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IL CASTELLO DI ORSOSOGNANTE
 
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poesieepensiero: INFINITA'' D''AMORE...
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Rispondi  Messaggio 1 di 3 di questo argomento 
Da: liberidivolare  (Messaggio originale) Inviato: 24/02/2009 00:52
 
L'incredibile profondità... di pensiero di John Donne si manifesta anche in questo suo sublime brano... noto sì... ma non a moltissimi...
 
Certo tra il suo pensiero e la realtà della vita che visse... non è che poi ci fu massima... "sintonia" , e questo però, se appena ci guardiamo dentro... , non deve meravigliarci... ma qui sono i suoi concetti... che desideriamo approfondire...
 

 
No... il brano... non si può leggerlo tutto d'un fiato... si perderebbe quasi tutto il senso ed il ragionamento sottostante al messaggio che vuol inviarci...
 
Credevo d'aver letto tutto in materia d'amore... ma... non avevo letto questo passo... A bocca aperta
 
Il punto massimo è, a mio parere, nell'idea mirabile di far coincidere, nel vero amore, IL TE con IL ME...
 

 
Ma non parla solo d'amore... qui... c'è dentro anche il cuore della filosofia ermetica... o alchemica dell'epoca...
 
Bè bando alle ciance... se vi va di immergervi anche voi nella lettura... eccolo...
 

  Se ci va anche un pò di musica new age mentre ascoltiamo...

NotaSEMPIRE D'AMORNota

 
INFINITA' D'AMORE...
 
Se ancor non ho tutto l'amore tuo, cara, giammai tutto l'avrò;
non posso esalare un altro sospiro per intenerirti, né posso implorare un'altra lacrima a che sgorghi;ormai tutto il tesoro che avevo per acquistarti - sospiri, lacrime, e voti e lettere - l'ho consumato.
Eppure non può essermi dovuto più di quanto fu inteso alla stipulazione del contratto;
se allora il tuo dono d'amore fu parziale, si che parte a me toccasse, parte ad altri, cara giammai tutta ti avrò
Ma se allora tu mi cedesti tutto, quel tutto non fu che il tutto di cui allora tu disponevi;
ma se nel cuore tuo, in seguito, sia stato o sarà generato amor nuovo, ad opera di altri, che ancor possiedono intatte le lor sostanze, e possono di lacrime, di sospiri, di voti, di lettere, fare offerte maggiori, codesto amore nuovo può produrre nuove ansie, poiché codesto amore non fu da te impegnato.
Eppur lo fu, dacché la tua donazione fu totale: il terreno, cioè il tuo cuore, è mio; quanto ivi cresca, cara, dovrebbe tutto spettare a me.
Tuttavia ancor non vorrei avere tutto; chi tutto ha non può aver altro, e dacché il mio amore ammette quotidianamente nuovo accrescimento, tu dovresti avere in serbo nuove ricompense;
tu non puoi darmi ogni giorno il tuo cuore: se puoi darlo, vuol dire che non l'hai mai dato.
Il paradosso d'amore consiste nel fatto che, sebbene il tuo cuore si diparta, tuttavia rimane, e tu col perderlo lo conservi.
Ma noi terremo un modo più liberale di quello di scambiar cuori: li uniremo; così saremo un solo essere, e il Tutto l'un dell'altro.
John Donne
 

 
Anche la lettura di questo brano (che qui riporto in modo integrale) m'è stata suggerita dalla notturna trasmissione di RAI2 di Gabriele La Porta "Nella Profondità di Psiche*"... che ringrazio perché riesce un pò a colmare il vuoto di cultura imperante nella TV generalista.
 

 
 *Ah questa Psiche... che sempre vien fuori...A bocca aperta 
 
Tony Kospan



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Rispondi  Messaggio 2 di 3 di questo argomento 
Da: mothersixten Inviato: 24/02/2009 13:34
Ma esiste l'amore che convoglia in un tutt'uno??

Rispondi  Messaggio 3 di 3 di questo argomento 
Da: ninfeapoesie Inviato: 24/02/2009 13:41
Si ma solo uno dei due parla d'amore ... l'altro ascolta, il tuo cuore battere , senza mai dire :grazie! di questa dolce musica.......


 
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