Prima di osservarlo da vicino ecco una micro biografia
Una vera biografia sarebbe lunghissima per i tanti episodi della sua lunga vita anche se poi, nel corso del post, potremo conoscere lo stesso alcuni suoi importanti momenti.
MICRO BIOGRAFIA
Georges Joseph Christian Simenon (Liegi, 13 febbraio 1903 – Losanna, 4 settembre 1989).
In verità la madre, essendo nato di venerdì 13, per scaramanzia lo fece registrare invece come nato il giovedì 12!
E' stato uno scrittore belga di lingua francese.
E' stato autore di oltre 450 romanzi ma è noto ai più come creatore del personaggio del Commissario Maigret.
CONOSCIAMO UN PO' L'UOMO E LO SCRITTORE
La sua è stata una figura di scrittore vero e puro certo, ma anche una figura del tutto atipica dato il suo amore per la bella vita, per le belle frequentazioni e per i bei locali.
Pur amando e cercando di impersonare la vita borgese in realtà era molto attratto da stili di vita assolutamente irregolari e del tutto opposti
Le frequentazioni dei locali parigini e dei loro visitatori, insieme ad altre osservazioni, gli consentiva di “rubare” gli aspetti più segreti dell'animo umano che poi così ben descriveva nei suoi tantissimi libri.
Ma allora la sua vita fu rosa e fiori?
Assolutamente no e parlerò, più avanti, anche di alcuni grandi dolori.
LO SCRITTORE E LO STILE
Se è pur vero che la fama e la ricchezza gli siano giunte grazie a Maigret tuttavia, a mio parere ma non solo, è negli altri romanzi che Simenon ha dato il meglio di sé.
E' lì che raggiunge vertici letterari amati sia dai semplici lettori che da molti intellettuali, mentre nei Maigret, pur romanzi belli e geniali, dovendo rispettare i canoni del giallo il suo libero estro era un po' imprigionato, almeno questa era la mia sensazione di accanito giovanile lettore.
Penso che sia stata la capacità di scavare, con parole semplici, le profondità ed a volte gli abissi dell'animo umano che lo ha fatto amare in tutto il mondo.
Poi però conoscendolo come accanito tombeur de femmes, amante dei locali parigini sia classici che bistrot si può restar sorpresi, almeno io lo sono stato, anche se in parte piacevolmente e simpaticamente, ma solo in parte riconoscendo in lui, quasi come in tutti noi, luci ed oscurità.
Riguardo al suo stile leggiamo prima le sue stesse parole in un'intervista del 1963 e poi una breve analisi:
“cerco uno stile non soltanto neutro, ma uno stile che aderisca alla mentalità del mio personaggio in quel momento specifico”.
François Richaudeau, fondatore del Centro Studi di promozione della Lettura ha poi osservato che:
“la lunghezza della frase, o della frase corrente, di Simenon è di 12,5 parole per i Maigret e 13,2 per i romanzi”.
LE TEMATICHE
Passiamo ora a sintetizzare così le sue tematiche che hanno contribuito al suo grande successo:
Osservare l'uomo spogliato della maschera, descrivere le dinamiche del male viaggiando lungo i confini tra legalità e crimine.
Descrivere le ossessioni della reale condizione umana e penetrare le atmosfere dei luoghi (soprattutto quelli marittimi o quelli delle periferie).
GLI AMORI
Comunicò a Fellini, in una intervista nel 1977, di aver avuto 10.000 rapporti con donne ed alle risatine di dubbio, chiarì che però 8000 erano prostitute.
E tutte le altre?
Erano per lo più donne semplici, modeste ma anche di tutte le estrazioni sociali e però mai nelle sue opere c'è mancanza di rispetto per il mondo femminile.
Ma ebbe anche relazioni durature come con la mitica ballerina Josephine Baker, con 2 mogli e con le donne che frequentavano la sua casa.
Il suo però non era un sesso complicato o perverso ma semplice e naturale anche se continuo, come se avesse bisogno di un contatto quasi permanente con le donne.
Conosciamo ora le donne che furono più importanti.
LE DONNE PIU' IMPORTANTI DI SIMENON
1 – Régine Renchon, detta Tigy, fu la sua prima moglie e la madre del figlio Marc
Era una pittrice, belga come lui e donna anticonvenzionale, si sposarono nel 1923.
Amava l'avventura e fece lunghi viaggi con Simenon.
La loro relazione finì quando scoprì lei scoprì la storia tra Simenon e Denyse
I due però rimasero sempre in buoni rapporti e in avanzata età fu vicina ai figli e ai nipoti dello scrittore
2 – Henriette Liberge chiamata la Boule da Simenon che la definì “Bionda, fisicamente dotata e semplice”.
Fu governante, amministratrice della Casa di Simenon e sua amante fissa anche se, a detta dello scrittore, sempre senza alcun risvolto emotivo.
Diresse la casa Simenon per tutta la vita tranne alcuni periodi e quando arrivò la veneta Therese ed ultima compagna dello scrittore, passò dalla casa del padre a quella del figlio Marc.
3 – Joséphine Baker, cantante e danzatrice statunitense di origine afroamericana ma naturalizzata francese.
Fu la prima celebrità nera e tra le più acclamate star della Parigi del primo 900.
Lui scrittore all'epoca poco noto e lei una pantera da palcoscenico, ballerina ammiratissima ed inseguita da 1500 spasimanti.
Lei donna libera e senza pregiudizi un po' come Simenon.
Fu un colpo di fulmine.
La loro fu, seppur breve, una relazione di fuoco, un uragano di sensualità e attrazione fisica, che terminò solo perché Simenon, temendo per la sua carriera di scrittore che era agli inizi corse a sposare la prima moglie.
La Baker, fu certo un'artista ed una donna “scandalosamente gioiosa”, ma fu anche molto altro, collaborò con la Resistenza, lottò contro il razzismo, adottò 12 bambini orfani.
4 – Denyse Ouimet, seconda moglie e madre di Jean, Marie-Jo e Pierre Nicolas.
Simenon rifugiatosi in America nel 1945 perché accusato di collaborazionismo con i Nazisti (poi si scoprì che era un'accusa sostanzialmente ingiusta) cercava a New York una segretaria bilingue.
Il primo incontro per l'assunzione sembrava inizialmente litigioso ed inconcludente, ma dopo 5 ore i 2 erano già a letto.
Era magra, 25 anni ed appartenente alla ricca (ma all'incontro lei era in difficoltà economiche) e cattolica borghesia di Ottawa e soprattutto era perfettamente bilingue.
Simenon parlò di travolgente colpo di fulmine.
Dopo un periodo di relazione a tre la prima moglie, Tigy, si allontanò.
La relazione con Denyse fu intensa e sessualmente aperta e disinibita (evito di scendere nei particolari).
Il matrimonio finì nel 1964 e negli anni 70 lei scrisse 2 libri molto polemici nei confronti dell'ex marito.
5 – Teresa Sburelin, veneta, è stata la sua ultima compagna.
Entrata ventitreenne in casa Simenon nel 1961 come curatrice della casa, su consiglio di Arnoldo Mondadori, era stata accettata anche dalla stessa Denyse.
Alla fine del loro matrimonio però Teresa divenne compagna ed amante fissa dello scrittore fino alla sua morte avvenuta il 4 settembre dell'89.
La loro storia iniziò come le altre, mentre lei faceva le faccende di casa lui la sorprese e la possedette.
Tuttavia Teresa ebbe grande importanza negli ultimi anni di vita dello scrittore, assistendolo nelle sue malattie ma soprattutto consolandolo dopo la morte delle figlia (Simenon minacciava il suicidio).
Fu quindi una vera compagna per la sua assistenza, fisica e psicologica (definita quasi terapeutica), proprio come quella di una moglie, anche secondo le parole dello stesso scrittore.
Ma non si sposarono.
I DOLORI DI SIMENEON
La depressione e le crisi nervose della seconda moglie, Denyse, lo portarono a continui litigi, a cure continue e infine il ricovero di lei in una casa di cura.
La cosa gli apparve molto dolorosa per la sensazione del fallimento della sua famiglia.
Ha sofferto per l'accusa di collaborazionista dei nazisti a Parigi e si rifugiò negli USA ma poi fu assolto a differenza del fratello che invece fu condannato a morte e che poi, consigliato da Simenon di arruolarsi nella Legione Straniera sia per scomparire che per riscattarsi, morì in battaglia in Indocina nel 1947.
La madre di Simenon, con cui lo scrittore ebbe sempre un rapporto difficile, lo accusò di essere stato la causa della morte del fratello.
Ha vissuto poi la morte nel 1978 della figlia Marie-Jo per un suicidio originato da una situazione di grave depressione.
La cosa lo sconvolse e, se non fosse stato per la presenza della sua ultima donna Teresa, si sarebbe suicidato, questo ce lo racconta il figlio Marc.
Tony Kospan
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