
"Per San Martino ogni botte è vino"
Infatti dopo la conclusione di tutti i lavori agricoli e terminata la raccolta dei frutti, la preparazione delle scorte e le semine autunnali è oramai giunto alla fine ed anche il processo di vinificazione.
Un altro proverbio dice:
"A San Martino Ogni Mosto Diventa vino"
L’11 novembre si festeggia San Martino; nata come festa di carattere religioso per rendere omaggio al Santo vescovo di Tours, la festa di San Martino si è poi trasformata in una ricorrenza di carattere Enogastronomico che nel nostro paese si identifica molto spesso con vino e castagne.
San Martino, Vescovo e confessore, venerato come santo dalla Chiesa cattolica (è uno tra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa), dalla Chiesa ortodossa e da quella Copta, era nativo di Sabaria in Pannonia (l'odierna Ungheria). Secondo alcune fonti san Martino sarebbe invece nato a Pannonhalma. La ricorrenza cade l'11 novembre, giorno dei suoi funerali a Tours.

Ma l’11 novembre era anche importante per i contadini di un tempo perché segnava in un certo senso anche la fine di un anno di lavoro, con la scadenza dei contratti agrari, e se il padrone del campo non chiedeva loro di restare a lavorare per lui anche l'anno dopo, questi dovevano traslocare e andare a cercare un altro padrone e un altro alloggio. Anche nelle città divenne abituale cambiar casa proprio a San Martino, perciò "fare San Martino" è diventato un modo per dire "Un tempo, il periodo di penitenza e di digiuno " che precede il Natale cominciava il 12 novembre. A San Martino, perciò, si faceva una grande mangiata di arrosto d'oca o di tacchino.