Sono, come penso che sia noto ed evidente,
un grandissimo ammiratore delle poesie di Neruda
e soprattutto di quelle d'amore che pubblico spesso.
Da poco ho letto questa poesia che non conoscevo e che,
pur essendo come sempre molto bella, mostra tuttavia a mio parere,
soprattutto alla fine, un concetto che non condivido proprio.
Ma leggiamola prima e poi spiegherò il mio pensiero.
UN GIORNO
Pablo Neruda.
Un giorno moriremo entrambi,
l’uno lontano dall’altra,
e nessuno si ricorderà più di noi.
Nessuno.
Nessuno si ricorderà
del nostro tempo insieme,
così breve, così eternamente breve,
da sembrare una vita.
Un giorno, non ci saremo più,
e chi si ricorderà di noi?
dei nostri primi giorni,
di te, di com’eri fragile e bianca,
e di me, che non parlarne è meglio?
Nessuno.
Un giorno, questo è certo,
non ci saremo più,
e chi potrà ricordarsi
del nostro piccolo mondo insieme?
così caldo, eppure così freddo,
così leggero, eppure così difficile
da levarsi di dosso?
Nessuno.
Solo io e te, ora, possiamo ricordare,
dopo di noi, nessuno. E sarà
come se non fossimo mai stati.
I versi, intrisi di profonda bella e vera nostalgia
colpiscono al cuore, soprattutto per i ricordi delle emozioni vissute,
ma inserisce un concetto che non mi pare condivisibile.
Questo suo amore, pur così grande e travolgente,
è come non fosse nemmeno esistito perché nessuno, col tempo,
un giorno,
poi lo ricorderà.
E' immaginabile pensare che gli innamorati,
nei momenti di massima espressione del loro amore
pensino agli altri?
L'amore, a mio parere,
è forte in sé, è un sentimento eterno in sé stesso
per gli innamorati, per gli amanti
e non certo perché conosciuto o ricordato da altri.
Sulla stessa linea mi pare l'aforisma, qui su, di H. Hesse.
Tuttavia riconosco che in alcuni casi
riguardanti però solo personaggi famosi
le loro storie d'amore possono essere ricordate,
raccontate e perfino apprezzate o criticate
ma per noi comuni mortali la cosa mi sembra
però senza senso.
Per chi volesse leggere la poetica di Neruda
e le sue più belle poesia d'amore
può cliccare qui giù
Tony Kospan