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◄MUSICA ANNI 60 / 70 ♫♪♫: NOMADI
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Reply  Message 1 of 5 on the subject 
From: Romano  (Original message) Sent: 23/03/2010 13:54

NOMADI

Da dove parto?. Cosa dico?. Troppe cose da dire contemporaneamente. Limitiamoci all’essenziale, perché occorrerebbe uno spazio molto piu’ grande di questo per poter narrare le vicende questo straordinario, storico gruppo che ha attraversato più di quattro decenni senza conoscere cedimenti musicali e perdite di affetto da parte del pubblico. Naturalmente è doveroso ricordare (come ce ne fosse bisogno) le vicissitudini che hanno colpito i Nomadi (solo la morte di Augusto Daolio, uno dei fondatori storici e leader incontrastato), roba da gettare la spugna e abbandonare tutto. Nonostante tutto eccoli li’ ancora con tante storie da raccontare e con albums che arrivano in cima alle vette delle classifiche. Tanto di cappello Signori Nomadi!.

Nascono tra Modena e Reggio Emilia nel ’63 e solo due anni dopo arrivano ad incidere il loro primo 45 giri dal titolo: "Donna la prima donna" , gia’ lanciata dall’americano Dion che li fa conoscere in ambito regionale.

Nel 1966 esce il loro secondo 45 giri: un brano di Sonny Bono "The revolution kind" che si trasforma in "Come potete giudicar", servono altre parole? Fantastico! Il successo si bissa con la partecipazione al Cantagiro con "La mia libertà" (Girl don’t tell me) dei Beach Boys.

Il loro amore per il beat è aggraziato dal folk di origine americana, il che li spinge sempre piu’ in quella direzione, andando a trovare il Dylan italiano: Francesco Guccini. Un personaggio che li aiuterà scrivendo per loro canzoni che entreranno nella nostra storia musicale: "Noi non ci saremo", "Dio e’ morto" (brano censurato a quei tempi, ovvio), "Per quando è tardi", "Canzone per un’amica".

Nel 1967 esce il loro primo LP, tra i piu’ belli di tutto il periodo beat, che comprende ""Ti voglio" (I want you) di Dylan, "Quattro lire e noi" (My mind’s eye) degli Small Faces, "Ma piano (per non svegliarmi), piccolo gioiello. Da ricordare c’e’ anche "Un figlio dei fiori non pensa al domani" (Death of a clown) del Kinks, uscito anche a 45 giri. Fantastico.

Il 1968 si apre con "Ho difeso il mio amore" (Nights in white satin ) dei Moody blues, "Il nome di lei", (Gotta see Jade) DI r: Dean Taylor, e con l’uscita del loro secondo LP, di straordinaria fattura.

Seguono altri 45 giri ed un LP ( anche se è del 1970) che indichero’ nella discografia qui sotto, ma mi fermerei qui, la storia è ancora lunga, per i nomadi il tempo non si’ è mai fermato.

Formazione originaria:

Augusto Daolio – Voce

Beppe Carletti – Tastiere

Gabriele "Bila" Coppellini – Batteria

Franco Midili – Chitarra

Gianni Coron - Basso

Recensione: Come si dice, chi ben comincia è a metà dell'opera... e i Nomadi cominciano alla grande, con un album che è, e rimarrà, sicuramente come uno dei migliori lavori dell'epoca.
Parliamo del 1967, in piena era beat, e i riferimenti, anche marcati, al beat, in questo album proprio non mancano.
Chi ha conosciuto i Nomadi negli ultimi anni, quindi, ascoltando questo lavoro, come anche il successivo, troverà dei Nomadi molto diversi da quelli attuali, con la voce di Augusto talmente giovane che si stenta quasi a ricollegarla a quella magica degli ultimi anni.
Il suono ovviamente non è dei migliori; è il primo album del gruppo, ma nei contenuti il disco è molto buono.
Cominciamo col dire che in "Per quando noi non ci saremo" è contenuta una delle canzoni simbolo di quel periodo, e che fu anche il simbolo proprio dei Nomadi. Stiamo parlando di
"Come potete giudicar"
, pietra miliare ormai nel repertorio Nomadi.
Forte in questo lavoro la collaborazione con Francesco Guccini; e si sente. è qui che troviamo canzoni ormai mitiche come la pluricensurata
"Dio è morto", la catastrofica "Noi non ci saremo", la ballata "Per fare un uomo"; e ancora "Noi", "Il disgelo"
. Ma parliamo proprio di "Dio è morto", che fu censurata dalla RAI ma trasmessa da Radio Vaticano: i casi (assurdi) della vita... e dell'assurdità della censura, che troppe volte si fermava al titolo, ignorando il vero contenuto del pezzo. 
In alcune delle canzoni scritte da Guccini, tra gli autori non troviamo nemmeno il nome "Guccini", ma soltanto perché all'epoca ancora non iscritto alla SIAE.
In questo album troviamo anche la presenza di covers (delle quali i Nomadi continueranno ad usufruire fino al 1973 con l'album "
Un giorno insieme") come la non entusiasmante
"Quattro lire e noi", "Ti voglio" (dall'originale "I Want You" di Bob Dylan, non una delle più famose) e la sopra citata "Come potete giudicar".
La tiltle-track,
"Per quando noi non ci saremo"
, è un pezzo che ha musica ma non cantato, bensì recitato, da un attore del quale ormai non si ricorda nemmeno più il nome.
Ultima nota da segnalare è la particolarità di
"Baradukà"
, un pezzo strumentale molto particolare.
è con questo album che i Nomadi cominciano il loro lungo cammino, sul quale nessuno avrebbe scommesso... forse neanche loro. Ma i Nomadi, già con "Per quando noi non ci saremo", riuscirono a distinguersi dalla massa, per poi diventare negli anni a venire più che un gruppo, una vera e propria Idea.

 

 



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Reply  Message 2 of 5 on the subject 
From: Romano Sent: 23/03/2010 13:58

                                     DISCOGRAFIA UFFICIALE

Clicca sul titolo o sulla copertina dell'album per avere notizie dettagliate, foto di copertina e recensione.

 

cd67.JPG (17168 byte) 1967 - Per quando noi non ci saremo  

cd68.JPG (18259 byte) 1968 - I Nomadi  

cd73.JPG (13430 byte) 1973 - Un giorno insieme  

cd74.JPG (20893 byte) 1974 - I Nomadi interpretano Guccini  

cd75.JPG (21930 byte) 1975 - Gordon  

cd77.JPG (2560 byte) 1977 - Noi ci saremo  

cd78.JPG (12095 byte) 1978 - Naracauli e altre storie  

cd79.JPG (16306 byte) 1979 - Album concerto  

cd81.JPG (6436 byte) 1981 - Sempre Nomadi  

cd82.JPG (10818 byte) 1982 - Ancora una volta con sentimento  

cd85.JPG (16750 byte) 1985 - Ci penserà poi il computer  

cd86.JPG (17287 byte) 1986 - Quando viene sera

cd87.JPG (14327 byte) 1987 - Nomadi in concerto (Like a sea never dies)

cd88.JPG (8690 byte) 1988 - Ancora Nomadi

cd90.JPG (12131 byte) 1990 - Solo Nomadi

cd91.JPG (17535 byte) 1991 - Gente come noi

cd92-1.JPG (10656 byte) 1992 - Ma noi no!

cd92-2.JPG (15293 byte) 1992 - Ma che film la vita

cd93.jpg (54343 byte) 1993 - Contro

cd94.JPG (6109 byte) 1994 - La settima onda

cd95.JPG (18985 byte) 1995 - Lungo le vie del vento

1996 - Quando ci sarai

1997 - Le strade, gli amici, il concerto (Best live)

1998 - Una storia da raccontare  

1999 - SOS Con rabbia e con amore  

2000 - Liberi di volare  

2002 - Amore che prendi amore che dai  

2003 - Nomadi 40

2004 - Corpo Estraneo

2006 - Con me o contro di me

2007 - Orchestra


Reply  Message 3 of 5 on the subject 
From: Romano Sent: 23/03/2010 14:03
Io Vagabondo
 
Io un giorno crescerò
e nel cielo della vita volerò.
Ma un bimbo che ne sa
sempre azzurra non
può essere l'età…

Poi, una notte di settembre
mi svegliai, il vento sulla
pelle, sul mio corpo il
chiarore delle stelle;
chissà dov'era casa mia
e quel bambino che
giocava in un cortile…

Io, vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio.

Sì, la strada è ancora là
un deserto mi sembrava la città.
Ma un bimbo che ne sa sempre
azzurra non può essere l'età.

Poi, una notte di settembre
me ne andai, il fuoco
di un camino, non è caldo
come il sole del mattino,
chissà dov'era casa mia
e quel bambino che
giocava in un cortile…

Io, vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio.

vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio
Ho Difeso Il Mio Amore
 
Queste parole sono scritte da chi
non ha visto pi il sole, per amore di lei
io le ho trovate in un campo di fiori
sopra una pietra c'era scritto cos...
Ho difeso, ho difeso
il mio Amore
il mio Amore...
C'era una data, l'otto di Maggio
lei era bella, era tutto per lui,
poi venne un altro, gliela strappa di mano
cosa poi sia successo lo capite anche voi.
Ho difeso, ho difeso
il mio Amore
il mio Amore...
Questa una storia che finisce cos
sopra una pietra che la pioggia bagn;
son tornato una notte, e ho sentito una voce
il grido di un uomo che chiedeva perdono.
Ho difeso, ho difeso
il mio Amore
il mio Amore...


Reply  Message 4 of 5 on the subject 
From: ○●MAX●○ Sent: 26/03/2010 16:46


Reply  Message 5 of 5 on the subject 
From: Acquario Sent: 05/04/2010 22:24


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