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scienzeecuriosit: Gli orari del corpo: i segreti della cronobiologia
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Rispondi  Messaggio 1 di 3 di questo argomento 
Da: liberidivolare  (Messaggio originale) Inviato: 15/01/2009 16:09
Gli orari del corpo:
i segreti della cronobiologia
Claudia Bortolato



La vita quotidiana? Un'estenuante corsa contro il tempo. Tutto sembra sfuggire come se seguisse un moto proprio fatto di velocità, velocità e ancora velocità. Così, l'orologio è diventato il nuovo padre padrone, detta ritmi forsennati in nome dell'efficienza e del diktat "fare più cose possibili". Tutto questo è risaputo e sperimentato un po' da tutti, come è risaputo che gli affanni contro il tempo, l'essere sempre in azione (spesso contro la propria volontà), il non rispettare il naturale bisogno che ha l'organismo di avvicendamento tra attività e passività, azione e riposo, producono stress, ansia, tensione cronica, insonnia e altre manifestazioni più o meno patologiche.

Cosa si potrebbe fare per riprendere contatto con una dimensione più umana del tempo, per gestire in modo più consono e, perché no, produttivo in termini di benessere, i ritmi della vita? La cosa più naturale sarebbe imparare a fermarsi ogni tanto, per dedicarsi non solo al "fare", ma anche al "non fare", a quella giusta dose di ozio, o di gioco, inteso pure come cura dei propri hobby, che ricaricano e ritemprano.

Ma non solo. Si potrebbero seguire le indicazioni fornite dalla Cronobiologia, una branca relativamente nuova della medicina, che valuta il funzionamento del corpo, dell'organismo, in rapporto al tempo. «È assodato che negli organismi viventi diversi fenomeni fisiologici, come la fluttuazione della temperatura corporea, le variazioni della pressione arteriosa, la produzione di ormoni, si ripetono periodicamente, ovvero a intervalli di tempo prevedibili. La cronobiologia si occupa proprio dello studio di queste, e di altre periodicità dell'organismo», sottolinea Francesco Portaluppi, ricercatore cronobiologo dell'Università di Ferrara. «Tutto dipende dall'interazione tra l'ambiente, l'alternarsi della luce e del buio, e l'orologio biologico, che si trova nel nucleo soprachiasmatico, alla base del cervello, ed è dotato di suoi precisi ritmi».


A muovere le lancette dell'orologio biologico, però,
non sono solo le condizioni ambientali esterne, soprattutto il ritmo luce buio,
 ma anche i programmi iscritti nel patrimonio genetico di ciascuno.
Per questo alcune persone sono mattutine
categoria alla quale appartengono le cosiddette
"allodole"
 e altre serotine i cosiddetti "gufi".

Da Kataweb 

Questa teoria dei bioritmi..., ormai universalmente accettata dalla psicologia, divide quindi il mondo in 2 grandi categorie...
ALLODOLE E GUFI...

Per gli interessati riproporrò un simpatico test che ritengo davvero utile sull'argomento... nel mio gruppo virtuale


Orso Tony



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Rispondi  Messaggio 2 di 3 di questo argomento 
Da: mothersixten Inviato: 15/01/2009 18:36
A proposito del tempo........ dice Alsem Grun....se avessi un solo giorno ancora da vivere penserei prima di tutto a quali persone oggi mi piacerebbe incontrare. Pensando con chi trascorrere volentieri il mio ultimo giorno, mi verra' chiaro quali solo le relazioni importanti e dove in fondo sono rimasto straniero agli altri. Allora penso di andare a trovare queste persone o di chiamarle al telefono. Direi loro che cosa significano per me, che cosa hanno provocato in me, quali ricordi per me sono importanti. E le ringrazierei per tutto quanto ho sperimentato e imparato grazie a loro, per quanto hanno messo in movimento dentro di me e per come mi hanno aperto gli occhi per cio' che e' autentico. Direi loro come le vedo, quali particolari unici e speciali vedo in loro. All'uno o all'altro, vorrei anche dire quale potrebbe essere la sua missione e il suo compito e quale traccia dovrebbe incidere in questo mondo. Di fronte al mio sguardo interiore, mi immagino l'incontro con la persona che amo di piu'. La guardo,sostengo in silenzio il suo sguardo. In questo sguardo e' gia' detto tutto. C'e' amore. Nasce qualcosa tra noi. C'e' comprensione, gratitudine, meraviglia per il mistero dell'amore che ci unisce mutuamente. Nel guardarci reciproco ci uniremo reciprocamente. C'e' pura presenza. E io so che la nostra amicizia non sara' distrutta con la morte, che sopravvive alla morte, che raggiunge l'eternita'. Nell'incontro di fronte alla morte sboccia il mistero di questa amicizia, il mistero dell'amore, che e' piu' forte della morte e per il quale non esiste il limite della morte. Anselm Grun Annamaria

Rispondi  Messaggio 3 di 3 di questo argomento 
Da: liberidivolare Inviato: 15/01/2009 22:26
Molto bello Annamaria e direi, una grande riflessione... questa di Grun..., anche se un pò difficile da realizzare... Ciaoooooooooooo Orso Tony


 
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