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General: FAVOLE DI ANIMALI
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Rispondi  Messaggio 1 di 4 di questo argomento 
Da: Marika  (Messaggio originale) Inviato: 25/02/2011 08:51
La volpe e la pantera
Una volpe e una pantera discutevano su chi delle due fosse la più bella.
 Poiché la pantera ad ogni passo vantava di avere un corpo sinuoso e variegato,
la volpe disse: "Quanto sono più bella io, che queste doti le ho,
 non nel corpo, ma nella mente".

Esopo

La favola insegna che gli ornamenti della mente valgono più di quelli del corpo


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Rispondi  Messaggio 2 di 4 di questo argomento 
Da: Ver@ Inviato: 25/02/2011 21:05

L’Aquila e la volpe

C'era un volta un'aquila che non riuscendo a trovare cibo per i suoi piccoli, scorse finalmente i cuccioli di una volpe, e li rapi'.

La madre dei poveri cuccioli allora, tentando di inseguirla, imploro' l'aquila di non darLe un cosi' grosso dispiacere, ma quella non accolse le parole della volpe e continuo' a volare....

 

Piangente e addolorata, la volpe, individuo' l'albero sul quale c'era il nido costruito dall'aquila. Senza pensarci due volte raccolse allora quanta piu'sterpaglia pote', appiccicando poi il fuoco al povero albero......

 

Costretta ormai alla resa e per strappare i propri piccoli al pericolo di morte, il volatile, restitui' alla volpe i suoi cuccioli sani e salvi, implorandoLe la grazia.

 

 

Morale:

anche le persone piu' potenti devono temere gli umili perche', se costretti, possono diventare vendicativi

 


Rispondi  Messaggio 3 di 4 di questo argomento 
Da: Acquario Inviato: 25/02/2011 21:10

L’aquila e la volpe

Un’aquila e una volpe fecero amicizia e decisero di abitare l’una vicina all’altra, pensando che la coabitazione fosse un mezzo per rafforzare la loro amicizia.

L’aquila volò su un albero alto e vi fece la sua covata. La volpe, invece, si ritirò in un cespuglio ai piedi dell’albero e vi depositò i suoi piccoli. Un giorno la volpe uscì in cerca di cibo e l’aquila, che aveva fame, volò giù verso il cespuglio, portò via i volpicini e se li divorò aiutata dai suoi piccoli.

Quando la volpe tornò e non trovò più i suoi piccoli, rimase afflitta non solo per la perdita dei suoi nati, ma anche per l’impossibilità di vendicarsi. Infatti, essendo un quadrupede, non poteva dare la caccia ad un volatile.

Perciò da lontano, si limitava a maledire la sua nemica. Qualche tempo dopo accadde che all’aquila toccò di pagare la pena del suo delitto di lesa amicizia.

Mentre alcuni uomini stavano in campagna ad arrostire una pecora, l’aquila volò giù e rapì le viscere dell’animale, a cui però era attaccato un carbone ardente.

L’aquila portò il suo bottino nel nido ma non si accorse che il carbone era ancora acceso. Bastò un piccolo soffio di vento per far accendere la paglia del nido, che prese subito fuoco. Gli aquilotti, che non sapevano ancora volare, caddero giù dal nido tutti bruciacchiati. La volpe allora corse subito a prenderli e se li divorò davanti alla loro mamma.

Questa storia ci insegna che chi tradisce l’amicizia, anche se sfugge alla vendetta di chi è stato ingannato, non potrà comunque sottrarsi alla punizione di Dio.


Rispondi  Messaggio 4 di 4 di questo argomento 
Da: Nando1 Inviato: 26/02/2011 06:27


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