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General: SAMPIERO
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Reply  Message 1 of 13 on the subject 
From: ORANGE1  (Original message) Sent: 29/06/2011 07:09

La notte aveva sciolto l’afa, ed il mattino regalava brezze fresche e profumate; il sonno era profondo e piacevole.

(…pumpumpum….)

Quasi un richiamo.

(…pumpumpumpum….)

Più vicino, proprio sotto la finestra della camera, a nord, che dava sul campo di grano, dove in un paio di giorni avevano mietuto manualmente le ‘strade’, il passaggio per il trattore e la mietilegatrice.

Sfumavano i sogni lasciando spazio alla realtà, al meraviglioso mattino d’estate, alla giornata senza pensieri, promessa d’avventure non programmate.

Prepararono la macchina, i cui mille movimenti di cinghie, nastri e catene erano generati dal ruotone di ferro dalla superficie chiodata per far presa sul terreno, e che era l’unico sostegno.

 

Il tempo di fare colazione, al piano di sotto, che già i covoni delineavano file perfette, e il lavoro cambiava di colpo una scenografia costruita con serena dolcezza ed armonia in otto mesi, che dopo la fatica creava speranze ed apprensioni.

Il vecchio Landini fiammeggiava, ed era  solo per uno di quei miracoli così frequenti che nessuno prende mai per tali che il campo non se ne fosse andato in fuoco e cenere.

Nell’aria satura d’aroma di grano e camomilla volteggiavano rondini pronte al banchetto d’insetti che cercavano di sfuggire al trambusto ed al rumore, incontrando ben più tragico destino.

                                           °°°°°°°°°°°°°°°°

Prese il vecchio canestro di vimini tutto rattoppato e rabberciato da spaghi sfilacciati e filo di ferro arrugginito, si avvolse la testa in un grosso fazzoletto si tela, ed, entrata nel campo mietuto, cominciò a raccogliere le spighe cadute a terra, che sarebbero andate perse.

(L’aroma del grano si fondeva con quello del fieno e del mais in fiore).

 

Non ne avrebbe avuto bisogno: la manciata di frumento che faticosamente avrebbe ricavato sarebbe servita come sollazzo per i due polli che teneva per l’arrivo del suo ‘Chele’, emigrato in Francia, ma ai volatili non sarebbe comunque mancato di che dar sostanza al ventriglio.

Il sudore le rigava la faccia, e sicuramente le doleva pure la schiena, ma non c’erano segni di sofferenza o altro sul viso: l’espressione era serena.

Guardava ed ascoltava.

Vedeva ciò che gli occhi non sapevano vedere, ed ascoltava ciò che l’udito non sapeva sentire.

Colori e suoni portati da brezze senza origine e senza meta,  non inquinate da logiche, interessi o ragioni,  brezze distillate dall’esistenza che come l’acqua di un fosso dal percorso tortuoso  esce dal suo alveo  e frena la sua irruenza allargandosi in un campo assetato, avanzando dolcemente in un concerto di mille piccoli suoni che solo il cuore sa udire.

 

Il sole del pomeriggio ambrava la pelle lucida e pulita dall’acqua della roggia; sul porticato seccavano  le spighe.

Ritmavano sulla strada  passi affaticati di un cavallo che tirava un carro pieno di covoni; i polli razzolavano accaldati nel piccolo cortile.

 

Mi sdraiai sulla vecchia e cigolante ottomana; nell’aria c’era odore di soffritto, preludio alla cena.

 

Dolcemente, mi alzai in volo.

 



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Reply  Message 2 of 13 on the subject 
From: Miti Sent: 29/06/2011 07:37
Sei bravissimo!

Reply  Message 3 of 13 on the subject 
From: Peterpan® Sent: 29/06/2011 09:10
No comment; o raccogli e pubblichi o non sono più amichetto tuo, gnegnè.

Reply  Message 4 of 13 on the subject 
From: ORANGE1 Sent: 29/06/2011 13:22
Tebro, prova a vedere una giornata d'estate con gli occhi di un bambino di nove anni, in un paesino di campagna.
 
Prova a vedere tutto con gli occhi di un bambino.
 
La macchina era presto preparata, ed i covoni si allineavanao nell'attimo in cui erano espulti.
 
A proposito: ciao, Tebro.

Reply  Message 5 of 13 on the subject 
From: ORANGE1 Sent: 29/06/2011 13:24
 Ah, iil landini sputava fiamme dalla marmitta, e se qualche scintilla cadeva sulla paglia lascio a te pensare cosa sarebbe successo!

Reply  Message 6 of 13 on the subject 
From: Miti Sent: 29/06/2011 14:06

Reply  Message 7 of 13 on the subject 
From: Tebro Sent: 29/06/2011 19:04
 
Orange, ti chiedo scusa se ogni tanto mi permetto di... confutare
e ti ringrazio per non avermi trattato male.
 

Reply  Message 8 of 13 on the subject 
From: kaby45 Sent: 29/06/2011 20:16
Provoca un brivido. Un piccolo brivido in una calda giornata estiva. Leggere in "quattro" righe quello che si è provato più di mezzo secolo fa... ricordare quegli odori, rivedere il cambiamento del paesaggio... si; fa rabrividire. Grazie Orange!

Reply  Message 9 of 13 on the subject 
From: Claretta Sent: 15/07/2011 13:16

IL LANDINI NELLE FESTE POPOLARI

di Carlo Benfatti

Prezzo: euro 15,00
Pagine: 240
Formato: 15,5x21

A dieci anni di distanza dalla pubblicazione di Il Landini nella Valle del Po, in cui si raccontava il duro lavoro delle campagne padane e l'inseparabile trattore che ha segnato decenni di sviluppo agricolo, Benfatti torna in sella al Landini per raccontarne la vocazione popolare che da sempre lo contraddistingue.
Spettacoli, manifestazioni pubbliche, anche di protesta: il libro consiste in una serie di reportages, intervallati da ormai storiche interviste a landinisti di professione. Veri e propri "taccuini di viaggio" che illustrano la presenza di questi trattori nelle varie feste popolari. Un'utilizzo certamente secondario rispetto a ciò per cui è stato concepito e venduto, ma che ha contribuito a creare un protagonista dell'immaginario collettivo del Novecento italiano.


Reply  Message 10 of 13 on the subject 
From: Miti Sent: 15/07/2011 14:55
I miei nonni erano contadini ed io ho vissuto molto la campagna almeno per i miei primi 20 anni di vita..............
 
Grazie Claretta per aver segnalato questo libro 

Reply  Message 11 of 13 on the subject 
From: fabricito Sent: 15/07/2011 20:31
A commento finale, posso dire un'eresia?
 
Il racconto di Orange mi ha fatto pensare a certe pagine di "Paesi tuoi", di Pavese. 
 
(ma chi c'è in Italia che legge ancora Pavese...  "Paesi tuoi" poi...)  

Reply  Message 12 of 13 on the subject 
From: Tebro Sent: 15/07/2011 20:39
la tua eresia, la ritengo, appunto un eresia. se non, una cattiveria.

Reply  Message 13 of 13 on the subject 
From: fabricito Sent: 15/07/2011 21:00
capissi un cazzo almeno una volta nella vita, Tebro
 
(me sa che se dovemo da rassegna'...)


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