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M I T I . . . N O S T R I . . .: Gianni Rodari
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Reply  Message 1 of 5 on the subject 
From: solidea  (Original message) Sent: 23/10/2012 08:38

 

Gianni Rodari
(Omegna, 23 ottobre 1920Roma, 14 aprile 1980)
è stato uno scrittore, pedagogista e giornalista italiano,
specializzato in testi per bambini e ragazzi
e tradotto in moltissime lingue.
Vincitore del prestigioso Premio
Hans Christian Andersen
1970.

Gianni  nacque  a Omegna, sul Lago d'Orta da Giuseppe Rodari, fornaio, sposato in seconde nozze con Maddalena Ariocchi. Oggi sulla parete della sua casa natale c'è una targa che lo ricorda.  A Omegna frequentò le prime quattro classi elementari ma poi, in seguito alla morte del padre (nel 1929), si trasferì a Gavirate/ Varese,  a nove anni, con il fratello Cesare (1921-1982). Nel 1931 la madre lo fece entrare nel seminario  di Seveso/ Milano, ma comprese che non era la strada giusta e nel 1934 lo iscrisse alle magistrali. Nel 1937 Rodari si diplomò come maestro presso Gavirate. Nel 1938 fece il precettore a Sesto Calende, presso una famiglia di ebrei tedeschi fuggiti dalla Germania.  Insegnò in seguito a Brusimpiano, Ranco e Cardana di Besozzo. Come egli stesso disse la sua scuola non fu grandiosa a causa della sua giovane età. Durante la Seconda guerra mondiale venne esonerato dal servizio militare a causa della salute cagionevole. Intanto vinse il concorso per maestro e insegnò come supplente a Uboldo. Nel dicembre del 1943 venne richiamato alle armi dalla Repubblica di Salò e assegnato all'ospedale milanese di Baggio. Traumatizzato dall'internamento del fratello presso un campo di concentramento nazista in Germania, prese contatti con la Resistenza lombarda, gettò l'uniforme ed entrò in clandestinità; quindi si avvicinò al Partito Comunista Italiano, a cui si iscrisse il 1º maggio 1944. Dopo la Liberazione del 25 aprile 1945 iniziò la carriera giornalistica in Lombardia, dapprima con il giornaletto ciclostilato Cinque punte, poi dirigendo L'Ordine Nuovo, periodico della Federazione Comunista di Varese.  Nel 1947, approdò a L'Unità di Milano, su cui, due anni dopo, iniziò a curare la rubrica "La domenica dei piccoli". Nel 1950 lasciò Milano per Roma, dove fondò e diresse, ì il giornale per ragazzi Pioniere (settimanale dell'API, Associazione Pionieri d'Italia), con cui collaboròì fino alla cessazione della pubblicazione stessa. In piena guerra fredda, nel 1951, dopo la pubblicazione del suo primo libro pedagogico Il manuale del Pioniere, venne "scomunicato" dal Vaticano, che lo definì "ex-seminarista cristiano diventato diabolico". Per tale motivo le parrocchie bruciavano nei cortili il Pioniere e i libri di Gianni Rodari. Il 25 aprile 1953 sposò  Maria Teresa Ferretti, segretaria del Fronte Democratico Popolare (da cui avrà la figlia Paola nel 1957) e il 13 dicembre dello stesso anno fondò Avanguardia, giornale nazionale della FGCI. Dal 1954, per una quindicina di anni, collaborò e scrisse articoli su quotidiani, curò libri e rubriche per ragazzi. Tuttavia entrò nell'Albo dei giornalisti solo nel 1957. Dal primo dicembre 1958  iniziò a collaborare con RAI e BBC, come autore del programma televisivo per l'infanzia Giocagiò. Dal 1966 al 1969 per Rodari è un periodo molto duro soprattutto a causa delle sue condizioni fisiche e della gran mole di lavoro. Dopo la morte di Ada Gobetti, assunse la direzione del Giornale dei genitori. Nel 1970 vinse il Premio Hans Christian Andersen, divenendo l'unico italiano del settore scrittori a riceverlo: un record rimasto tuttora tale. Nel 1973 uscì il suo capolavoro pedagogico: Grammatica della Fantasia. Fino all'inizio del 1980 continuò le sue collaborazioni giornalistiche e partecipò a molte conferenze e incontri nelle scuole italiane. Suoi testi pacifisti sono stati musicati da Sergio Endrigo e da altri cantautori italiani. Il 10 aprile 1980 si fece ricoverare in clinica a Roma, per farsi operare alla gamba sinistra, data l'occlusione di una vena; morì quattro giorni dopo, il 14 aprile, per collasso cardiaco. Aveva 59 anni. Le sue spoglie sono sepolte nel Cimitero del Verano.



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From: sempreverde Sent: 23/10/2012 10:14
Gianni Rodari nasce il 23 ottobre 1920 a Omegna sul Lago d’Orta in cui i genitori originari della Val Cuvia nel Varesotto si trasferiscono per lavoro. Gianni frequentò ad Omegna le prime quattro classi delle scuole elementari. Era un bambino con una corporatura minuta e un carattere piuttosto schivo che non lega con i coetanei. è molto affezionato al fratello Cesare mentre a causa della notevole differenza di età è poco in confidenza con il fratello Mario.
Il padre Giuseppe fa il fornaio nella via centrale del paese e muore di bronco-polmonite quando Gianni ha solo dieci anni. In seguito a questa disgrazia la madre preferisce tornare a Gavirate il suo paese natale. 

 

 

La gioventù e l'adolescenza a Gavirate e l'esperienza del seminario
Nel varesotto vive dal 1930 al 1947. 
Frequenta la quinta elementare a Gavirate.
Il 5 agosto 1931 fa richiesta di entrare in seminario per frequentare il ginnasio. Nell'ottobre dello stesso anno entrerà quindi nella IC del seminario di Seveso. Gianni si distingue subito per le ottime capacità e risulterà infatti il migliore della classe. Risultati che furono poi confermati anche nella seconda classe. All'inizio della classe terza, nell'ottobre 1933 si ritirò. Concluse l'anno scolastico a Varese, ma non proseguì gli studi liceali bensì optò per le scuole Magistrali. Frequentò con profitto la quarta classe nel 1934-35 e venne ammesso al triennio superiore. Il 25 febbraio 1937 abbandonò gli studi per presentarsi alla sessione estiva con l'intento di sostenere direttamente gli esami e guadagnare così un anno. 
Già a partire dal 1935 Rodari militava nell'Azione Cattolica. Dai verbali delle adunanze di Gavirate risulta che nel dicembre dello steso anno Gianni svolgeva già la funzione di presidente. Anche l'anno successivo fu dedicato molto all'organizzazione cattolica.  
Nel 1936 pubblicò otto racconti sul settimanale cattolico L'azione giovanile e iniziò una collaborazione con Luce diretto da Monsignor Sonzini.
Nel 1937 iniziò un periodo di profondi cambiamenti. Nel marzo lasciò la presidenza dei giovani gaviratesi dell'Azione cattolica e da allora i rapporti con questa si allentarono molto. Tra la primavera e l'estate il suo massimo impegno venne dedicato allo studio  e a soli 17 anni conseguì il diploma magistrale. 
In quegli stessi anni Rodari leggeva molto e amava la musica. Andò per tre anni a lezione di violino. Molto sensibile, si confidava solo con pochi amici. Aveva una grande curiosità intellettuale e cominciò a leggere le opere di Nietzsche, Stirner, Schopenhauer, Lenin, Stalin e Trotzkij. "Queste opere, -  commenta- ebbero due risultati: quello di portarmi a criticare coscientemente il corporativismo e quello di farmi incuriosire sul marxismo come concezione del mondo".
Nel 1939 si iscrive all’Università cattolica di Milano, alla facoltà di lingue. Abbandonerà poi l'esperienza universitaria dopo alcuni esami, ma senza laurearsi. Nel frattempo inizia ad insegnare in diversi paesi del varesotto.
Nel 1940, quando l’Italia entra in guerra Rodari viene dichiarato rivedibile e non viene richiamato alle armi. 
Nel 1941 vince il concorso per maestro ed incomincia ad insegnare ad Uboldo come supplente. Fu un periodo molto duro di cui ha un forte ricordo. Si iscrive al partito fascista e accettò di lavorare nella casa del fascio pur di tirare avanti. I drammatici avvenimenti della guerra lo colpiscono profondamente negli affetti personali quando apprende la notizia della morte degli amici Nino Bianchi e Amedeo Marvelli, mentre il fratello Cesare nel settembre del 1943 viene internato in un campo di concentramento in Germania.
Subito dopo la caduta del fascismo Gianni Rodari si avvicina al Partito Comunista, a cui si scrive nel 1944 e partecipa alle lotte della resistenza.

 

 

Gli anni del giornalismo politico tra Milano e Roma
Subito dopo la guerra viene chiamato a dirigere il giornale "Ordine Nuovo", nel 1947 viene chiamato all’Unità a Milano, dove diventa prima cronista, poi capo cronista ed inviato speciale.

Mentre lavora come giornalista incomincia a scrivere racconti per bambini. Nel 1950 il Partito lo chiama a Roma a dirigereil settimanale per bambini, il "Pioniere", il cui primo numero esce il 10 settembre 1950. Nel 1952 compie il primo dei diversi viaggi che farà Urss.

In quegli anni pubblica Il libro delle filastrocche ed il Romanzo di Cipollino. Nel 1953 sposa Maria Teresa Feretti, dalla quale quattro anni dopo ha la figlia Paola.
Dal settembre 1956 al novembre 1958 torna a lavorare all'Unità diretta da Ingrao. Farà l'inviato e poi il responsabile della pagina culturale e infine il capocronista. Nel 1957 supera l'esame da giornalista professionista.
Il 1° dicembre 1958passa a lavorare a Paese sera. Si realizza finalmente la scelta che contrassegnerà tutta la sua vita: affiancare al lavoro di scrittore per l'infanzia quello di un giornalismo politico non partitico. 

 

Gli anni della scrittura per l'infanzia e della notorietà
Nel 1960 incomincia a pubblicare per Einaudi e la sua fama si diffonde in tutta Italia. Il primo libro che esce con la nuova casa editrice è Filastrocca in cielo ed in terra nel 1959.
Solo nel 1962-63 raggiunge una certa tranquillità economica grazie alla collaborazione  a La via migliore e a I quindici.

Dal 1966 al 1969 Rodari non pubblica libri, limitandosi a una intensa attività di collaborazioni per quanto riguarda il lavoro con i bambini. Lascia Paese sera e nel l970 vince il Premio Andersen, il più importante concorso internazionale per la letteratura dell’infanzia, che accresce la sua notorietà in tutto il mondo. 
Nel 1970Ricomincia a pubblicare per Einuadi ed Editori Riuniti, ma la sua prodigiosa macchina creativa non sembra più girare a pieno regime. Non è solo a causa del grande successo, ma anche della grande mole di lavoro e della sua condizione fisica.
Nel 1974 si impegna nel rilancio del Giornale dei genitori, ma subito cerca di disimpegnarsi. Cosa che accadrà agli inizi del 1977. 
Al ritorno da un viaggio in Urss Gianni Rodari nel 1979 comincia ad accusare i primi problemi circolatori che lo porteranno alla morte dopo un intervento chirurgico il 14 aprile
del 1980.

 


Reply  Message 3 of 5 on the subject 
From: Orso Tony Sent: 23/10/2012 18:07



Reply  Message 4 of 5 on the subject 
From: Orso Tony Sent: 23/10/2012 18:09
Sono un suo grande estimatore...
 
E' un mito nel suo genere...
 
E' stato un piacere rilegger alcune sue poesie...
 
 

Reply  Message 5 of 5 on the subject 
From: Sontay Sent: 23/10/2012 19:45

 

 

 

 
Ha accompagnato la mia infanzia...ma, crescendo, mi sono accorta che quelle che sembravano semplici filastrocche nascondevano sempre saggezza e insegnamenti
 
 
 


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