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General: na gita a li castelli
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Resposta  Mensagem 1 de 2 no assunto 
De: Tebro  (Mensagem original) Enviado: 06/12/2010 14:43

 

Na gita su pe li castelli.

( canzone )

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Na frasca de richiamo ar cantinone,

na porta c’annisconne tre scalini,

na botte, un bigonzetto, un par de tini

e bocce e brocche e litri sur bancone.

 

Na luce, a cojonà li tavolini;

un oste, quattro panche, un sediolone,

sur fonno na ghiacciara e sur cantone:

du vecchi appett’a un paro de quartini.

 

Bello l’invito a beve in sto rintano:

“ affoga er gozzo qua da Totarello

sto vino amico, è degno d’un sovrano.

 

Qua gnente sciali o sfarzi d’eleganza,

qua gnente bulli o gente de cortello, 

qua imbocchi, magni, bevi e fai paranza"

 

E quanno a becco intinto l’allegria

comincia a spriggionasse e sale ar core,

gni voce è quella d’ un cesellatore

e gni stornello è un volo d’armonia.

 

E a n’antro litro: un giro de porchetta,

a un giro de porchetta du stornelli,

così che st’affacciata  li “Castelli”

diventa na sgambata benedetta!

 

Beh, so imboccato. E ar fiasco de la staffa,

n’antro gorgheggio, un urtimo stornello,

n’abbraccio all’oste, un brindisi a la vita,

e ner sortì, un pensiero a Roma mia!

 

                                   Tebro

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Resposta  Mensagem 2 de 2 no assunto 
De: Peterpan® Enviado: 06/12/2010 20:14
O Tebruccio, ma come? L'altro giorno mi contestavi l'aferesi della 'u' e poi la usi tu stesso? Secondo quanto sostenevi, comunque, un Romano de Roma, anche se legge 'na' (ma prima della 'n' andrebbe un apostrofino, vabbe'), pronuncerebbe ugualmente 'una'. Parole tue... te lo dico ancora: mettece er taBBacco...
 
Comunque, al di là di questo fatto in fondo irrilevante, ti devo ringraziare perché non avevo più il testo di questo tuo ennesimo capolavoro, che davvero spicca per originalità tra le canzoni romanesche e che da adesso in poi resterà qui: http://phallaben.spruz.com/forums/?page=t&fid=0CD69C62-10CC-4BFC-B832-9C0514AA5F05 .
Originale perché le canzoni romanesche giammai non affrontano tematiche di ordine enogastronomico, no... Adesso però ci vorrebbe una bella canzone sul Lungotevere, anche questo argomento mai cantato. Te ne dico una: ma lo sai che la nostra dolcissima Sonja (smack, pciù) ha incorniciato alcuni versi di questo tuo successo e li ha appesi in casa sua?
 
E ti devo ringraziare anche perché offri l'opportunità di far ascoltare anche la canzone a chi ancora non avesse mai avuto il piacere.
 
UNA SOLA PAROLA: GRAZIE, O TEBRUCCIO!
 




 
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