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General: echerichia coli
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| De: Tebro (Mensaje original) |
Enviado: 13/03/2011 12:32 |
sui "manubri" dei carrelli dei supermercati, è possibile trovare batteri. si tratta di Escherichia Coli.
direzione atac.
faccio presente che fin dal primo giorno dell’entrata in funzione del tram: "otto" (1988) ho sottolineato la stronzata del dover pigiare su di un pulsante, per far aprire la porta d’entrata o di uscita. Ovvio che il pulsante viene toccato da tutti!!! anche da chi ha le mano infette!!! Non ce voleva mica un genio pe capillo!!! Mentre dovrebb’essere chi guida il tram ad aprire e chiudere le porte. Alla mia tempestiva denuncia, avete fatto orecchie da mercante!!! E così, le donne, scaltre e furbe come faine, se ne guardano bene dal pigiare il pulsante!!! Fino all'ultimo istante rimangono, con una faccia tosta da lasciare interdetti, davanti alla porta d’entrata o d’uscita, in attesa del cojonazzo di turno che pigia l'infetto pulsante.
Io, che conosco il rischio, insieme alle donne, scaltre e furbe, rimango imperterrito e deciso a non scendere, se, putacasomai, alla fermata non c'è il cojonazzo di turno che si presta. Fortunatamente, per la felicità mia e di tutte le donne, a Roma, non di romani ma di cojonazzi che vengono da for de porta se ne trovano a josa.

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De: Tebro |
Enviado: 13/03/2011 12:40 |
in ogni altra com, senza cancellare il tutto, o senza dichiararlo all'urbi, et orbi, et sordi, avrei potuto correggere: echerichia, in escherichia. qui no!
lascio l'errore di battitura.
bravi e buoni e belli spagnoli! |
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...Insomma, se nessuno preme il pulsante arrivi su a Monteverde, al Casaletto? O se stai andando nell'altro verso arrivi all'Argentina? Contento tu... |
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De: Tebro |
Enviado: 13/03/2011 16:22 |
lontano da me l'idea de sta a sempre polemizzà con te su ogni post, benché, ahò, ormai è arcinoto che polemizzà, è pane pe li denti mia. Ma qua, peter, non se tratta de arrivà fino ar capolinea, qua se tratta che un imbecille, che di sicuro non prende il tram, ha stabilito che tutti, se vogliono che si aprano le porte per scendere, altro non ponno che mettere il dito dove l'ha messo, supponiamo, no zingaro zozzo lordo, un drogato, un malato di "rogna" e perdippiù, con il dito anche ferito. Quindi, come vedi, la cosa non se presta a scherzacce sopra. E se come penso, l'atac mi risponderà, e credo che mi risponde, e credo anche che darà ordine al tranviere di aprire lui le porte (basta piggiare un tasto)ti farò, vi farò sapere.
Per i carrelli della spesa, beh, basta che si sappia a che si va incontro. un guanto a mò di preservativo e il gioco è fatto.
viva la Roma! viva Totti.
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Questa volta, il problema sollevato da tebro non è del tutto insensato...anzi.
Forse mi crederete matta, ma io passo sull'asta del carrello una salvietta igienizzante...infatti quello è l'oggetto che più mi fa schifo, da sempre.
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No, o Tebruccio; scherzavo ma in effetti il problema c'è.
Anzi, a me dà fastidio anche quando mi servono il pane a mani nude.
In Slovenia, ormai sono quasi vent'anni fa, guanto simile a quelli del banco della frutta per le commesse; non solo, l'affettato veniva preso con apposite pinzette mentre l'affettatrice lo tagliava. Dico: in Slovenia, che è grande quanto la Toscana e che tanti Italiani neanche sanno dove sia; e vent'anni fa.
Qui sul Garda qualcun, vedo, anzi quasi tutti, mette il guanto prima di servirti il pane; a Roma, almeno fino a qualche anno fa, questo era un'eccezione. E mi sembra anche più grave del discorso dei corrimano sui mezzi pubblici. |
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Qui dove vivo io, il pane non viene mai toccato a mani nude, le commesse usano i guanti, da qualche anno - ma prima, usavano comunque grandi pinze, per prendere le pagnotte. Per gli affettati, lo stesso. |
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Ecco. Invece pensa che a Roma, anni fa, in una panetteria anche grandina, aveva tre-quattro dipendenti, il guanto di plastica non lo usavano neanche a morire. Io tornavo fresco fresco da Lubiana e mi andò il fumo negli occhi.
Mi volli togliere la curiosità: telefonai ai Carabinieri per chiedere loro cosa diceva la legge a proposito. Mi passarono prima uno poi un altro, e non sapeva un cavolo nessuno.
Adesso non so se si siano adeguati a questa elementare norma igienica anche nell'Urbe, ma quella volta il guanto non lo usava nessuno. |
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De: Tebro |
Enviado: 13/03/2011 17:32 |
incredibile! come sempre hai agguantato l'occasione al volo, per espellere dalla bocca quel non so che d'amaro
che ti affligge la digestione.
Addirittura, senza che carta canta, citi i tanti italiani che colpevolmente,
e penalmente perseguibili, non conoscono dov'è la slovenia.
Ma perchè, quando uno acchitta le palle per un gioco, arriva sempre qualcuno che vuole imporre un altro gioco?
Questa volta, il problema sollevato da tebro non è del tutto insensato...anzi.
cocca, io sollevo sempre problemi sensati.
pensa per te e per i problemi che sollevi tu.
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De: Tebro |
Enviado: 13/03/2011 17:53 |
scherzando, potrei dire che l'imposizione del guanto (infilati con le mano sporche)
è una emerita strunzata. Col passare dei minuti e toccando qua e là, il guanto diventa molto più sporco di una mano sporca.
E sempre scherzando potrei pensare che l'imposizione del guanto, da parte delle autorità, scaturisce dalla convinzione che nessun negoziante si lava il collo, i piedi e men che meno le mano.
Quindi, per me, non è un punto a favore ma un punto a SFAVORE.
Quindi complimenti alle autorità preposte al controllo, perché sanno bene
che i loro concittadini si lavano poco e quindi li obbligano al guanto. Guanto, che comunque è una strunzata, bona pe l'occhi dei sempliciotti e bocconotti.
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Hai ragione tu: aboliamo il guanto e, già che ci siamo, le pinzette per il prosciutto. |
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