 
 
Bisogna accertarsi della nuova  carne, di nuova pelle, di nuovi solchi, di nuovi nei. Bisogna lasciarla andare  via la giovinezza, senza mortificarla in una nuova età che non le appartiene,  occorre far la pace con il respiro più corto, con la lentezza della rimessa in  sesto dopo gli stravizi, con le giunture, con le arteria, coi capelli bianchi  all’improvviso, che prendono il posto dei grilli per la testa. Bisogna farsi  nuovi ed amarsi in una nuova era, reinventarsi, continuare ad essere curiosi,  ridere e spazzolarsi i denti per farli brillare come minuscole cariche di  polvere da sparo. 
Bisogna coltivare ironia,  ricordarsi di sbagliare strada, scegliere con cura gli umani,  allontanarsi dal  se, ritornarci, cantare, maledire i guru, canzonare i paurosi, stare nudi con  fierezza. Invecchiare  come si fosse vino, profumando e facendo godere il  palato, senza abituarlo agli sbadigli. Bisogna camminare dritti, saper portare  le catene, parlare in altre lingue, detestarsi con parsimonia. Non è facile  invecchiare, ma l’alternativa sarebbe stata  di morire ed io ho ancora tante  cose da imparare. 
Cecilia Resio