Salute: cervicale e mal di testa, si guariscono anche parlandone
19/01/2011
Dalla cervicale si potrebbe non guarire mai. È un dolore che interessa il 12 per cento circa degli italiani ed è legato all’indolenzirsi dei muscoli del collo, alla tensione accumulata o alla cattiva postura. Proprio per questo, sono tanti gli esperti che consigliano di prevenire i dolori cervicali praticando un’attività fisica, cambiando spesso posizione soprattutto se per lavoro si sta parecchio tempo seduti al PC e cercando di evitare le attività pericolose in grado di causare traumi cervicali. Un consiglio "nuovo" è offerto da un’equipe di medici torinesi che ha dato vita al primo social network dedicato a chi soffre di mal di testa e dolori cervicali. La registrazione consente di raccontare la propria storia in relazione alla frequenza e all’intensità di cefalee, mal di testa e altri dolori cervicali: si redige un vero e proprio curriculum, completo di storia clinica e diario giornaliero. In cambio delle "confidenze", gli iscritti ottengono consigli ed esercizi da svolgere a casa. Oltre alla frequenza giornaliera con cui replicare la ginnastica, si ripete l’importanza del promemoria visivo, cioè di quelle etichette colorate da applicare nei punti strategici della casa, per ricordare sempre di prendersi cura del proprio collo.
Prevenire movimenti bruschi è importante per la cervicale, ma è altrettanto necessario avere una postura corretta e l’abitudine di rilassarsi. Il dolore del collo, infatti, dipende dai muscoli che s’indolenziscono per la tensione. La tensione produce il dolore e il dolore aumenta la tensione. Ecco descritto un circolo vizioso che, soltanto se interrotto, ci può liberare dai disturbi cervicali, a patto che il dolore non dipenda da traumi o artrosi. Sicuramente l’età e la professione incidono sul manifestarsi dei dolori muscolari, perciò è importante che in casa, tanto quando in ufficio, ognuno impari a distribuire il peso sulla colonna vertebrale in modo equilibrato. Da evitare, per esempio, il classico scivolare sui glutei quando ci si abbandona sulla poltrona. È vero, all’inizio può sembrare una posizione comoda, in realtà è una postura nociva che costringe la schiena a curvarsi in modo innaturale. Sulla sedia, inoltre, è bene appoggiarsi sempre allo schienale e, qualora si usi spesso il computer, collocare lo schermo appena più basso dell’altezza degli occhi.
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