Case e uffici troppo caldi: fa male alla tasca e alla salute

Per stare bene basterebbero 18 gradi. Il riscaldamento rappresenta l'80% circa della spesa energetica. Una follia...

Il clima è rigido in tutta Italia. Ma le temperature in calo si possono combattere anche rimanendo rispettosi di alcune regole green di base e “godendosi” il freddo. Un prontuario utile, da questo punto di vista, è il decalogo prodotto sul tema dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali.

Si tratta di dieci consigli utili per evitare di ammalarci durante le vacanze.

La prima indicazione da seguire è quella di regolare la temperatura degli ambienti tra i 19 e i 22 gradi, con un tasso di umidità del 40-50% (respirare aria troppo secca fa male ai polmoni). Andare oltre i 24% danneggia la salute e induce a sentire ancora più freddo quando si esce di casa e a tendere a comportamenti scorretti (mangiare troppo, bere alcolici).

Per mantenere la temperatura stabile è essenziale evitare gli spifferi: è questa l’occasione per verificare se i vostri infissi vi garantiscono il giusto grado di isolamento. Molto meglio fare così, piuttosto che usare costose stufette elettriche o rischiose stufe a gas per far lievitare la temperatura. Sconsigliate anche le borse calde, che danno un sollievo momentaneo e rischiano di provocare scottature.

Come quando fa molto caldo, fa bene bere tanta acqua, almeno un litro e mezzo al giorno, ovviamente a temperatura ambiente. E poi spazio a tisane, camomille, thè, infusi. Assolutamente controproducente l’uso degli alcolici, che aiutano la dispersione del calore e abbassano le difese immunitarie.

A proposito: sono da controllare anziani e bambini, tendendo a farli uscire di casa negli orari in cui le temperature sono un po’ più calde; ma bisogna evitare gli orari di peak time del traffico, in cui lo smog è più presente e aggressivo.
Ultimo capitolo quello dei vestiti: meglio lasciar perdere l’eleganza e usare capi “tecnici”, in grado di difenderci meglio. Ma possono bastare scarpe, cappelli, sciarpe di buona qualità.

Come difendersi dal grande freddo

Le ondate di freddo che interessano buona parte del nostro paese durante questa stagione invernale possono costituire un pericolo soprattutto per le persone più a rischio come anziani, più vulnerabili per le compromesse condizioni vascolari e muscolari, neonati e lattanti che non si muovono a sufficienza per potersi riscaldare ed non sono in grado di dire se sentono freddo; inoltre tutti i soggetti affetti da malattie croniche come cardiopatici, asmatici, diabetici in cui le basse temperature possono causare un peggioramento o una riacutizzazione della patologia (ad es. l'inspirazione di aria fredda può causare crisi d'asma).

Effetti del freddo

Quando la temperatura ambientale raggiunge livelli molto bassi, il corpo si difende mediante una vasocostrizione a livello della cute per diminuire la dispersione di calore e proteggere gli organi più interni. Questo processo si accompagna ad un aumento dei valori di pressione, aumento del battito cardiaco e attivazione di tutti i processi che comportano un aumento della produzione di calore. Tutti questi fattori concorrono ad aumentare la probabilità di incidenti cardiovascolari, come episodi trombotici.

Ecco qualche utile consiglio per affrontare al meglio il freddo, con la “buona tavola”:

•è fondamentale fare una buona scorta di vitamine e sostanze antiossidanti utili a rendere la vita meno dura;
•la colazione è il pasto principale della giornata, da affrontare quotidianamente come si deve e dove non può mancare un bel cucchiaio di miele nel latte;
•molto utile consumare alimenti che contengono vitamina C, quali ad esempio arance, mandarini, pompelmi, agrumi in generale e kiwi, ricorrendo quindi ad esempio ad una bella spremuta di arancia nella prima colazione e ad una bella arancia o a uno o due mandarini, negli spuntini di metà mattina o merenda, concludendo magari il pasto o la cena con un bel kiwi;
•essenziali sono poi la vitamina A, presente in numerose verdure e la vitamina B, presente nelle uova, nella carne rossa, nei cereali, nei ceci ed in alcune verdure come broccoli e spinaci;
•immancabili quindi la vitamina D, presente nel fegato, nel latte o nel pesce, specie se consumato lessato, al forno o naturale ed anche la vitamina E, presente nella frutta secca e nell’olio extravergine di oliva;
•ricorrere quindi di sovente con pranzo e cena ai legumi, preziosissimi alleati, consumandoli in fumanti zuppe o minestroni, con tanto di aglio e cipolla, benché poi sia il caso di consumare qualche mentina ….;
•“dulcis in fundo”, non dimenticare di gustare (saltuariamente) una bella cioccolata, davanti al caminetto, per allietare il palato ma soprattutto il cuore;

Insomma … buon appetito!