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Rispondi  Messaggio 1 di 5 di questo argomento 
Da: Tebro  (Messaggio originale) Inviato: 02/08/2011 09:04

Dorce Chiara.

(canzone)

 

Un firmamento in veli de cristallo,

na brezza, imporporata de tramonto,

chiome de pini in rivoli d'argento,

na botticella ar passo, un core in stallo!

 

In stallo perchè é bella! E' troppo bella!

Cià li capelli bionni come er sole,

cià l'occhi improfumati de candore

pe bocca un par de labbra color brace!

 

Er viso l'ha rubbato a na madonna,

er corpo flessuoso a na gazzella!

 

Er celo ormai é stracarico de stelle,

la notte, ha spento l'urtimo bajore,

un cinquettìo che va da fronna a fronna:

é er cantico d'un passero in amore!

 

Me sa che pure a lui je inchioda er core

la passerotta che je frulla accanto!

Ed io, inebriato da st'incanto;

 

strappo l'ormeggi ar core e me fo audace!

Carezzo sti capelli color miele,

sorrido a st'occhi verdi come er mare;

bacio ste belle labbra arse d'amore!

 

e ar dorce passo de sta botticella

in un tripudio de millanta stelle,

fo mio l'amore de sta ciumachella!

dorce Chiara!

 

                                    Tebro    

             



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Rispondi  Messaggio 2 di 5 di questo argomento 
Da: skikko Inviato: 02/08/2011 22:18
anke a me piacciono le canzoni d'amore
 


Rispondi  Messaggio 3 di 5 di questo argomento 
Da: Peterpan® Inviato: 02/08/2011 22:50
A BARELLIE', E METTICI IL TESTO, NO?
 
Tis is nòtte a lovve sònghe...
Appi tu èv, nottu èv nòtte,
Bìgghe bisinis is veri uàis,
Aim cròssinghe over intu
E-èntere-pràise...

Rispondi  Messaggio 4 di 5 di questo argomento 
Da: Tebro Inviato: 03/08/2011 19:45
Questa non è una canzone d'amore
Questa non è una canzone d'amore

Questa non è una canzone d'amore Questa non è una canzone d'amore Questa non è una canzone d'amore
Questa non è una canzone d'amore Questa non è una canzone d'amore

skikkio, ma davvero questa è la canzone (solo in parte)
che il tizzio ha cantato e tu hai postato?
No, dài, siamo seri! anzi, sarebbe ora di diventare severi
co sta gentarella.

Rispondi  Messaggio 5 di 5 di questo argomento 
Da: Merendina Inviato: 03/08/2011 20:49

Clemenza e severità

 

E certamente non si dovrà dare ascolto a coloro che crederanno che ci si debba adirare violentemente con i nemici e che giudicheranno essere proprio dell’uomo magnanimo e forte questo comportamento; infatti nulla vi è di più degno di lode, nulla di più degno di un uomo davvero eccellente della mitezza e della clemenza. Le cosiddette indulgenza ed elevatezza dell’animo devono poi essere applicate anche ai popoli liberi e dove vi è uguaglianza di diritti, per non cadere in una inutile e odiosa intrattabilità se ci adiriamo con coloro che si accostano a noi inopportunamente o ci fanno richieste sfacciatamente. E tuttavia la mansuetudine e la clemenza sono da apprezzare in modo che a vantaggio dello stato sia utilizzata la severità, senza la quale la comunità dei cittadini non può essere amministrata. Inoltre ogni richiamo e punizione deve essere privo di offesa e non deve essere rivolto al vantaggio di chi punisce qualcuno o lo castiga a parole ma al vantaggio dello stato. Bisogna anche evitare che la punizione sia maggiore della colpa e che per gli stessi motivi gli uni paghino il fio, gli altri non vengano neppure richiamati. Soprattutto poi bisogna reprimere l’ira nell’atto della punizione; infatti mai un uomo che irato arriverà a una punizione manterrà quella moderazione che sta tra il troppo e il troppo poco, come piace ai Peripatetici, e giustamente piace, a condizione che non approvassero l’ira e non dicessero che utilmente è stata data dalla natura. In verità essa deve essere respinta in ogni situazione e si deve desiderare che coloro che sono a capo dello stato siano simili alle leggi, che sono portate alla punizione non dall’ira ma dalla giustizia.

Cicerone

(Tebro vaffanculo ben spiegato)

 



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