الصفحة الرئيسية  |  إتصال  

البريد الإلكتروني

كلمة السر:

سجّل نفسك الآن

هل نسيت كلمتك السر؟

PSICHE E SOGNO
 
مستجدات
  أدخل الآن
  جدول الرسائل 
  معرض الصور 
 الملفات والوتائق 
 الإحصاء والنص 
  قائمة المشاركين
 FELICE PASQUA... 
 PRESENTIAMOCI 
 RICORRENZE 
 BUON NATALE DA PSICHE E SOGNO 
 BUON ANNO A TUTTI 
 R E G O L A M E N T O 
 A . U . G . U . R . I . 
 TUTTI I POST 
 GENERALE - LA NOSTRA PIAZZETTA - 
 ****************************** 
 AMORE... TUTTO 
 ANIMALI... AMICI... 
 A R C H E O L O G I A 
 A.R.T.E. 
 ARTE E CLASSICA 
 ASTROLOGIE VARIE 
 BUONUMORE 
 CANZONI... POESIE... 
 CINEMA - TEATRO 
 FESTE TRADIZIONALI 
 F.O.R.U.M. 
 FOTOGRAFIA ARTE 
 G.I.O.C.H.I. 
 IMMAGINI... MAGIA 
 GRAFICI NOI 
 MISTERI 
 MITI... NOSTRI... 
 MONDO DONNA 
 MONDO POETICO DI BUTTERFY 
 MONDO POETICO DI HAIKU 
 MUSICA CLASSICA 
 MUSICA LEGGERA 
 MUSICHE DUN TEMPO 
 MUSICA E NON SOLO 
 PAESI STORIA E FASCINO 
 PELLEROSSA ED ALTRE CULTURE 
 PENSIERI SORRIDENTI... 
 POESIA MONDO 
 POESIE SUBLIMI E DI SOGNO 
 POESIE A TEMA 
 POESIE NOSTRE 
 POETI GRANDI 
 POETI MINORI 
 POETI E... SCRITTORI... NOI 
 RACCONTI FAVOLE LEGGENDE 
 RACCONTI NOSTRI 
 R I C O R D I 
 RIFLESSIONI 
 SALUTE E BENESSERE 
 SCIENZE E CURIOSITA 
 SEMINI DI MARINA 
 S.T.O.R.I.A. 
 TEST PER TUTTI 
 TESTI SUBLIMI 
 UTILITY WEB E NON SOLO 
 VIAGGI E TURISMO 
 VIDEO E PPS VARI 
 COME FARE PER... 
 SFONDI E SEPARAT. PRONTI 
 ARCHIVIO MULTIPLY 
 
 
  أدوات
 
MONDO DONNA: Luisa Ferida
إختار ملف آخر للرسائل
الفقرة السابقة  الفقرة التالية
جواب  رسائل 1 من 1 في الفقرة 
من: solidea  (الرسالة الأصلية) مبعوث: 18/03/2012 08:13
Luisa Ferida, nome d'arte di Luigia Manfrini Farné
(Castel San Pietro Terme, 18 marzo 1914Milano, 30 aprile 1945),
è stata un'attrice italiana. Fu una delle più note e capaci attrici
del cinema italiano nel decennio 1935-1945

Nacque  in provincia di Bologna. Dopo alcune esperienze teatrali, esordì sul grande schermo con il film Freccia d'oro (1935). Si mise in evidenza quasi subito, interpretando numerosi film  che le dettero  visibilità e successo di pubblico. Fra il 1937 ed il 1938 costituì una coppia di successo con Amedeo Nazzari. Quando venne richiesta  per il film Un'avventura di Salvator Rosa (1939), era già una giovane attrice conosciuta ed apprezzata. Il film la proiettò rapidamente verso un orizzonte divistico di rilievo, permettendole di mettere in evidenza il suo temperamento grintoso e la sua recitazione asciutta e nervosa. L'incontro con Osvaldo Valenti, cui si legò sentimentalmente, sul set di questo film coincise con il periodo di maggior successo della sua carriera.  Negli ultimi anni della sua carriera, la Ferida venne valutata attrice di grande sensibilità interpretativa e di notevole maturità espressiva, come si notò  durante la lavorazione del film "La locandiera" (1944)ì. Vanno ricordate le sue interpretazioni nei film La corona di ferro (1941)ì, Fedora (1942) , "Fari nella nebbia" (1942) , per il quale fu premiata come miglior attrice italiana del 1942, Gelosia (1942) e La bella addormentata (1942). Durante il regime fascista i due attori non si erano distinti per le loro posizioni politiche. Famosa era, negli ambienti mondani romani, l'imitazione che Valenti faceva del Duce, suscitando l'ilarità generale. A seguito dell'Armistizio, Ferida e Valenti furono tuttavia fra i pochi divi del cinema dei telefoni bianchi - come viene abitualmente chiamato il periodo della cinematografia fascista. Lasciarono  Roma (e Cinecittà) per trasferirsi al Cinevillaggio, il neonato centro cinematografico della R.S.I. di Venezia, diventandone i più noti esponenti. Successivamente, nella primavera del 1944, Valenti entrò col grado di tenente nella Xª Flottiglia MAS comandata dal principe Junio Valerio Borghese e i due si spostarono a Milano. Nei giorni immediatamente successivi alla Liberazione di Milano i due attori pagarono con la vita la loro notorietà associata al regime fascista, l'appartenenza di Valenti alla Xª Flottiglia MAS. A 31 anni, incinta (Kim, l'unico figlio avuto da Valenti, era morto poco dopo la nascita), la Ferida fu fucilata dai partigiani in via Poliziano a Milano assieme a Valenti il 30 aprile 1945, dopo un sommario processo nel quale fu accusata di collaborazionismo . Non è mai stata accertata in sede giudiziale una loro responsabilità. Giuseppe Marozin, detto "Vero", capo della Brigata partigiana "Pasubio" e responsabile dell'esecuzione della Ferida, dichiarò, nel corso del procedimento penale a suo carico per quell'episodio: «La Ferida non aveva fatto niente, veramente niente. Ma era con Valenti. La rivoluzione travolge tutti.» Marozin affermò anche che l'ordine di effettuare l'esecuzione della Ferida e di Valenti venne direttamente dal C.L.N.A.I. Dalla casa milanese di Valenti e Ferida, qualche giorno dopo la loro fucilazione, venne sottratto un autentico tesoro, del quale Marozin nel dopoguerra ammise la "confisca", ma sostenne di non ricordare dove tali beni fossero finiti: "Una parte fu restituita, credo, alla madre della Ferida - circostanza categoricamente smentita da quest'ultima. Negli anni cinquanta la madre della Ferida fece domanda al Ministero del Tesoro per ottenere una pensione di guerra, essendo la figlia la sua unica fonte di sostentamento. Si rese necessaria, pertanto, una accurata inchiesta da parte dei Carabinieri di Milano per accertare le reali responsabilità della Ferida, al termine della quale si concluse che "la Manfrini dopo l'8 settembre 1943 si è mantenuta estranea alle vicende politiche dell'epoca e non si è macchiata di atti di terrorismo e di violenza in danno della popolazione italiana e del movimento partigiano". Al termine di tale inchiesta, la madre di Luisa Ferida ottenne la pensione di guerra comprensiva di arretrati.



أول  سابق  بدون إجابة  لاحق   آخر  

 
©2024 - Gabitos - كل الحقوق محفوظة