L'opera scultorea, datata tra la fine del 500 e l'inizio del 600 ma di artista ignoto, è in pietra e rivela una grande attenzione ai particolari.
La scultura, alta circa 2 metri, mostra nel suo complesso un personaggio imponente che che tiene in mano un bastone.
L'assoluta particolarità de "Il Custode dell'Orto" è che è tutta formata da elementi in pietra raffiguranti frutta e vegetali proprio secondo l'originalissimo stile del pittore milanese del 500, Arcimboldo.
Assolutamente sconosciuta per secoli è apparsa per la prima volta solo nel 1995 mostrata dal proprietario Gian Giacomo Della Torre Piccinelli ma c'è documentazione sulla sua presenza nella villa del Gasletto di Monza nel 1664.
DESCRIZIONE
"Il Custode dell'Orto" ha la testa girata verso destra come a scrutare qualcosa, la mano destra è appoggiata su una grossa clava cosparsa di nodi e il braccio sinistro sostiene un mantello.
Il corpo è composto tutto da vegetali come accennavo su: il naso è un fico, le guance 2 cipolle e la fronte una mela cotogna, mentre il mento ed i baffi sono rappresentati da un carciofo e dalle sue foglie.
ANALISI ED ISCRIZIONE
Il Custode dell'Orto, pur in composizione vegetale, richiama l'immaginario artistico e classico di Ercole, e presenta un'incisione in latino attribuibile all'autore che innanzitutto invita a non scambiar il personaggio per Vertumno ma poi ne spiega anche il significato facendolo in un certo senso "parlare":
"Io, presiedo all’orto, metto in mostra l’orto, allontano il nemico; tu che sei presente e leggi, se desideri qualcosa, chiedi gentilmente, tieni quello che hai chiesto e vattene."
LA MOSTRA
Attualmente l'opera è in mostra a Pavia presso Horti - Horti Extra Art fino al presso Horti - Horti Extra Art
Tony Kospan