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Respuesta  Mensaje 1 de 1 en el tema 
De: Orso Tony  (Mensaje original) Enviado: 11/04/2023 01:26
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quasi tutti ricordano questo mitico poeta francese del '900 come uno dei grandi cantori dell'amore 
(ricordo solo una sua poesia per tutte la notissima "Questo amore")
ma in realtà la sua attività artistica e poetica si svolse anche con altre tematiche e varie modalità.
BREVE BIOGRAFIA

Nasce in Bretagna in una famiglia piccolo-borghese e poi va a studiare a Parigi.

Fin da piccolo è attratto dalla lettura e dal mondo dello spettacolo.

A 15 anni già lavora ai grandi magazzini Le Bon Marché.

Dopo alcuni anni di frequentazione degli ambienti surrealisti inizia le sue prime pubblicazioni nel 1930...

Poco dopo inizia a lavorare in una compagnia teatrale e poi ad interessarsi di cinema scrivendo sceneggiature per dei film che raggiungeranno vere vette poetiche 

Ma si si diletta a scrivere testi per canzoni che saranno cantate da artisti come Juliette Greco, Yves Montand etc. e che diverranno molto popolari.

La sua è un'attività quindi intensa e variegata.

Il vero grande successo però giunge nel '46 con la pubblicazione del suo primo libro "Paroles".

La Francia ha trovato un nuovo grande poeta e se ne innamora.

Seguiranno diversi altri libri anche dopo il terribile incidente del '47 per il quale finì in coma e si riprese solo dopo una lunga convalescenza.

Nello stesso anno sposa Janine Tricotet da cui aveva avuto la figlia Michèle.

Ormai è un poeta affermato e la sua attività artistica prosegue fino al 1977 quando muore per un cancro ai polmoni...

Le sue poesie e le canzoni nate dai suoi versi sono oggi più vive che mai.

. .

TEMATICA E STILE DELLE SUE POESIE

Prevert, come accennavo su, non canta solo l'amore, ma anche la vita e gli umori della gente normale, quella che incontrava per strada, nei bar... etc. con i suoi dolori, le sue difficoltà, le sue speranze a volte con umorismo ed a volte polemizzando con il potere.

Ma quando parla di giustizia e di fraternità universale diventa dolce e sogna per tutti il diritto alla felicità.

I suoi versi non nascondono la notevole influenza del surrealismo.

Ama molto giocare con le parole e nascondervi simboli ma sempre con intelligenza ed ironia e sempre cercando un ritmo semplice e percepibile da tutti.

...
 
 
 
 
 
 
.
 
 
COME RICORDARLO?
 
Lo farò con 2 sue poesie d'amore
(non però con le sue solite notissime tipo la mitica "Questo amore" )
e 2 di carattere sociale...
ed infine con un'altra divenuta anche una magica canzone...
 
 
 .
 
 
(Neuilly-sur-Seine 4.2.1900 – Omonville-la-Petite 11.4.1977)
Per sentir e goder la bellezza di queste poesie
consiglio di leggerle e rileggerle.
 
 
Vi sembrerà di cogliere i profumi del mare, 
del giardino e dell'amore... dell'amore vero
e dunque della vera meraviglia della vita.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SABBIE MOBILI
 
Dèmoni e meraviglie Venti e maree S'è ritirato già il mare in lontananza E tu Come alga dolcemente dal vento accarezzata Nelle sabbie del letto ti agiti sognando Dèmoni e meraviglie Venti e maree Il mare s'è ritirato già in lontananza Ma nei tuoi occhi socchiusi Due piccole onde son rimaste Dèmoni e meraviglie Venti e maree Due piccole onde per farmi annegare.
 
 
 
 
 
Norman Rockwell – Bacio
 
 
 
 
IL GIARDINO
 
Mille anni e poi mille Non possone bastare Per dire La microeternità Di quando m'hai baciato Di quando t'ho baciata Un mattino nella luce dell' inverno Al Parc Montsouris a Parigi A Parigi Sulla terra Sulla terra che è un astro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
In queste altre 2 poesie invece ci parla
dell'incomunicabilità di coppia e dell'emarginazione... 
con parole semplici
che dipingono però in modo forte e colorito
tante, ahimé, note ed ancor oggi comuni realtà.
 
 
 
 
 
Hopper - Silenzio
 
  
 
PRIMA COLAZIONE
 
Lui ha messo il caffè nella tazza Lui ha messo il latte nel caffè Lui ha messo lo zucchero nel caffellatte Ha girato il cucchiaino Ha bevuto il caffellatte Ha posato la tazza senza parlarmi S'è acceso una sigaretta Ha fatto dei cerchi di fumo Ha messo la cenere nel portacenere Senza parlarmi Senza guardarmi S'è alzato S'è messo sulla testa il cappello S'è messo l'impermeabile perché pioveva e se n'è andato sotto la pioggia senza parlare senza guardarmi, e io mi son presa la testa fra le mani e ho pianto.
 
 
 
 
 
 
 
 
LA DISPERAZIONE E' SEDUTA SULLA PANCHINA
 
In un giardinetto su una panchina C'è un uomo che vi chiama quando passate Ha un binocolo un grigio vestito liso Fuma un sigaretto ed è seduto E vi chiama quando voi passate O semplicemente egli vi fa un cenno Non bisogna guardarlo Non bisogna ascoltarlo Conviene andare avanti Fingere di non vederlo Fingere di non sentirlo Bisogna camminare affrettare il passo Se voi lo guardate Se voi l'ascoltate Egli vi fa un cenno e niente e nessuno Può impedirvi di andare a sedervi accanto a lui Allora egli vi guarda e sorride E soffrirete atrocemente E l'uomo non la smette di sorridere E voi sorriderete come lui Esattamente Più sorriderete e più soffrirete Atrocemente Più voi sorriderete e più soffrirete Irrimediabilmente E voi restate là Seduto congelato Sulla panchina sorridente E fanciulli giocano vicino a voi Passano i passanti Tranquillamente S'involano gli uccelli Un albero lasciando Per un altro E voi restate là Sulla panchina E voi sapete voi sapete Che mai più voi giocherete Come quei fanciulli Sapete che mai più voi passerete Tranquillamente Come quei passanti Che mai più voi volerete Un albero lasciando per un altro.
 
 
 
 
Prevert a Parigi 
 
 
Infine una sua famosa poesia, divenuta grande canzone,
LES FEUILLES MORTES, ma prima leggiamola in italiano.
LE FOGLIE MORTE
Oh! Vorrei tanto che tu ricordassi
i giorni felici quando eravamo amici.
La vita era più bella.
Il sole più bruciante.
Le foglie morte cadono a mucchi...
Vedi: non ho dimenticato.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti
e il vento del nord le porta via
nella fredda notte dell'oblio.
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi.
è una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti.
Ma il mio amore silenzioso e fedele
sorride ancora e ringrazia la vita.
Ti amavo tanto, eri così bella.
Come potrei dimenticarti.
La vita era più bella
e il sole più bruciante.
Eri la mia più dolce amica ...
Ma non ho ormai che rimpianti.
E la canzone che cantavi
sempre, sempre la sentirò.
è una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.

 
 
fre bia pouce     musicAnimata     (Andrea Bocelli)
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
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