Falsi miti della felicita - Amico Web di Francesca

Falsi miti della felicità

Quando pensate a cosa vi farebbe felici, siete sicuri di non sognare dei falsi miti?

Il troppo è solo un modo per tamponare l'ansia, quindi vediamo quali sono i falsi miti della felicità.

Essere ricchi
Inutile negarlo, i soldi aiutano a vivere meglio; ma desiderare di continuo ciò che non si possiede è un meccanismo che corrode e crea bisogni che non sono reali, spingendoci a non dare valore a ciò che si ha. L'antidoto? Imparare a essere contenta dei lussi che riesci a concederti, grazie alle tue forze; ciò aumenta l'autostima ed aiuta a dare valore alle cose immateriali, che forse costano meno di un vestito firmato, ma arricchiscono di più, come un week end in viaggio, le uscite con gli amici e lo sport, che sono anche situazioni in cui è possibile conoscere gente nuova.

Non dover lavorare
Quante volte quando suona la sveglia e siamo in mezzo al traffico per recarci al lavoro sogniamo di non aver bisogno di lavorare? Sei sicura però che una vita senza impegni sarebbe davvero gratificante? Un lavoro che rende autonome è gratificante ed è una conquista di cui essere orgogliosa, perché non devi mai ringraziare nessuno. E poi avere tempo libero ricarica solo se spezza la routine lavorativa, ma se dovesse essere la norma alla lunga ci annoieremmo.
In realtà quando si è occupate in un progetto si è contente e realizzate e quando si hanno delle pause si riesce a goderne immensamente, apprezzando i momenti liberi.

Volere una vita da star
Passare da un party all'altro, con un cocktail in mano, un paio di sandali gioiello e un abito da fare invidia a chiunque, magari a New York, Londra o Parigi. Quante pensano che sarebbero felici facendo questa vita? In realtà una vita fatta di eccessi è come stare sulle montagne russe e le emozioni forti ti fanno confondere l'euforia con la felicità, rendendo più frequenti i momenti no. In realtà queste situazioni non consentono di instaurare vere relazioni, ci si rispecchia solo negli altri perdendo se stessi. Un ambiente più tranquillo invece permette di scoprire il bello di tessere legami. Certo se poi ogni tanto c'è un party interessante, perché non andarci?

Punire chi ci ha ferito
Augurare il peggio a chi ci ha fatto del male ci dà l'impressione di stare meglio, come se in questo modo ristabilissimo il giusto equilibrio della realtà. Sicuramente chi ti ha fatto del male ha agito in maniera scorretta e mandargli qualche accidente ci sta. Dopodiché basta! Tramare contro gli altri non paga perché si investono tempo ed energie in pensieri negativi, rimanendo ancorate ad antiche sofferenze, abbassandosi al livello di chi ti ha inflitto il torto.
La vita non ha un bilancio delle sofferenze, ma se si accetta il torto subito e non ci si aspetta dagli altri più di ciò che possono o vogliono dare, è sicuramente il modo migliore per stare bene.
Bianca Maria Fracas

La felicità...Molto spesso mi sono soffermata sul significato di questa parola...In giovane età ho creduto che la felicità fosse poter comperare ciò che volevi...avere una persona tutta per te...viaggiare ecc...insomma molto di tutto questo è sogno...era solo superficialità...Poi,piano piano che il tempo passava,molte di queste opinioni sono cambiate...Le esperienze negative della vita mi hanno portato a credere fermamente che la felicità è quella che sentiamo dentro di noi nel fare piccole o grandi cose (per noi grandi)...e che la gioia interiore viene dal non pretendere troppo...e guardarsi intorno... rendersi conto che molti vivono molto peggio di noi...La prima cosa che ti fà essere felice,che ti fa assaporare la gioia di vivere è la salute...senza quella non possiamo godere di tutto il resto...e poi sono le piccole cose che ti rendono felice...un gesto,un sorriso...una parola di conforto...l'amicizia...Quando non hai più nessuno al tuo fianco (parlo di un compagno) e la solitudine diviene una componente della tua vita, senti che la felicità,lentamente,lascia il posto a quello che è la speranza di trascorrere il tempo che ti resta da vivere,il più serenamente possibile...

Non ho mai creduto nella felicità neppure negli anni giovanili, l'ho sempre considerata solo uno stato d'animo che poteva durare solo un attimo, un momento esaltante, un'euforia, una gioia troppo grande per poter essere duratura. Per me la felicità è la serenità che rende lieto il risveglio e ci accompagna sino a sera, quando si affronta il sonno col sorriso sulle labbra. E' la mancanza di brutti pensieri, di problemi, di insicurezza. E' quella pace dell'anima che ci concilia con la bellezza di essere vivi. Molto dipende dal carattere individuale: una persona positiva vede il bicchiere sempre mezzo pieno, per cui anche le inevitabili seccature del quotidiano si riducono a briciole da scrollare col solo gesto della mano..... per le persone di indole negativa anche una sciocchezza diventa un dramma! La via di mezzo è l'ideale, il saper cogliere quanto c'è di bello intorno a noi, e qualcosa c'è sempre, e l'imparare a gestire i dispiaceri e i problemi, che non mancano mai, quindi saper alternare alle lacrime il sorriso e fare in modo che sia quest'ultimo a caratterizzare piacevolmente la nostra faccia quando ci guardiamo per caso in uno specchio...

Ancora una volta mi rendo conto che sono strana, per me la felicità è amare ed essere amata, mia figlia, il mio uomo e basta, non il denaro o le cose, anche da giovane pensavo così, forse sono proprio fuori dal mondo

No Fran, non sei strana, quello che dici è normale.... tutti sarebbero felici se amassero corrisposti in tutto, se i loro figli avessero una vita realizzata secondo i loro ideali, se il reddito finanziario dà sicurezza, senza desiderare di essere dei nababbi.... quando si hanno queste cose basilari sarebbe effettivamente criminale non essere felici! Sono io che considero la felicità un'estasi che dura poco ma che per fortuna è fatta di tanti episodi, e sono quei momenti particolari che rimangono nella memoria per sempre, mentre la serenità quotidiana è la vera felicità della vita, preziosa come nessun altro tesoro! (ma in sostanza diciamo la stessa cosa).