Página principal  |  Contacto  

Correo electrónico:

Contraseña:

Registrarse ahora!

¿Has olvidado tu contraseña?

IL CASTELLO DI ORSOSOGNANTE
 
Novedades
  Únete ahora
  Panel de mensajes 
  Galería de imágenes 
 Archivos y documentos 
 Encuestas y Test 
  Lista de Participantes
 TONY KOSPAN 
 GENERALE 
 
 
  Herramientas
 
fotografia: MAN RAY - FOTOGRAFIA E LIBERTA''
Elegir otro panel de mensajes
Tema anterior  Tema siguiente
Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: liberidivolare  (Mensaje original) Enviado: 29/01/2009 14:52
 
M A N   R A Y
 
 
 
FOTOGRAFIA E LIBERTA'

Man Ray (27 agosto, 1890- 18 novembre, 1976)
fu un fotografo artista e regista statunitense...
 
In verità è un artista che sfugge a qualsiasi schematica definizione, fotografo in libertà, istintivamente dadaista, attraversò soprattutto il surrealismo.
 
Nato Emmanuel Radnitzky a Philadelphia, pur essendo un pittore, un fabbricante di oggetti e un autore di film d'avanguardia è conosciuto soprattutto come fotografo surrealista, avendo realizzato le sue prime fotografie importanti nel 1918.
 
A New York, dove viveva, con il suo stretto amico Marcel Duchamp formò il ramo americano del movimento Dada che era iniziato in Europa come un rifiuto radicale dell'arte tradizionale. 

 
Dopo alcuni tentativi senza successo e soprattutto dopo la pubblicazione di un unico numero di New York Dada nel 1920, Man Ray affermò che "il Dada non può vivere a New York" e nel 1921 andò a vivere e lavorare nel quartiere di Montparnasse a Parigi nell'era della grande creatività.
Sì si innamorò della famosa cantante francese Kiki (Alice Prin), spesso chiamata Kiki de Montparnasse, che in seguito divenne la sua modella fotografica preferita.
Insieme a Jean Arp, Max Ernst, André Masson, Joan Miró e Pablo Picasso, fu rappresentato nella prima esposizione surrealista alla galleria Pierre a Parigi nel 1925.
       
 

 
Nei venti anni successivi a Montparnasse, Man Ray rivoluzionò l'arte fotografica. Grandi artisti dell'epoca come James Joyce, Gertrude Stein, Jean Cocteau e molti altri posarono per di fronte alla sua macchina fotografica.Larmes 1932
Nel 1934, la celebre artista surrealista Méret Oppenheim, conosciuta per la sua tazza da te ricoperta di pelliccia, posò per Man Ray in quella che divenne una ben nota serie di foto che la ritraggono nuda in piedi vicino a un torchio da stampa.
Insieme alla fotografa surrealista Lee Miller — che fu la sua amante e assistente fotografica all'epoca — inventò la tecnica fotografica della solarizzazione.
Più avanti nella sua vita Man Ray ritornò negli Stati Uniti, dove visse a Los Angeles per alcuni anni.
Tuttavia egli considerava Montparnasse casa e vi fece ritorno ove morì il 18 novembre 1976 e fu seppellito nel cimitero di Montparnasse.
       
La sua fu una carriera straordinaria che si svolse in quattro tappe fondamentali a New York, Parigi, Los Angeles, e ancora Parigi, nel doppio binario creativo del Dada e Surrealismo.

Una parabola in cui vita e arte, come sostengono i curatori, si intrecciano in modo "incurante ma non indifferente", frase che la moglie Juliet fece incidere sulla sua lapide nel cimitero parigino di Montparnasse. C'è il ricordo di New York sullo sfondo della grande amicizia con Duchamp, quando Man Ray iniziava a guadagnarsi da vivere proprio con la fotografia, realizzando ritratti e documentando le opere di altri artisti, Noire et blanche 1926come "Il Grande Vetro" di Duchamp, esposto a lungo alla polvere - e la mostra regala anche un documento inedito sul "Grande Vetro" - e si sbarca a Parigi, dove arrivava il 14 luglio del '21, invitato dall'amico e accolto amichevolmente dai dadaisti parigini. E lo testimoniano alcune opere nate dal rapporto stretto intrattenuto da Man Ray con Max Ernst (una composizione di frottages eseguita a quattro mani), con Picasso, Léger, Mirò. Ma la fotografia è la sua punta di diamante. Nel '22, sviluppando alcune immagini di moda per il famoso Poiret, scopriva per caso la tecnica del rayograph, ottenuto dando luce ad oggetti disposti in modo ravvicinato alla carta da sviluppo vergine. Tecnica che lo consacrerà e che lo legherà inscindibilmente alla storia della fotografia sperimentale. E in mostra, ci sono le lastre fotografiche e gli strumenti dei suoi rayogrammes degli anni Venti, le foto per "Les main libres" degli anni Trenta, ma anche le divertite polaroid dei Sessanta.

L'esposizione ha il pregio di condensare tutta la sua personalità di pittore, fotografo, creatore di "oggetti dadaisti", inventore dell'aerografia applicata alla pittura, ma anche scrittore e narratore. Lo raccontano persino Le Violon d'ingres 1924memorabilia sfiziosi come i gioielli creati per la moglie, la sua bombetta, il suo bastone, lettere, il manoscritto iniziale della sua autobiografia e le testimonianze di una inesausta curiosità che si spinse ad inventare anche un prodotto chimico fotografico e una scacchiera magnetica. Una creatività avventurosa, quella di Man Ray, fomentata anche dall'ambiente parigino che fu costretto a lasciare nel '40, prima dell'occupazione nazista, per volare a Hollywood. Solo nel '54 riuscirà a tornare definitivamente nella sua Parigi, la città del cuore. 
 

 

Altre foto di Man Ray

1943

definito genio ribelle

La modella Lee Miller, con cui Man Ray sperimentò la tecnica della solarizzazione
 
Celebre collage di Man Ray
 
Fotografia dal titolo: Intérieur (Interno). La sovrapposizione di negativi crea un effetto tridimensionale
 
Fotografia dal titolo: L'Aurore des Objets (L'Aurora degli oggetti)
 
L'attrice Barbette
 
Nudo senza titolo
 
Ritratto della Marchesa Casati

FINE...
 
In verità ci sarebbe tanto altro da dire su questo artista... sul quale spero di tornare...
 
Orso Tony
 
Testi e foto da vari siti web impaginati da Tony Kospan


Primer  Anterior  2 a 3 de 3  Siguiente   Último  
Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: giove11 Enviado: 29/01/2009 16:27
bellissimi soprattutto i collages

Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: giove11 Enviado: 29/01/2009 16:27
bellissimi soprattutto i collages


 
©2024 - Gabitos - Todos los derechos reservados