Torno a parlare di un oggetto storico famoso ma ora del tutto scomparso.
Abbiamo già parlato del frenello (o lenza) che ha lasciato una traccia di sé in vari capolavori della Storia dell'Arte.
Per conoscerlo meglio si può cliccare sul dipinto di Leonardo qui sotto.
Dicevo che parlerò ora di un altro oggetto storico che, per uno strano caso, ha pure un nome quasi simile, il flabello, dal latino "flabellum".
Il flabello era un grosso ventaglio, di metallo o di altro materiale, inizialmente utilizzato nelle cerimonie ufficiali dei Faraoni per rinfrescarli e proteggerli dal sole ma diventato poi anche un simbolo del loro enorme potere.
Il flabello di Tutankhamon
Inizialmente la sua storia non appare distinguibile da quella del ventaglio, ma poi prese una direzione diversa.
Ha avuto nell'antichità una larga diffusione presso vari popoli oltre che presso gli Egizi, dagli Etruschi agli Imperatori romani e poi al Papato dove inizialmente veniva agitato per allontanare gli insetti dal calice e dal contenitore delle ostie durante le funzioni religiose.
Flabello etrusco
Per la verità non ci sono giunti reperti significativi dell'era greca e romana né delle antiche Corti dell'oriente ma, a riprova della sua permanenza nei secoli, abbiamo varie testimonianze invece dell'era medievale e poi nell'uso, massiccio ed importante, presso la Corte Papale.
Flabello del IX secolo - Corte di Carlo il Calvo
La sua millenaria storia si è conclusa solo nel 1967 su disposizione di Papa Paolo VI che lo ha abolito insieme alla sedia gestatoria.
La sedia gestatoria era una sorta di sedia, ma possiamo meglio definirla un trono mobile, che era portata a spalla dai sediari pontifici per sollevare il Papa in modo che potesse essere visto dalla folla durante le cerimonie.
Attorno ad essa, come si può vedere, erano spesso presenti i flabelli.
Tony Kospan