Página principal  |  Contacto  

Correo electrónico:

Contraseña:

Registrarse ahora!

¿Has olvidado tu contraseña?

IL CASTELLO DI ORSOSOGNANTE
 
Novedades
  Únete ahora
  Panel de mensajes 
  Galería de imágenes 
 Archivos y documentos 
 Encuestas y Test 
  Lista de Participantes
 TONY KOSPAN 
 GENERALE 
 
 
  Herramientas
 
attualit: ALDA MERINI E'' MORTA - IN LUTTO IL MONDO DELLA POESIA
Elegir otro panel de mensajes
Tema anterior  Tema siguiente
Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: liberidivolare  (Mensaje original) Enviado: 01/11/2009 20:04

 
ALDA MERINI E' MORTA
 
- IN LUTTO IL MONDO DELLA POESIA-
 
 
 
Quest'articolo odierno di Gianni Leone
pubblicato su Mondo Raro mi pare il modo migliore per salutare una delle più grandi poetesse italiane di tutti i tempi.
 
Chi ama la poesia non può non rivolgere il suo pensiero alla poetessa che ci ha donato poesie indimenticabili ed eterne.
 
Il presidente Napolitano: "Viene meno una ispirata e limpida voce poetica"
 
Tony Kospan
 
 
 
Alda Merini è morta,
l’addio ad una delle più grandi poetesse del Novecento
Gianni Leone
 
 
E’ con grande tristezza che scrivo questo articolo.
Oggi è morta Alda Merini, una delle più grandi “voci” della poesia del Novecento. I suoi versi sono bagnati di ardente visionarità, profondi come solo gli abissi dell’anima sanno essere… versi a volte inquieti, a volte sommessi, che raccontano le “ombre e luci della sua mente”.

Alda Merini era una poetessa di un’intensità straordinaria… una che “andava e veniva” dai manicomi, sempre prigioniera dei suoi problemi di salute… eppure quei problemi in un certo senso hanno reso Alda Merini libera… libera di raccontare se stessa, le cose che vedeva, le persone che l’aiutavano o l’amavano…

Nel febbraio del 2004 Alda Merini viene ricoverata all’Ospedale San Paolo di Milano per problemi di salute. Un amico della scrittrice lancia un appello per richiedere aiuto economico. La Merini, nonostante sia una delle più grandi poetesse del Novecento vive in povertà.

E così accade di morire in semi-povertà, dopo che per un’intera vita si è arricchito il mondo di poesia… la poesia di una donna dal modo scontroso ma straordinariamente dolce di esistere e comporre versi…

Capita che in un paese come l’Italia, una grande artista muoia quasi nel silenzio… semisconosciuta… ci sono “altri artisti” da celebrare… l’Italia è intenta a celebrare i decerebrati dei reality, i protagonisti del pallone miliardario e le tante veline cialtrone della tv… e così in questa domenica d’autunno, sono nel mio studio, con uno dei miei cinque gatti, Gastone, addormentato sulla scrivania accanto alla tasteria del computer. Guardo Gastone, ascolto musica, rifletto e scrivo questo pezzo… e penso come Alda Merini sia stata capace di accarezzare le parole fino a piegarne il suono, per farne poesia… La Merini era veramente unica… una di quelle creature capaci di brillare di luce propria, irradiando bellezza, come se fosse una stella appena nata, nello sterminato universo.

Povera e pazza… per lei però questa due parole non sarebbero state offensive ma una condizione da rivendicare… Quello che la vita le aveva negato, lei lo prendeva a mani nude, folle e incurante, se ne fregava di tutto, posseduta com’era dal suo Daimon poco socratico e molto dionisiaco.

Addio Maestra. E’ una domenica nella quale, nonostante tutto e tutti, mi è impossibile non udire la tua armoniosa musica nel cuore del mondo.
Grazie, grazie di cuore per i tuoi versi

Pianto dei poeti di Alda Merini

Ruba a qualcuno la tua forsennata stanchezza
o gemma che trapassi il suono
col tuo respiro l’ombra che sta ferma
di fronte ad un porto di paura
quel trascendere il mito
come se fosse forzatamente azzurro
o chi senza abbandono
che non sanno che il pianto dei poeti
è solo canto.
Canto rubato al vecchio del portone
rubato al remo del rematore
alla ruota dell’ultimo carro
o pianto di ginestra
dove fioriva l’amatore immoto
dalle turbe angosciose di declino
io sono l’acqua che si genuflette
davanti alla montagna del tuo amore.

 
 

Che ti sia lieve la terra... grande Alda...

 


ed ancora grazie
per le grandi poetiche emozioni che ci hai regalato.

Con esse hai arricchito il nostro spirito
mentre sei vissuta e morta in povertà. 
 
 
Tony Kospan 
 
 


Primer  Anterior  2 a 2 de 2  Siguiente   Último  
Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: mothersixten Enviado: 05/11/2009 04:27
Stamattina desidero dare un omaggio allla cara ALDA MERINI con una struggente e appassionata lettera, sulla sua vera liberta' di amare....... Acquaviva delle Fonti, dicembre 2006 Lettera a Monsignor Ravasi Avviene a volte che qualcuno si sbagli ma io sono entrata in questa casa appena ventenne,piena di sogni e felice,io conosco tutto il Naviglio. Nella mia casa sono cresciuti molti ragazzi che ora sono uomini e che si ricordano ancora della mia felicita', mia e di mio marito..... Poi un capitombolo funesto: carte, gioco, poverta', donne, azzardi......Non l'ho mai capito. Si potrebbe fare un bel romanzo su tutto questo coloratissimo Naviglio di poveri dove i furfanti a malapena spacciavano un pacchetto di sigarebbe di contrabbando in un angolo scuro. Oggi il naviglio e' sontuoso:non puoi entrare nemmeno in un bar che subito si mettono a guardarti male. Da quando e' venuto Nuti a far da guardiainfante, la sua bellezza ha forgorato il Naviglio,io invece sono rimasta forgorata dai furti. Di notte non dormo. I rumori dei bambini che mi hanno rubato il solaio mi fa pensare ai due bambini che ho perso. E' un incubo. Anche loro piangevano di poverta' e avevano fame. Vorrei sapere se il crimine consiste nello studio psicologico del passato di una persona. Ripetizioni, sequestri, fughe. Chiacchiere. Una leggenda ormai tramontata ormai da 30 anni. Il dottor Garancini ieri mi ha guardato il cuore e non abbiamo parlato di Vanni. Non hanno capito cos'e' successo. Io si'. Una morte violenta voluta da donne invidiore o da gente assetata di gloria che Vanni non pubblicava. Una vendetta. Vanni amava Alda Merini. Scoperta dal suo papa', amava il suo passato d'artista, amava anche il mio manicomio e ne fece un capolavoro. Vanni non aveva paura della psichiatria, non aveva paura del lupo cattivo.... Ma la psichiatria si vendico'...... Come al solito abbassata la guardia di mio marito, tutti i rompiscatole sono venuti a tovarmi. E io ero cosi' sola che ho aperto a tutti. Queste e' la vera storia. I vecchi inquilini sono succeduti ai vecchi padroni di casa e cosi' sono arrivati i soprusi,i furti. Il mio dilemma e': come si fa a essere delinquente a 20 anni quando intorno a loro fiorisce la primavera? Hanno gia' l'inferno nel cuore. Amavo Ravasi, amavo tutta la gente di carattere e di cultura...poi hanno pensato che io volevo rubare la Gioconda. Il criminale e' anche pazzo. La Gioconda e' gia' stata rubata. Ieri una certa Muciacia mi ha detto che io non ho piu' memoria. Io invece mi ricordo tutto e ho capito che purtroppo mentre nel Duomo sono stata osannata qui sul Naviglio mi fanno diventare matta. Dicerie, Sparizioni di oggetti. Scomparse di persone. Legami spezzati da un certo amico che vuole la solidarieta' umana....... Ho difeso la dignita' degli anziani:lettera morta. Mentre se un uomo si scopa 10 donne e' un eroe. La donna invece e' sempre una peccatrice. Non ho mai capito come fanno a leggere i pensieri degli altri. Anche mio marito,che non sapeva leggere, sapeva dove volevo andare. In breve: non sono furba. La mia vita comincia a pesarmi addosso. Sono vecchia e non sono piu' pronta di cuore. Sono un angelo perso. Vecchia si', ma anche una vecchia sfibrata. La gente mi ha riso in faccia. Mi ha detto che era tutta fantasia. E allora chiedo a lei, Monsignor Ravasi, se e' vero che una donna, un uomo possono avere delle intuizioni religiose e poi sbagliarsi nel vedere la portinaia. Non e' fantasia, ma mi farebbe male pensare che colui o colei che io ho ritenuto giusto, mi ha tradito....Non voglio sapere. In breve: non so guardare in faccia il tradimento. Io continuo a credere ostinatamente che l'uomo sia una creature divina. Invece e' una bestia. Un grosso aninmale che rumina strane idee fino a fare anche di te un bel boccone da ingoiare con molta goduria. Sto male e so cos'e'. Vorrei una mano buona, una mano miracolosa che mi schiacciasse un po' il ventre. Un amico... Ma non lo trovero' mai. Il medico non e' tutto. Oggi per chiamare il merdico bisogna stare almeno in punto di morte altrimenti non ti prendono neanche in cionsiderazione. I balordi e gli accattoni poi non possono mica chiamare il medico. Hanno perfino schifo a toccarti. Sento la mancanza dei miei figli. Ho lavorato per loro per anni,non certo per la gloria. E adesso che non ho piu' Barbara ho una ferita aperta che mi lacera il petto. Mi sento castigata da Dio.... Non faccio che piangere. Le sue mani erano buone. Gli uomini hanno altre mani. Mani pesanti.... Questa e' la mia confessione di Natale. Ho peccato di felicita'. E agli altri ha dato fastidio. Mi domandavo perche' ero felice in manicomio. Ero felice perche' ero libera di amare. Ero libera. Avevo due ore d'aria come prigioniera. Ora non scendo piu' nemmeno per la via. Mi sono rassegnata. Divento matta. Matta di questa lugubre odiosa prigione. Allora l'ho sopportata, ora ne sto morendo. Alda Merino P.S. Caro Giuseppe, tu hai una grande fortuna:vedi crescere i tuoi bambini. Io questa gioia non l'ho provata. Potrei solo invidiarti ma non so cos'e' l'invidia. E ti raccontero' che piu' che il mio spavento senso le loro urla quando io li ho abbandonati, quando sono stati abbandonati. Sono le stesse urla di questi bambini quando vengono accompagnati a scuola e non vogliono lasciare la loro casa...Tante donne non hanno capito che io le detesto perche' un giorno mi portarono via mio marito. Io le butto fuori. Tutte me le ricordo.....E questo e' sul Naviglio che fin alla vigilia di Natale mi fara' vedere i muratori come dei ganci. Non passera'giorno senza vedere questi orribili ceffi, che non sono muratori ma solo dei mostri che vogliono distruggere la mia casa. E cosi', caro Giuseppe non scrivero' piu'. La casa dei miei sogni non esiste piu'...... Diceva un grande poeta:"non toccatemi i muri di casa: mi state spezzando il cuore. Alda Merini


 
©2024 - Gabitos - Todos los derechos reservados