| La   Pentecoste cade 50 giorni dopo la Pasqua;il suo nome deriva dalla   parola greca pentecoste [heméra],che significa appunto cinquantesimo   [giorno]. La   tradizione di festeggiare il giorno di Pentecoste è antichissima:tra i   primi popoli semiti era la "Festa della Mietitura" e "Festa dei primi   frutti", si celebrava 50 giorni dopo l'antica pasqua semitica (che   segnava il giorno dell'inizio della discesa dei pastori verso il piano),   e determinava l'inizio della mietitura. Sugli altari venivano offerte   al Signore le primizie per ringraziarLo del dono dei frutti della  terra.Successivamente   gli ebrei celebrarono in questo giorno la consegna delle Tavole della   Legge a Mosè sul Monte Sinai. In quel giorno era d'obbligo, per chi   poteva, il recarsi a Gerusalemme e per tutti era prescritta l'astensione   da ogni attività e la celebrazione di sacrifici.Nella   tradizione cristiana è la solenne commemorazione della discesa dello   Spirito Santo sulla Madonna e sugli Apostoli raccolti nel cenacolo. Come   predetto da Gesù, lo Spirito Santo, in forma di lingue di fuoco, scese   su di loro trasformandoli da uomini semplici e ignoranti in abili e   sapienti oratori. Si può far risalire a quel momento la nascita   dell'attività apostolica della Chiesa.Si racconta che il giorno stesso,   dopo la discesa dello Spirito Santo, con la sua predicazione San Pietro   convertì più di tremila persone. Inizialmente   la Pentecoste indicava il periodo di cinquanta giorni dopo la Pasqua,   solo in epoca più tarda si trasformò nella celebrazione di un   particolare giorno,il cinquantesimo dopo la Pasqua appunto. Dalla fine   del IV° secolo la Pentecoste fu anche l'occasione per ricevere il   battesimo per tutti coloro che ne erano stati impediti alla vigilia di   Pasqua. La   Pentecoste, che è una delle feste più sacre della chiesa,viene anche   detta "Pasqua delle Rose" a causa di dell'antica tradizione, in voga in   Italia, di far scendere dalle volte delle chiese petali di rose sui   fedeli, a rappresentazione della discesa dello Spirito Santo sugli   apostoli. Tale tradizione è ancora praticata in pochissime località. 
 La Sacra Liturgia  Seguendo   la Liturgia nello svolgimento del suo ciclo annuale, noi incontriamo  la  Festa di Pentecoste. Si sa che come cele-brazione liturgica è stata   costituita negli ultimi decenni del IV secolo. Mentre nei secoli   precedenti i cristiani celebravano durante i 50 giorni che iniziavano   con la Pasqua, l’unico mi-stero della salvezza e della vita nuova   acquisite e comunicate dal Cristo, lungo il secolo IV cominciarono a   distinguere le feste della Resurrezione, della Ascensione, della   Pentecoste.In   origine dicevasi Pentecoste ( cinquantesimo giorno )tutto lo spazio da   Pasqua a Pentecoste e questo uso linguistico era gia in auge presso i   Giudei, giacchè negli Atti degli Apostoli troviamo l’espressione Dum   complerentur dies Pentecostes.L’ultimo   giorno dei cinquanta faceva spicco sugli altri come vero giorno   festivo. Ben presto la Pentecoste divenne una festa importante quanto la   Pasqua condividendo con questa il privilegio dell’amministrazione del   Battesimo. La sua vigilia notturna non tardò a divenire quasi simile   alla grande veglia pasquale:veniva celebrata come questa in S. Giovanni   Laterano e seguiva lo stesso ordine nelle cerimonie. In alcune chiese   fuori Roma, si aggiungeva anche la Benedizione e l’esposizione del cero   con il canto dell´Exultet. Pian piano la solennità cominciò a protrarsi   al lunedi e martedi seguenti e dopo S. Leone Magno (+461) abbracciò   tutta la settimana, al pari della Ottava di Pasqua. Durante i secoli X e   XI, la festa di Pentecoste veniva scelta per la consacrazione dei Re  di  Francia. La fine del secolo XI e il secolo XII sembrano aver  conosciuto  una rinnovata attenzione allo Spirito Santo. Il   Medioevo latino ci ha lasciato delle bellissime preghiere che ancora   oggi si continuano a recitare: l’inno Veni creator, di Rabano Mauro,   Abate di Fulda ( Germania) 780/856,la Sequenza Veni Sancte Spiritus,   attribuita a Stefano Langton, Arcivescovo di Canterbury, dell’inizio   XIII secolo.I   testi della Messa di Pentecoste si ispirano alla fondazione della   Chiesa attraverso gli Apostoli e la Madonna, e ancora nella liturgia   odierna permane l’intenzione del fenomeno universale e perenne, di una   Pentecoste che si rinnova nell’anima di ogni cristiano. Le parti della   Messa ricordano in tutto il suo splendore il mistero dello Spirito   Santo. Prima di patire, Gesù, aveva più volte annunziato la venuta dello   Spirito Santo (Vangelo). Cinquanta giorni dopo la Pasqua, mentre gli   Apostoli si trovano radunati nel Cenacolo in attesa di vedere la   realizzazione della promessa del Maestro, improvvisamente venne dal   cielo un rumore come di vento impetuoso e furono tutti ripieni dello   Spirito Santo (Epistola Comunione). Accesi di fuoco divino (Orazione) e   ricolmi dei sette doni (Sequenza), cominciarono essi pure a rinnovare  la  faccia della terra.
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