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General: abbiamo imparato
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Rispondi  Messaggio 1 di 8 di questo argomento 
Da: rom*  (Messaggio originale) Inviato: 26/04/2014 11:43
Abbiamo imparato a volare come gli uccelli,
a nuotare come i pesci,
ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli.

Martin Luther King


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Rispondi  Messaggio 2 di 8 di questo argomento 
Da: Nando1 Inviato: 26/04/2014 15:33
Preferisco non essere un fratello come Yale dioma

Yale dioma è un 40 enne che vive con la mamma e accusa gli immigrati dei suoi fallimenti,yale dioma è un fallito perciò se la prende con gli immigrati,con i musulmani o con dio...
Lo stesso nome utente "yale dioma" è un modo ridicolo e infantile per bestemmiare di nascosto (se scambiate le parole leggerete Dio maYale)
Inoltre usare la parolla cammello o il termine "negro" per insultare la gente gli provoca una enorme eccitazione sessuale .... ogni volta che insulta un immigrato yale dioma si sente realizzato nella vita
Quindi vi prego di perdonare questa persona malata e anormale
io lo perdono infondo non è colpa sua se è nato ritardato
.

Rispondi  Messaggio 3 di 8 di questo argomento 
Da: rom* Inviato: 26/04/2014 16:54
In effetti al giorno d'oggi non solo questa persona si comporta in questo modo.... pensiamo a quante persone super ricche o i nostri parlamentari, manager e direttori vari che guadagnano (???)  fior di quattrini non si fanno un esame di coscienza nel pensare che ci sono persone disoccupate, sfrattate, senza mangiare, vestire, ecc. e che basterebbero anche solo le loro bricciole per farle star meglio.
Se ci pensiamo la nostra vita è di quattro giorni o poco più e non ci portiamo proprio niente dietro. Ora nella cassa mettono anche le scarpe mentre una volta nemmeno quelle...
Se la bara la imbottiscono di banconote sono destinate a marcire...
 
Non so chi sia Yale dioma

Rispondi  Messaggio 4 di 8 di questo argomento 
Da: rom* Inviato: 27/04/2014 21:05

Rispondi  Messaggio 5 di 8 di questo argomento 
Da: rom* Inviato: 28/04/2014 08:38

Se credi che un perdono
va più lontano di una vendetta.

Se sai cantare la felicità degli altri
e danzare la loro allegria.

Se puoi ancora ascoltare il disgraziato
che ti fa perdere tempo  e donargli un sorriso.

Se sai accettare la critica e farne tesoro
senza respingerla e difenderti.

Se sai accogliere e adottare
un parere diverso dal tuo.

Se ti rifiuti di abbattere la tua colpa
sul petto degli altri.

Se per te l’altro
è, innanzitutto, un fratello.

Se la collera è per te una debolezza,
non una prova di forza.

Se preferisci di essere danneggiato,
che far torto a qualcuno.

Se rifiuti che, dopo di te
... succederà quel che succederà...

Se ti schieri dalla parte del povero e dell’oppresso
senza considerarti un eroe.

Se credi che l’amore
è la sola forza di discussione.

Se credi che la pace è possibile...
...Allora la pace verrà.

 

(Omar Falworth)


Rispondi  Messaggio 6 di 8 di questo argomento 
Da: rom* Inviato: 28/04/2014 08:39
Volere la pace nel mondo
e serbare rancore per le più piccole cose,
è come dire di volere un campo perfetto pieno di fiori
e non abbassare lo sguardo ad accorgerti
che sei tu che li stai calpestando
Valerio Passeri

Rispondi  Messaggio 7 di 8 di questo argomento 
Da: Rubacuori Inviato: 29/04/2014 02:15
Ho imparato 
 
"Volevo conoscere la vita, scrivere, battermi per quello che mi stava a cuore, incontrare i personaggi che mi affascinavano, svegliarmi ogni giorno in una città diversa, camminare tra uomini e donne straniere, provare la solitudine del caffè bollente all'alba, servito da uno sconosciuto. Volevo prendere il mio corpo e la mia anima e metterli davanti alle prove più brutali, pervedere se e quando si sarebbero spezzati." Come Pirandello e Vittorini, Gianni Riotta parte un giorno dalla natia Sicilia, perché "per vivere occorreva andare via". È questa la prima tappa coraggiosa di un'avventura personale e professionale ricchissima, che ha le sue radici nell'"lsola" e che lo porterà poi in paesi remoti, facendogli incrociare i protagonisti della storia del Novecento: i sapori della Sicilia arcaica raccontata da nonna Anita, la scoperta della realtà della mafia, l'esame di maturità sotto gli occhi del "maestro Sciascia", la passione per i grandi libri e i filosofi da cui scaturiscono i dilemmi e le domande più spiazzanti. E ancora: le lezioni sul coraggio di Leone Ginzburg e Primo Levi, gli Stati Uniti e New York, l'Iraq da inviato di guerra, Torino e i racconti di Mario Rigoni Stern e Vittorio Foa. Un originale viaggio nella memoria per riflettere su quello che vale la pena sapere e fare nel tempo della nostra vita. Tessendo i ricordi, Riotta conduce il lettore ai dubbi e alle speranze di oggi, in una cronaca familiare e politica dove il cibo di strada siciliano e il tè dei mujaheddin insegnano una morale comune.  Buona giornata  Rubacuori

Rispondi  Messaggio 8 di 8 di questo argomento 
Da: rom* Inviato: 30/04/2014 16:15
 
 
  
  

Non chiudere la tua porta,

anche se ho fatto tardi.

 

Non chiudere la tua porta:

sono venuto a bussare.

 

A chi ti cerca nel pianto

apri, Signore pietoso.

 

Accoglimi al tuo convito,

donami il Pane del regno.

 

(Dalla liturgia ambrosiana)

 

 

  

Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.


È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti.


Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.

 

dal Salmo 117



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