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misteri: IL MISTERO DEL PRINCIPE E DELLA CAPPELLA DI SANSEVERO - IV
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Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: liberidivolare  (Mensaje original) Enviado: 19/11/2008 00:09

 

IL MISTERO DEL PRINCIPE E DELLA CAPPELLA DI SANSEVERO

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DIAMO UN'OCCHIATA AD ALCUNE TRA LE ALTRE OPERE PIU' INTERESSANTI DELLA CAPPELLA
 

(Le immagini che vedremo... penso saranno già note ai frequentatori delle immagini su google in quanto clikkatissime per il loro valore simbolico... ma in realtà tutte le tante altre statue sono ciascuna una miniera di simboli... in parte chiari ed in parte misteriosi...
Qui sopra invece l'unico dipinto... della cappella...  altra incredibile stranezza. n.t.k.)
 
LA PUDICIZIA

La Pudicizia è il nome improprio dato al monumento funebre di Cecilia Gaetani dell’Aquila d’Aragona, madre di don Raimondo, morta in giovane età (morte simboleggiata dalla lapide spezzata); il Corradini, per esprimere il concetto voluto dal principe della “pudicizia velata”, scolpì una bellissima donna nuda coperta da un velo trasparente che la rende del tutto “impudica” per la generosità delle forme opulente che giocano con le pieghe del leggerissimo tessuto, dando l’impressione “tattile” di un vero velo poggiato.

 
Particolare
 
 Questo artificio scultoreo, già usato dai greci della classicità per le veneri e per le vittorie alate, piaceva molto a Raimondo per l’insito significato del “velare” e “svelare”, caro agli iniziati delle scienze occulte ed ermetiche. Sarà usato, infatti, anche nel prodigioso “Cristo” del Sammartino. L’opera fu terminata nel 1751 e sulla base presenta un “Noli me tangere”, in bassorilievo, che ripropone sempre la tematica del Pudore.
 
IL DISINGANNO
 

Sansevero.jpg (51826 byte)

Antonio Corradini IL DISINGANNO

      Altra Statua 'ermetica' presente nella Cappella Sansevero, è questa del Queirolo, in cui vediamo che una fitta rete avvolge un uomo (suo padre) che si dibatte tentando di liberarsi, e accanto a lui un genio alato (il LUME) che gli sta indicando il cammino da compiersi: il piede scalzo poggia su un globo (il mondo) che raffigura l'ignoranza terrena per confluire verso la sapienza propria degli Illuminati. Simbologia che rappresenta l'Uomo che deve liberarsi dalla rete del peccato e dell'illusione per ottenere il controllo di se stesso, finalmente purificato e perfetto.

Questo secondo monumento funebre che analizzeremo, “Il Disinganno”, è quello di Antonio de Sangro, padre del principe, morto nel 1757, che, come detto, sconvolto dal grande dolore per la prematura morte della si abbandonò ad una vita errabonda ed inquieta della quale scoperto “l’inganno” si ritirò a vita monastica abbandonando le cose del mondo ed il figlioletto Raimondo al padre Paolo.

Sansevero 3.jpg (25931 byte)

Antonio Corradini IL DISINGANNO (particolare)

Francesco Queirolo, sempre su suggerimento di don Raimondo, rappresentò un uomo (don Antonio) che si libera di una rete che lo avviluppa, lavorando, si dice, in un solo blocco con una perizia da orafo nell’estrema difficoltà di realizzare la rete marmorea avviluppata alla figura interna.
Un genietto alato, che porta sul capo una coroncina “fiammeggiante”
e che poggia su di un globo ed un libro, simboleggia l’ingegno
che aiuta l’uomo a districarsi dalla schiavitù della rete viziosa.
Il bassorilievo della base Cristo che ridona la vista al cieco riconferma il concetto della ritrovata verità. 

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continua...


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Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: mothersixten Enviado: 19/11/2008 03:12
E' sempre un piacere leggere questa storia,che mi ha affascinata fin dal primo momento che l'hai fata onoscere... Grazie Tony


 
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