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De: Romano  (message original) Envoyé: 28/04/2010 10:28

PIERROT LUNAIRE

 

 

1974
Arturo Stalteri (tastiere, percussioni, voce)
Vincenzo Caporaletti (chitarra, basso, flauto)
Gaio Chiocchio (chitarra, tastiere, sitar, voce)

1976
Caporaletti esce, sostituito da:
Jacqueline Darby (voce)

 

 

Un'originale miscela di soft progressive e atmosfere d'avanguardia costituisce il caratteristico suono dei Pierrot Lunaire, molto considerati soprattutto tra i collezionisti esteri anche se non particolarmente rappresentativo del prog italiano.

Il gruppo era stato formato a Roma da due amici di lunga data, Gaio Chiocchio e Vincenzo Caporaletti (che era di Roseto) che più tardi inserirono in formazione il tastierista Arturo Stalteri. Tutti e tre i chitarristi avevano seguito studi musicali classici ed erano molto giovani quando venne pubblicato il loro primo album nel 1974.

I loro due album sono entrambi molto costosi a causa dell'alta richiesta e della distribuzione limitata fatta dalla etichetta It, del gruppo RCA, che li pubblicò.
Il primo, Pierrot Lunaire, contiene 12 canzoni, con atmosfere acustiche basate perlopiù su chitarre e tastiere, dolci, sognanti e magnetiche. Ci sono bei brani come l'iniziale Ouverture XV, ma l'album può risultare noioso agli appassionati di un prog più rockeggiante.

Il secondo album, Gudrun, registrato nel 1975-76, doveva essere pubblicato nel settembre 1976 sull'etichetta sperimentale Vista, ma venne annullato e pubblicato un anno dopo.
L'album vede l'ingresso della soprano gallese Jacqueline Darby, al posto di Vincenzo Caporaletti che era più interessato al jazz, e con un suono maggiormente ispirato all'avanguardia classicheggiante, e più frammentario del primo lavoro. Il trio era assistito da un batterista ospite, Massimo Buzzi, su tre degli otto brani.
Continui cambi di ritmo, suoni e voci campionate, parti cantate e di pianoforte di orientamento classico, sono questi gli ingredienti principali di questo album che può portare alla mente i primi lavori dei Faust o di gruppi simili.

Dopo il secondo album i Pierrot Lunaire hanno cessato di esistere come gruppo. Stalteri e Chiocchio parteciparono all'album di Emma Muzzi Loffredo, Tu ti nni futti, del 1976, anch'esso per la It.
Arturo Stalteri ha pubblicato un album solista tutto strumentale nel 1979, André sulla luna.
Gaio Chiocchio diventò direttore musicale dell'etichetta
It, formando poi il gruppo elettro-pop Effetto Notte negli anni '80, e ha pubblicato un singolo solista nel 1982 per un'altra sussidiaria della RCA, Una Sors Coniunxit.
Vincenzo Caporaletti compose un'opera rock intitolata Gli specchi nel 1976, prima di trasferirsi negli Stati Uniti nei primi anni '80 per lavorare come musicista ed arrangiatore; tornato in Italia ha suonato per un breve periodo con la cantante/poetessa Terra Di Benedetto (ex-
Albergo Intergalattico Spaziale) e più tardi con la sezione ritmica degli Area costituita da Ares Tavolazzi e Giulio Capiozzo.

Negli anni '90 Chiocchio e Caporaletti hanno formato una nuova versione in studio dei Pierrot Lunaire, ma i brani registrati non sono mai stati pubblicati a causa dell'improvvisa morte di Gaio Chiocchio nel 1996.

 

 

LP

Pierrot Lunaire

It (ZSLT 70025)

1974

copertina singola

 

It/BMG (NL 74114)

1989

come sopra ma con copertina lucida

 

Akarma (AK 1007)

1999

come sopra

Gudrun

It (ZPLT 34000)

1977

copertina singola

 

Akarma (AK 1019)

2000

come sopra ma con un inserto e due brani aggiuntivi in versione alternativa



CD

Pierrot Lunaire

It/BMG (ND 74114)

1989

ristampa dell'album del 1974 - fuori catalogo
anche parte del cofanetto 5 CD Rock progressivo italiano (RCA ND 74116-5)

 

MPR (MPRCD 007)

1997

come sopra con copertina digipack apribile in tre parti - esiste anche con copertina mini-LP

 

BMG (74321 98331-2)

2003

come sopra con copertina mini LP - fuori catalogo

Gudrun

MPR (MPRCD 008)

1997

ristampa dell'album del 1977 - copertina digipack e due brani in più in versione alternativa

 

BMG (74321 98332-2)

2003

come sopra con copertina mini LP ma senza brani aggiuntivi - fuori catalogo



SINGOLI (con copertina)

Plaisir d'amour
Giovane madre

Vista/RCA (TPBO 1208) 

1977

entrambi i brani da Gudrun

 

RCA (TPBO 1208) 

1977

come il precedente, su etichetta RCA e con copertina standard forata



SINGOLI PROMOZIONALI E DA JUKEBOX (con copertina neutra)

Arlecchinata
Il re di Raipure

It (ZT 7058) 

1974

promo - entrambi i brani da Pierrot Lunaire

 

 

 

Entrambi molto rari, gli album dei Pierrot Lunaire hanno avuto diverse ristampe in Italia, e sono stati anche stampati in Giappone (Edison ERS28013-CR10063 e ERS28014-CR10064 rispettivamente) e Corea (Si-Wan SRML 1015 e SRML 1012).
Le copie originali su etichetta
It sono molto rare e costose. Entrambi gli LP hanno la copertina singola.
Tra le ristampe è interessante notare che il CD uscito per la MP e l'edizione in LP della Akarma hanno aggiunto a Gudrun due brani aggiuntivi, con diverse registrazioni del brano omonimo e di Giovane madre.
L'album è stato ristampato in CD nel marzo 2003 dalla BMG con copertina apribile mini-LP e fascetta obi, all'interno della serie "Dei di un perduto rock", e successivamente di nuovo ad ottobre dello stesso anno quando uscì una seconda emissione della stessa serie.
Il CD venne annunciato dalla BMG come disponibile anche con custodia in plastica standard (numero di catalogo 74321 96992-2) ma a quanto pare non è mai uscito in questo modo.

Il singolo del 1974 comprendente Il re di Raipure e Arlecchinata dal primo album non è generalmente citato in molte discografie. Pur avendo un numero di catalogo normale, è uscito solamente come promo con copertina generica bianca.

L'altro singolo, Plaisir d'amour, tratto dal secondo album, è uscito per la sottoetichetta della RCA, Vista, un marchio creato per artisti di jazz e avanguardia, che ha avuto una limitatissima produzione.
Il singolo venne usato principalmente per scopi promozionali, e pochissime copie sono state probabilmente messe in vendita. Esistono due versioni del 45 giri, una su etichetta
Vista con copertina a colori e l'altra su RCA con copertina generica.

Non esistono falsi.



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