Página principal  |  Contato  

Correio eletrónico:

Palavra-passe:

Registrar-se agora!

Esqueceu-se da palavra-passe?

UN SORRISO PER TUTTI
 
Novidades
  Entre agora
  Painel de mensagens 
  Galeria de imagens 
 Arquivos e documentos 
 Inquéritos e Testes 
  Lista de participantes
  
 ◄ ISCRIZIONE AL GRUPPO 
 ___CHAT___ 
 INDICE BACHECHE 
 ◄ BENVENUTO/A 
 GENERALE 
 " TUTTI I MESSAGGI " 
 ۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞ 
  
 ◄◄◄ CHAT 
 ◄ ACCADDE OGGI 
 ◄ OROSCOPO DEL GIORNO 
 ◄ MESSAGGIAMOCI 
 ◄ AIUTO PC 
 ◄ AMORE 
 ◄ AUGURI 
 ◄ CONSIGLI & CURIOSITA´ 
 ◄ ATTUALITA´ 
 ◄ ARTE DI RAIOLUAR 
 ◄ GRAFICA DI ROM* 
 ◄ IL LOTTO DI NANDO 
 ◄ INDIANI D´ AMERICA 
 ◄ RICORDI & FOTO DI GIANPI 
 ◄ UMORISMO 
 ◄ MUSICA ANNI 60 / 70 ♫♪♫ 
 ◄GRUPPI MINORI ANNI 60-70 
  
 ◄ POESIE ISCRITTI 
 ◄ POESIE CLELIA ( Lelina ) 
 ◄ Clelia ♦ RACCONTI ♦ 
 ◄ POESIE & ALTRO NADIA 
 ◄POESIE DI NIKI 
 ◄ POESIE PREDILETTA 
 ◄ POESIE QUATTROMORI 
 ◄ POESIE TONY KOSPAN 
 ◄ ROBYLORD ♥ 
  
 OMAGGIO A KAROL 
 ◄ RICORDANDO EL CID 
 ◄ LEZIONI DI POESIA 
 ◄ SEZIONE SVAGO 
 ◄MATERIALI DA USARE► 
 ◄ CUCINA ITALIANA 
 __________________________ 
 Home Home 
  
 
 
  Ferramentas
 
General: Per non dimenticare mai...
Escolher outro painel de mensagens
Assunto anterior  Assunto seguinte
Resposta  Mensagem 1 de 6 no assunto 
De: marinaeisuoiangeli  (Mensagem original) Enviado: 26/01/2013 11:58



60 paia di scarpe sul Danubio.
Rappresentano i 60.000 ebrei che furono legati,
1 colpo alla testa, 1 alla gamba
e gettati in acqua dai nazisti ungheresi.

Gennaio 1945






Primeira  Anterior  2 a 6 de 6  Seguinte   Última  
Resposta  Mensagem 2 de 6 no assunto 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 27/01/2013 07:16

La farfalla
L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
- così gialla, così gialla! -
l’ultima,
volava in alto leggera
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà la mia settima settimana
di ghetto...
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
Pavel Friedmann, da Vedem, 4.6.1946
 Vorrei andare sola
dove c’è un’altra gente migliore
in qualche posto sconosciuto
dove nessuno più uccide.
Ma forse ci andremo in tanti
verso questo sogno,
in mille forse
e perché non subito?
Alena Synkovà

Una macchia di sporco dentro sudicie mura
e tutt’attorno il filo spinato
30.000 ci dormono...
Sono stato bambino tre anni fa.
Allora sognavo altri mondi.
Ora non sono più un bambino,
ho visto gli incendi
e troppo presto sono diventato grande.
Ho conosciuto la paura,
le parole di sangue, i giorni assassinati...
Alla luce di una candela m’addormento
forse per capire un giorno
che io ero una ben piccola cosa,
piccola come il coro dei 30.000,
come la loro vita che dorme
laggiù nei campi,
che dorme e si sveglierà,
aprirà gli occhi
e per non vedere troppo
si lascerà riprendere dal sonno...
Hanus Hachenburg, da Vedem.
Poesie dei bambini del ghetto di Terezin
settembre 1944

********

“Capire è impossibile, conoscere è necessario”.

********

E spero che non succeda mai piu'.....

 
                                                                       

Resposta  Mensagem 3 de 6 no assunto 
De: marinaeisuoiangeli Enviado: 27/01/2013 07:43



...una canzone...
che ci ricorda quanto sia importante...
la vita...la pace...
la fratellanza...
tutti insieme non importa la religione la razza ...
essere bianchi o neri ...
solo il bene profondo..
che tutti abbiamo nel cuore...

Resposta  Mensagem 4 de 6 no assunto 
De: Futuro2012 Enviado: 27/01/2013 08:55
27 gennaio…. Giorno della memoria, del razzismo e dell’oloca​usto...
 
 Il 27 gennaio di ogni anno, a partire dal 1945, si ricordano le vittime dell’olocausto: ebrei, omosessuali, zingari e avversari politici che furono imprigionati nei campi di concentramento nazisti.
 Parecchi di loro perirono di stenti e di angherie, di esperimenti medici disumani, di fame, etc.
La Shoah è diventato un argomento di discussione pubblica solo a partire dagli anni ’70, prima si faceva fatica a parlarne.
Ne è convinto Robert Rozett, direttore delle biblioteche di Yad Vashem, il museo dell’Olocausto di Gerusalemme. “Conserviamo 140 milioni di documenti – racconta – che ci hanno fatto identificare 4,2 milioni di persone uccise dai nazisti”.
 Il museo vuole essere sia il luogo della memoria, ma anche uno spunto per la riflessione su una delle più grandi atrocità che hanno attraversato l’Europa
 

Resposta  Mensagem 5 de 6 no assunto 
De: Futuro2012 Enviado: 27/01/2013 09:01

Resposta  Mensagem 6 de 6 no assunto 
De: Acquario Enviado: 27/01/2013 11:53


Primeira  Anterior  2 a 6 de 6  Seguinte   Última  
Assunto anterior  Assunto seguinte
 
©2025 - Gabitos - Todos os direitos reservados