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temiditonykospan: NOI E LA SOLITUDINE PER GIBRAN... - E... PER NOI?
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Rispondi  Messaggio 1 di 5 di questo argomento 
Da: liberidivolare  (Messaggio originale) Inviato: 08/11/2009 15:06

 

 NOI E LA SOLITUDINE PER GIBRAN
 
 
Questo breve e sublime passo di Gibran
è degno di grande considerazione ed interesse...
e per questo lo sottopongo alla vostra lettura...
 
Di seguito però dirò il mio pensiero...
     
 
 
 
 
La vita è un'isola in un oceano di solitudine:
le sue scogliere sono le speranze,
i suoi alberi sono i sogni,
i suoi fiori sono la vita solitaria,
i suoi ruscelli sono la sete.
La vostra vita, uomini,
miei simili,
è un'isola,
distaccata da ogni altra isola e regione.
Non importa quante siano le navi
che lasciano le vostre spiagge per altri climi,
non importa quante siano le flotte
che toccano le vostre coste: rimanete isole,
ognuna per proprio conto,
a soffrire le trafitture della solitudine
e sospirare la felicità.
Siete sconosciuti agli altri uomini
e lontani dalla loro comprensione
e partecipazione.
(K. Gibran)
 
 
 
 
 
 
Il brano, è in pratica l'esatto opposto dei 2 brani,
con lo stesso titolo, di John Donne.
NESSUN UOMO E' UN'ISOLA
di cui ho trattato in
POESIE SUBLIMI E DI SOGNO.
 
A mio modestissimo parere... Gibran...
di cui ammiro le tante bellissime opere poetiche
è qui davvero esageratamente pessimista
e la prima affermazione
è già una tremenda sintesi
La vita è un'isola in un oceano di solitudine

 
 
 
 
Sembra dunque che non veda nessun legame
tra uomo ed uomo se non i sogni...
 
In effetti se è pur vero che ciascuno di noi è un "unicum"
tuttavia non può non rendersi conto
che gli altri "unicum" che sono i nostri simili
hanno tanti punti in comune con noi...
dai sensi... ai sentimenti... ai pensieri... alla fisicità etc...
 
 
 
 
 
 
Inoltre benché io non abbia il mito della Società Umana...
tuttavia essa... pur barcollando spesso...
sui principi morali...
comunque... ha consentito l'evoluzione del pensiero...
 
Questo pertanto depone in favore della fratellanza umana...
oltre alla realtà dell'identico destino che accomuna tutti noi...
 
 
 
 
 
 
 
Mi farebbe piacere leggere il vostro pensiero...
 
 
Orso Tony
 


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Rispondi  Messaggio 2 di 5 di questo argomento 
Da: mothersixten Inviato: 09/11/2009 03:48
Tutte le parole che si scrivono sono il risultato di cio' che e' nel pensiero, e per essere nel pensiero sono sentimenti che coinvolgono l'autore che poi le porta sulla carta......percio' ho sempre ritenuto vere quelle frasi che si scrivono sull'amicizia. Dico questo perche' spesso si sente dire che e' piu' facile parlare di amicizia, che darla o riceverla. Io penso che il concetto di amicizia e una cosa che dobbiamo avere dentro di noi. Se sappiamo dare amicizia altrettanto potremo riceverla, l'importante e' liberare questo sentimento dalla diffidenza......

Rispondi  Messaggio 3 di 5 di questo argomento 
Da: mothersixten Inviato: 09/11/2009 03:52
Tutte le parole che si scrivono sono il risultato di cio' che e' nel pensiero, e per essere nel pensiero sono sentimenti che coinvolgono l'autore che poi le porta sulla carta...... Ora nel caso di Gibran, forse il suo eccessivo pessimismo gli veniva da un momento della sua vita dove tutto era visto a compartimenti stagni,molto lontana da quella sinergia che porta invece l'individuo a ricercare al di fuori. D'altra parte anche in noi ci sono momenti in cui la pensiamo alla Gibran, ed altri alla Johon Donne e se fossimo scrittori riporteremmo sulla carta le nostre negativita' dei momenti bui, oppure le armonie e le aperture di quelli sereni....... Ciaoooo Tony

Rispondi  Messaggio 4 di 5 di questo argomento 
Da: smeraldina Inviato: 19/11/2009 03:44
Caro Tony, Ti scrivo, queste riflessioni che, per mancanza di tempo, non possono essere sviluppate, come vorrei fare , ma lo farò meglio, con te, appena possibile La solitudine – la vera, profonda solitudine – non è una ingiustizia della società. Da un Congresso internazionale sulla solitudine: “ Dov’è la solitudine? Guardiamoci intorno: la solitudine siamo noi”. Morale: con essa facciamoci compagnia. Dallo stesso congresso: “Che cos’è la solitudine? E’ un pendolo che oscilla nel nostro animo. Più oscilla, più siamo spiritualmente ricchi”. Con affetto marilina

Rispondi  Messaggio 5 di 5 di questo argomento 
Da: mothersixten Inviato: 19/11/2009 05:42
INFATTI,E' VERO, SPESSO LA SOLITUDINE E' IL NOSTRO BAGAGLIO DI COMPAGNIA...........CHE DIVENTA PESANTE,PERO', QUANDO CI SI IMPOVERISCE SPIRITUALMENTE!!....


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