a piangere,
 che avanzi verso il futuro senza dimenticarsi il passato.
 E dopo tutto questo Signore,
 dagli, Te ne prego, il senso dell’umorismo,
 così che viva con serietà, ma sappia
 guardare se stesso senza mai prendersi
 troppo sul serio.
Dagli l’umiltà che gli ricordi sempre
 la semplicità della vera grandezza,
 l’apertura di spirito della vera sapienza,
 e la dolcezza della vera forza.
 E allora io, suo padre, potrò mormorare.
 “Non ho vissuto invano”.
Douglas MacArthur