Il 15 agosto 1977 un radiotelescopio dell’Università dell’Ohio captò un segnale di 72 secondi che sarebbe diventato una delle più grandi enigmi dell’astronomia moderna. L’astronomo Jerry Ehman, vedendo la straordinaria chiarezza dei dati, scrisse “Wow!” sul margine del tabulato, battezzando per sempre l’evento. La frequenza registrata era di 1420 MHz, la cosiddetta “linea dell’idrogeno”, considerata dagli scienziati il canale ideale per eventuali comunicazioni extraterrestri. L’episodio fu così unico che molti lo paragonarono a un casino https://lex-casino.it/ chiuso o a slot che mostrano per un attimo la combinazione vincente e subito svaniscono.
Il segnale aveva tutte le caratteristiche di una fonte artificiale: era stretto, potente e seguiva l’andamento tipico di un oggetto che passava attraverso il campo del radiotelescopio. Tuttavia non si è mai più ripetuto, nonostante anni di ricerche con strumenti più avanzati, incluso Arecibo.
Nel 2017 l’astronomo Antonio Paris propose che la causa potesse essere stata una cometa, ma analisi successive hanno smentito questa ipotesi. Nessuna spiegazione naturale ha mai chiarito l’origine del segnale.
Sui social network, il Segnale Wow! è diventato leggenda. Su Reddit, nelle comunità come r/space, discussioni con migliaia di commenti analizzano ogni dettaglio. Documentari su YouTube raccolgono milioni di visualizzazioni, mentre su TikTok video che lo raccontano come “la chiamata aliena mancata” diventano virali. Un sondaggio su Twitter del 2020 ha mostrato che il 61% degli utenti crede in un’origine extraterrestre, mentre solo il 22% opta per spiegazioni naturali.
Gli scienziati di SETI avvertono che un singolo evento non basta per trarre conclusioni. Tuttavia il Segnale Wow! resta la traccia più promettente mai registrata nella ricerca di intelligenze aliene. Non è solo un fatto scientifico, ma anche un simbolo: il desiderio umano di ascoltare una voce proveniente dalle stelle.