
oggi, la: "scimmietta perplessa" va, come è giusto che sia visto i tempi che corrono,
a un autista di un autobus di linea.
(ed ecco la motivazione)
Dunque: siamo in una della tante borgate che circondano Roma e, (come è ovvio che sia)
l'autobus passa ogni 45 minuti: un eternità se putacasomai si perde.
Ed ecco che da lontano si staglia la sagoma del ben'aspettato mostro d'acciaio. E' lui!
E' l'autobus che finalmente porterà
in città un manipolo di persone, stralunate, insonnolite e infreddolite.
Ah, dimenticavo di dire che il 99% del manipolo sono zingheri. E siccome il manipolo
è composto da dieci persone, va da se che solo una persona è un gay
(come si chiama un non zingaro nella lingua zingara)
Beh, è evidente, ancorché giusto, che l'autista, credendo
che era un ammucchiata di soli zingheri,
non si fermi! Anzi, tra le risate (dei non zingheri) presenti nell'autobus,
ha dato una sgassata ed è sparito inghiottito dall'infame foschia.
I nove zingari l'hanno presa con (obbligata) filosofia.
L'unico che ancora bestemmia è il non zingaro.
Tebro