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IL CASTELLO DI ORSOSOGNANTE
 
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narrativa: L''ABBRACCIO - OVVERO NOSTALGIA DI UN ABBRACCIO MAI AVVENUTO
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Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: liberidivolare  (Mensaje original) Enviado: 02/06/2009 14:48

 
Propongo la lettura di questo racconto che, pur riguardando un rapporto filiale, è rappresentativo di realtà diverse rispetto al nosto immaginario collettivo...
Esso, per la sua bellezza ed intima sofferta verità, ci fa esser vicini alla sua autrice e forse a tante ed a tanti..., più di quanti possiamo pensare..., di vedersi in esso rappresentati...
 
 
L'abbraccio
ovvero...
Nostalgia di un abbraccio mai avvenuto
(nota T.K.)

Mi chiedo se sia possibile avere nostalgia di qualcosa che non si è avuto, sapendo che comunque non lo si potrà avere mai.
Parlo di un abbraccio, io ho nostalgia di un abbraccio che avrei voluto e che mia madre non mi ha dato. Non in un giorno o una situazione particolari, non per una caduta dolorosa o un amore finito. Io parlo dell'Abbraccio, quello che ti senti ancora dentro dopo che lei è morta, quello che ti senti ancora fuori quando ti rannicchi, chiudi gli occhi e ti lasci avvolgere dal ricordo.
Ho provato a cercarlo ovunque, mi sono detta "due braccia che ti stringono è un abbraccio". Ma non è così semplice.
Nell'abbraccio di un uomo ho trovato tenerezza, protezione, ma basta un niente perché si trasformi in passione.
Anche nell'abbraccio di un figlio ho trovato tenerezza e protezione, ma basta un niente e si trasforma in un "Grazie, ora sto bene", anche se non è vero che stai bene.
Perché non ricordo alcun abbraccio di mia madre? Eppure deve avermene dati.
Guardo le fotografie dove lei mi tiene in braccio. Perché non lo ricordo?
Ho avuto il coraggio di chiederglielo. Ero grande e continuavo ad avere questo desiderio, questa nostalgia. Le ho scritto un biglietto: c'era Snoopy che ballava e io ballavo con lui, per avere trovato il coraggio di dire quello che per tanti anni avevo tenuto dentro: amore, bisogno, parole.
Non una risposta a quel biglietto, nè una battuta ironica, nè una frase commossa, o - come dire - un accenno di rammarico per quello che non ha saputo darmi.
Il silenzio. Peggio di uno schiaffo, peggio di un rifiuto, il peggio di tutto quello che una madre ti può dare.
L'ho cercato fino alla fine, questo abbraccio, fino alla fine di lei.
E quando stava morendo io, quasi approfittando della sua malattia, della sua debolezza, la lavavo, la pettinavo, le massaggiavo tutto il corpo, quel corpo che non ero riuscita a sentire vicino in un abbraccio; quando stava morendo e ormai parlava con i suoi morti, a un tratto mi chiese:
- Mi vuoi bene?
La rabbia salì dal cuore fino alla gola. Avrei voluto urlarle:
- Che cosa mi stai chiedendo? E' tutta la vita che ti voglio bene. Tutta la mia stronza vita, l'ho vissuta per dimostrarti che ti voglio bene. E tu, un fottutissimo "ti voglio bene", me lo vuoi dire? Una sola volta, me lo vuoi dire?
Ma l'abbracciai io, l'abbracciai e le dissi:
- Certo che ti voglio bene.
E dolcemente la poggiai di nuovo sul letto dove poco dopo sarebbe morta lasciandomi sola, non più di come mi aveva lasciato quando era viva, ma senza più la speranza di poter avere da lei un abbraccio nel quale entrare per farmi consolare.
GERMANA GALMAZZI
 
 
Ciao da Tony Kospan


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Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: mothersixten Enviado: 03/06/2009 08:31
Questo argomento per me e' un doloroso richiamo a qualcosa che non c'e' mai stato. L'abbraccio vero,ma non so se veramente sentito e voluto da lei,e' stato il ventre di mia madre, che mi ha contenuta per nove mesi. E' stato quello l'abbraccio naturale,incontestabile,anche se contestato dalla psiche di colei che mi conteneva. Anche quello e' un abbraccio. Chi abbandona un figlio non capisce che involontariamente ha tenuto fra le braccia quella creatura e crede che mollarlo al momento della nascita,sparisca tutto quel contatto epidermico avuto nel periodo di gestazione. Nulla si cancella.....Rimane nelle pareti del ventre di una mamma e sulla pelle del bambino che inconsciamente lo cerchera' sempre e per tutta la vita.......E' un filo invisibile che leghera' per sempre due esseri.....rimorso e rimpianto per l'una e amarezza e rassegnazione da parte dell'altra....
Ma la vita ha la sua rivalsa e lasciando andare l'abbraccio prenatale,posso dire che ho avuto abbracci amorosi da parte di una donna che ha riversato tutto il suo bisogno di maternita' su di me e oggi se c'e' un abbraccio che mi manca veramente e quello di mamma Francesca..... Cara e grande donna!!...
E poi altri abbracci non sono mancati,quelli che si ricordano con tanto amore, quelli con tanta tenerezza....Sono tanti gli abbracci.....e ne abbiamo veramente bisogno. Purtroppo quando si diventa adulti,certi bisogni sembra che non debbano piu' servire e se ne fa a meno di elargirli per quel pudore che prende e non ci rendiamo conto di quanto farebbero bene anche a noi!!...


 
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