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Rispondi  Messaggio 1 di 117 di questo argomento 
Da: Enzo Claudio  (Messaggio originale) Inviato: 28/11/2009 16:27

Alda Merini


La fuga

Lasciami alle mie notti
ed ai miei benefici di peccato,
lasciami nell’errore
se decantarmi è compito di Dio!
So che mi assolverai delle mie pene:
ma ora lasciami umana
col cuore róso dalla mia paura.
Quando sarò bassorilievo al tempo
della Tua eternità, non avrò fronti
contro cui capovolgere la faccia.

Alda Merini
Testamento

a cura di Giovanni Raboni
Crocetti Editore 2002




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Rispondi  Messaggio 28 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 25/12/2009 06:38

Robert Frost


Guardando per caso alle costellazioni

Aspetterete molto a lungo qualcosa
Che accada in cielo oltre i banchi di nuvole
E le Stelle del Nord pungenti come nervi.
S’incrociano il sole e la luna, ma non si toccano mai,
Non fanno sprizzare scintille, né con fragore collidono.
Sembrano intersecarsi in orbite i pianeti,
Ma nulla mai avviene, nessun danno.
E anche noi con pazienza possiamo durare la vita
E altrove guardare che non alle stelle e alla luna
E al sole per i colpi, per i mutamenti
Di cui abbiamo bisogno per non impazzire.
è vero che in pioggia finirà la lunga arsura
E la piú lunga pace in Cina nella discordia:
Ma questo non premierà l’attesa di chi veglia
Sperando di vedere infranta la quiete del cielo
In quel momento suo con i suoi occhi. è una calma
Che sembra senz’altro sicura per questa notte.

Traduzione di Giovanni Giudici



Rispondi  Messaggio 29 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 26/12/2009 05:57

Kostas G. Kariotakis


Noi siamo cetre...

Noi siamo cetre un poco sgangherate.
Il vento, quando passa sulle corde,
come catene sospese, risveglia
dei versi, dei rumori dissonanti.

Noi siamo antenne un poco singolari.
Come dita s’innalzano nel caos,
in cima ad esse echeggia l’infinito,
ma ben presto cadranno giù, spezzate.

Noi siamo sensazioni un po’ disperse
senza speranza di concentrazione.
Nei nostri nervi tutto si confonde.

Ci duole il corpo, duole la memoria.
Ci scacciano le cose, e la poesia
è il rifugio che sempre più invidiamo.

Traduzione di Filippomaria Pontani


Rispondi  Messaggio 30 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 27/12/2009 04:55
Yehuda Amichai


A nord di San Francisco


Qui molli le colline toccano il mare
come s’incontrano due eternità.
E le mucche che pasturano lassù
ci ignorano, come fossero angeli.
Anche il maturo aroma di melone in cantina
profetizza la quiete.

Il buio non combatte con la luce
ma ci spinge avanti
verso altra luce, e l’unico dolore
è quello di non restare.

Nella mia terra che vien detta santa
non permettono mai all’eternità
di essere eterna:
l’hanno divisa in piccole fedi
frazionata in territori di Dio
sminuzzata in schegge di Storia
acuminate che feriscono a morte.
Delle sue quiete lontananze hanno fatto
prossimità che freme di pena del presente.

A Bolinas, sulla spiaggia, ai piedi
dei gradini di legno
vidi fanciulle dalle natiche nude
sul ventre stese nella sabbia ebbre
di regno sempiterno,
e le anime in loro come porte
si aprivano e chiudevano,
si aprivano e chiudevano nel ritmo
della risacca.

Traduzione di Ariel Rathaus

Rispondi  Messaggio 31 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 28/12/2009 04:20

Eugenio Montejo

Scrittura

Una volta o l’altra scriverò con le pietre,
giudicando ogni mia frase
in base al peso, al volume, al movimento.
Sono stanco di parole.

Non piú matita: impalcature, teodoliti,
la nudità solare del sentimento
che tatua nel profondo delle rocce
la sua musica segreta.

Disegnerò con file di ciottoli
il mio nome, la storia della mia casa
e la memoria di quel fiume
che sempre passa e si trattiene
tra le mie vene come un saggio architetto.

Con pietra viva scriverò il mio canto
in archi, ponti, dolmen, colonne,
di fronte alla solitudine dell’orizzonte,
come una mappa che si dispiega davanti agli occhi
dei viaggiatori che non ritornano mai.

Traduzione di Claudio Cinti



Rispondi  Messaggio 32 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 29/12/2009 03:55
Iosif Brodskij

Presepio

Bambino, Maria, Giuseppe, Magi, asinello
e bue, cammelli, casette, sentieri, colline,
pastori giganti in cioce e pelli d’agnello:
tutto questo ora è argilla, folla di figurine.

Bambagia cosparsa di lustrini. Nell’ovatta un falò.
E ti viene voglia di toccare la stagnola della stella
con un dito, anzi con tutt’e cinque come la provò
Gesù. Di notte, a Betlemme, nella stalla.

Là tutto era più grande. Ma alla creta
col cielo di carta turchina, il bianco sparso
alla rinfusa, l’immensa stella cometa,
piace incarnare ciò che lo sguardo ha perso

in eterno. Sei più enorme, adesso, di tutti loro.
Dalla finestra spii nella povera capanna:
guardi dal cosmo, da sommità che ignora,
il popolo di statue alte una spanna.

Lì la vita continua, perdura: intanto
che gli uni crescono, agli altri i secoli
sottraggono volume: così è successo a te.
Le statuine combattono con granuli

di neve, la più piccola prova il seno materno.
E vorresti socchiudere gli occhi, o saltare nella più vicina
galassia, vagare per il sonoro deserto d’inverno
dove le stelle sono quanta c’è sabbia in Palestina.

Dicembre 1991

Traduzione di Serena Vitale


Rispondi  Messaggio 33 di 117 di questo argomento 
Da: lillylatigre Inviato: 29/12/2009 15:54
la vita non e' mai cio' che desideri

Rispondi  Messaggio 34 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 30/12/2009 04:20

Giancarlo Pontiggia

Perché proprio a noi
questo impervio destino:
cieli che spiovono,
rime che franano
sopra un fangoso mattino?

Per me che sognavo
una parola sola
(una ferma corazza, una beata viola)
solo polvere e frammenti, disanellati
ori.

Non è per voi questo tempo
o troppo quieti, o mesti
nomi: al gelo che si annuncia
scricchiano anche le foglie,

ghiacciano i cuori.



Rispondi  Messaggio 35 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 31/12/2009 04:27
Rainer Maria Rilke


A Lou Andreas-Salomé

III

Non posso ricordare. Ma quei momenti
puri dureranno in me come
in fondo a un vaso troppo pieno.
Non penso a te, ma sono per amore tuo
e questo mi dà forza.
Non ti invento nei luoghi
che adesso senza te non hanno senso.
Il tuo non esserci
è già caldo di te, ed è piú vero,
piú del tuo mancarmi. La nostalgia
spesso non distingue. Perché
cercare allora se il tuo influsso
già sento su di me lieve
come un raggio di luna alla finestra.


Traduzione di Giuliano Donati




Rispondi  Messaggio 36 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 31/12/2009 09:21

Rispondi  Messaggio 37 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 01/01/2010 04:38

Else Lasker-Schüler

Io costeggio l’amore

Io costeggio l’amore nella luce
del mattino,
Da molto vivo dimenticata –
nella poesia.
Tu una volta me l’hai detto.

Io so l’inizio –
Di me di più non so.
Però mi sono sentita singhiozzare
nel canto.

Sorridevano propizi gli Immortali
nel tuo volto,
Quando tu nell’amoroso salmo
della nostra melodia
I popoli immergesti e
poi portasti in alto.



Sull’ultima stella – La poesia di Else Lasker-Schüler

a cura di Nicola Gardini


Rispondi  Messaggio 38 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 02/01/2010 04:15
José Emilio Pacheco


Età

Arriva un triste momento dell’età
in cui siamo vecchi quanto i genitori.
E allora si scopre in un cassetto
dimenticato
la foto della nonna a quattordici anni.

Dove si trova il tempo, dove stiamo?
Quella bimba
cha abita nel ricordo come un’anziana,
morta cinquant’anni fa,
è nella foto nipote di suo nipote,
la vita non vissuta, il futuro totale,
la gioventù che sempre si rinnova negli
altri.
La storia non è passata per quell’istante.
Ancora non ci sono guerre né catastrofi
e la parola morte è impensabile.

Nulla si vive prima né dopo.
Non c’è coniugazione nell’esistenza
altro che il tempo presente.
Dove io sono il vecchio
e mia nonna è la bimba.



Traduzione di Antonella Ciabatti


Rispondi  Messaggio 39 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 03/01/2010 04:41
Titos Patrikios


La poesia si fa

La poesia si fa
senza suoni melodiosi
senza colori
solo con segni bianchi e neri
con bianchi e neri silenzi
con fonemi bianchi e neri.

La poesia si fa
senza parossismi del corpo,
questi sono per il prima
e il dopo.


Traduzione di Nicola Crocetti


Rispondi  Messaggio 40 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 04/01/2010 04:38
Davide Rondoni


Adieu II

Se tu restassi qui
si potrebbe continuare la conversazione,
e sulle mani che tieni in grembo
riposerei i miei occhi bianchi.

Tu saresti la quiete del mondo
e quel poco d’argine che sofferma
la piena...

Ma no, dicevi,
già via dal tuo stesso pianto
e dal mio, che principiava,

lasciando me e la mia casa
come due inutilità
per il tuo cuore da star –

Dio, che ami le star

non lasciare che vada in cenere
il suo passo

e il dolore inchiodamelo dentro
come un bene.




Rispondi  Messaggio 41 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 05/01/2010 05:56
Harry Martinson

Suite nevosa

III

Nei giorni stupendi prima che ci si accechi
solitario canta il vento di neve
nell’inverno del puro pensiero,
il mondo del vero gelo
dai tornanti onestamente bianchi.

Belli gli animali
creati per queste candide sale:
la lepre bianca,
la bianca civetta che cambia d’albero
senza rumore,
l’ermellino che scorre via.

Traduzione di Giacomo Oreglia


Rispondi  Messaggio 42 di 117 di questo argomento 
Da: lore luc Inviato: 06/01/2010 04:12
Corrado Calabrò

Sotto le palpebre

Il mio oroscopo passa
– poiché alzerai le palpebre –
per il tuo primo sguardo del mattino:

così attraversa l’amore il nuovo giorno.



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