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| De: Enzo Claudio (Mensaje original) |
Enviado: 29/11/2009 08:44 |
Domenica 29 Novembre
San Francesco Antonio Fasani
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Lucera, 6 agosto 1681 - Lucera, 29 novembre 1742
Ancor giovane fu accolto tra i Minori Conventuali. Si distinse subito per la sua vita integerrima e fu esempio di austerità e zelo sacerdotale. Eletto Ministro Provinciale promosse le regolare disciplina in tutta la Provincia. Propagò la devozione alla Vergine Immacolata, e per circa 40 anni si rese famoso nelle Puglie per la sua ardente parola e per la grande carità verso i poveri, gli orfani e i carcerati. Fu canonizzato da Giovanni Paolo II il 13 aprile 1986.
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Altri Santi del giorno
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Lunedì 3 Maggio 2010
| SANTI FILIPPO E GIACOMO, apostoli | |
Palestina, I secolo d.C.
Filippo, nato a Betsaida, fu tra i primi ad essere chiamato da Gesù. Spesso confuso con il diacono Filippo, al di là delle notizie forniteci dal quarto Vangelo, la tradizione e su di lui non è sempre concorde. Sicuramente evangelizzò, sotto Domiziano, la Frigia, dove sembra sia morto crocifisso a testa in giù.
Giacomo, detto il Minore per distinguerlo dal fratello Giovanni, divenne vescovo di Gerusalemme dopo la morte di Giacomo il Maggiore e la partenza di Pietro. Occupò una posizione di rilievo negli Atti degli Apostoli ed è autore di una lettera " cattolica " alle " dodici tribù della diaspora ", che è come un'eco del "Discorso della montagna". Il suo ascetismo gli conquistò la stima anche di ebrei ortodossi, molti dei quali si convertirono. Sembra sia stato lapidato nel 62 d.C.
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Altri Santi del giorno
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Martedì 4 Maggio 2010
| San Ciriaco di Gerusalemme, vescovo e martire | |
Originario, secondo una tradizione, della Palestina. Un testo apocrifo racconta che, ebreo di nome Giuda , assunse il nome di Ciriaco dopo essersi convertito. Divenuto vescovo di Gerusalemme, subì il martirio insieme alla madre Anna, sotto Giuliano l'Apostata. Secondo un'altra tradizione, appena convertito Ciriaco sarebbe venuto in Italia, ad Ancona, dove è venerato fin dall'Alto Medioevo. Dopo un lungo episcopato, durante un pellegrinaggio sui luoghi santi, sarebbe stato martirizzato, sembra, verso il 135. Una terza tradizione racconta invece che egli non sarebbe mai giunto in Italia e che le sue reliquie furono trasportate ad Ancona nel secolo V, per volontà di Galla Placidia.
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Altri Santi del giorno
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Mercoledì 5 Maggio 2010
| Sant' Angelo da Gerusalemme (di Sicilia), Martire, carmelitano | |
Gerusalemme, 1185 - Licata (Agrigento), 5 maggio 1225
Angelo è annoverato tra i primi Carmelitani che dal monte Carmelo tornarono in Sicilia, dove, secondo le fonti tradizionali degne di fede, morì a Licata per mano di uomini empi, nella prima metà del secolo XIII. Venerato come martire, ben presto fu edificata una chiesa sul luogo del suo martirio, e ivi venne deposto il suo corpo. Solo nel 1662 i suoi resti mortali furono trasferiti alla chiesa dei Carmelitani di Licata. Il culto di sant'Angelo si diffuse in tutto l'Ordine e anche tra il popolo.
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Altri Santi del giorno
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Giovedì 6 Maggio 2010
| San Domenico Savio, Adolescente | |
Riva di Chieri, 2 aprile 1842 - Mondonio, 9 marzo 1857
Ancora bambino decise quale sarebbe stato il suo progetto di vita: vivere da vero cristiano. Tale desiderio venne accentuato dall'ascolto di una predica di don Bosco, dopo la quale decise di divenire santo. Da questo momento, infatti la sua esistenza fu piena d'amore e carità verso il prossimo, cercando in occasione di dare l'esempio. Nel 1856 fondò la Compagnia dell'Immacolata e poco più tardi morì, lasciando un valido e bel ricordo della sua persona ai giovani cristiani.
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Altri Santi del giorno
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Venerdì 07 Maggio 2010
S. AGOSTINO ROSCELLI, Sacerdote e fondatore
San Agostino Roscelli
Sacerdote e fondatore :
“Suore dell’Immacolata”
gostino Roscelli nasce a Bargone di Casarza Ligure (GE) il 27 luglio 1818 da Domenico e Maria Gianelli; fu battezzato lo stesso giorno perché si temeva per la sua vita. La sua famiglia, povera di mezzi materiali, gli fu sempre esempio di fede e di virtù cristiane. Intelligente, sensibile, piuttosto riservato, Agostino si rese presto utile alla famiglia nella custodia del gregge paterno. I genitori lo affidarono al Parroco, Don Andrea Garibaldi che gli impartì i primi elementi del sapere.
Nel maggio 1835 in occasione di una missione animata dall'Arciprete di Chiavari Antonio Maria Gianelli, Agostino si sentì decisamente chiamato al sacerdozio e si trasferì a Genova per intraprendere gli studi. Gli anni di preparazione all'Ordinazione sacerdotale furono duri e difficili dovendo egli affrontare gravi disagi economici. Lo sostennero la volontà tenace, la preghiera intensa e l'aiuto di persone buone quali il Canonico Gianelli che, divenuto Vescovo di Bobbio nel 1838, gli trovò una sistemazione in qualità di Chierico-sacrestano e custode della chiesa presso il Conservatorio delle Figlie di S. Giuseppe in salita S. Rocchino, di cui il Gianelli era Direttore. I Gesuiti, poi, lo videro "zelante prefetto", come afferma lo stesso Rettore in data 1845.
Il 19 settembre 1846 fu ordinato sacerdote dal Cardinale Placido Maria Tadini.
Vice Parroco - Confessore santo - Educatore presso gli Artigianelli, Don Agostino fu subito destinato alla popolosa borgata di S. Martino d'Albaro dove, nello spirito di Cristo Pastore e nell'adempimento di tutti i sacramenti, iniziò il suo umile servizio nell'opera di santificazione dedicandosi con lo zelo, con la carità e con l'esempio all'incremento spirituale del Corpo di Cristo. Nel confessionale acquisì una concreta conoscenza della realtà triste e dei pericoli in cui venivano a trovarsi tante giovani che, per motivi di lavoro, si trasferivano in città divenendo facile preda dei disonesti. Lì il suo cuore di padre trepidava e fremeva al pensiero che tante anime semplici potessero perdersi, perché lasciate sole ed indifese.
Nel 1858, pur continuando a dedicarsi assiduamente al ministero della confessione, accettò di collaborare con Don Francesco Montebruno all'Opera degli Artigianelli.
Nel 1872 allargò il suo campo di apostolato. Come Ministro di Cristo “preso tra gli uomini e costituito in favore degli uomini” si consacrò interamente all'opera a cui il Signore lo aveva chiamato, senza estraniarsi dalle miserie e dalle povertà morali della città, interessandosi non solo della gioventù maschile e femminile ma anche dei detenuti nelle carceri di Sant'Andrea per portare il conforto e la misericordia del Signore.
Nel 1874, Cappellano del nuovo Brefotrofio Provinciale in salita delle Fieschine, si dedicò ai neonati conferendo loro il Battesimo per un arco di 22 anni (dai registri risulta che i battezzati furono ben 8.484) e, facendo sue le parole di S. Agostino “il compimento di tutte le nostre opere è l'amore”, lavorò intensamente anche a favore delle ragazze-madri: semplici fanciulle del popolo che, per la mancanza di un lavoro dignitoso e retribuito, cadevano vittime di malintenzionati.
Don Roscelli accolse la proposta di alcune sue penitenti spiritualmente mature che, condividendo il suo desiderio di salvare le anime, gli offrirono la loro collaborazione per aiutare tante ragazze bisognose di assistenza morale, di una guida sicura, e di essere messe in grado di guadagnare onestamente da vivere.
In queste sedi le ragazze ricevevano una istruzione morale e religiosa, unita ad una solida formazione umana e cristiana tale da metterle in grado di prevenire o di difendersi dai pericoli della città, e nello stesso tempo di essere preparate professionalmente.
La timida idea di dar vita ad una Congregazione religiosa fu incoraggiata da Mons. Salvatore Magnasco e dalle sue collaboratrici, le maestre delle Case-Laboratorio, ben convinte che la consacrazione a Cristo e l'impegno di santificazione nella vita comunitaria sono la forza dell'apostolato.
Don Agostino, interpellò anche il Beato Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti) e dopo aver ricevuto la risposta “Deus benedicat te et opera tua bona” si rimise totalmente alla volontà di Dio.
Il 15 ottobre 1876 realizzò il suo sogno e il 22 dello stesso mese consegnò l'abito religioso alle prime Figlie, che chiamò “Suore dell'Immacolata”, indicando loro il cammino di santità segnato particolarmente dalle virtù proprie di Colei che è modello della vita consacrata. La sua opera, dopo le prime incertezze, si consolidò e si dilatò oltre i confini di Genova e dell'Italia.
L'esistenza del "povero prete" si concluse il 7 maggio 1902.
Beatificato il 7 maggio 1995 dal Servo di Dio Giovanni Paolo II, fu canonizzato dallo stesso Pp il 10 giugno 2001.
In S. Agostino Roscelli la Chiesa ci addita un esempio di sacerdote e di fondatore santo.
Come sacerdote incarnò la figura del "pastore", dell'educatore alla fede, del ministro della Parola, della guida spirituale. Sempre pronto a donarsi nell'obbedienza, nell'umiltà, nel silenzio e nel sacrificio, cercò solo la volontà di Colui che lo aveva chiamato e inviato.
Nello svolgimento del suo ministero sacerdotale seguì l'esempio di Cristo, armonizzando la vita interiore con l'intensa azione pastorale e la sua opera fu feconda perché alimentata da una continua preghiera e da un forte amore all'Eucaristia.
Seppe leggere le situazioni del suo tempo e intervenire concretamente in favore dei più indifesi e in particolare si adoperò per salvare la gioventù dalle insidie e dai pericoli morali.
Si lasciò condurre dallo Spirito fino a fondare, senza quasi saperlo, una Famiglia religiosa.
Significato del nome Agostino : "piccolo venerabile" (latino).
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Sabato 8 Maggio 2010
| Sant'Agazio (Acacio), soldato e martire | |
m.304
Sant'Agazio, centurione e martire, che nel rito latino è commemorato l'8 maggio, morì intorno al 304. Era un centurione cappadoce dell'esercito romano di stanza in Tracia, fu accusato dal tribuno Firmo e dal Proconsole Bibiano di essere cristiano e, dopo aspre torture e tormenti, fu decapitato a Bisanzio sotto Diocleziano e Massimiano. L'imperatore Costantino il Grande costruì una Chiesa-Santuario in suo onore alla Karìa di Costantinopoli, dove divenne anche Patrono.
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Altri Santi del giorno
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Domenica 9 Maggio 2010
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Alto Egitto, 287 - 347
Prigioniero a Tebe, fece promessa di servire il prossimo se il Dio dei Cristiani l'avesse aiutato. Una volta libero, ricevuto il Battesimo, con Palamone, suo padre spirituale, fu anacoreta per sette anni nel deserto. Su ispirazione divina, creò una piccola comunità cristiana, una Koinonia, che si sviluppò rapidamente. Con l'approvazione dei vescovi in particolare di Atanasio, alla sua morte aveva dato vita a nove monasteri maschili e ad uno femminile. Con lui nacque la vita cenobitica in Egitto, non più gruppi di eremiti raggruppati attorno ad un capo carismatico ma comunità di fratelli, con momenti precisi di vita comune (preghiera, meditazione, lavoro) a imitazione della comunità degli Apostoli a Gerusalemme.
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Altri Santi del giorno
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Lunedì 10 Maggio 2010
| Santi Isidoro e Maria Toribia, Sposi | |
c. 1080-1130
Isidoro, di poverissima famiglia, agricoltore, fin da ragazzo premetteva sempre al lavoro la Messa. Sposò Maria Toribia e ne ebbe un figlio che morì bambino. Osteggiati per invidia, i due sposi lavorarono sotto vari padroni, gareggiando a santificarsi l'un l'altro: modelli di fedeltà agli obblighi di lavoro, alle pratiche di pietà, alla carità operosa verso ,i più poveri; vissero in unione di spirito con un amore che trascende la carne. Semplice esistenza di onesti contadini intessuta di lavoro, animata dalla fede: le sole umili grandi gesta dei due sposi` che li fecero santí e modelli per i nostri tempi.
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Martedì 11 Maggio 2010
| Sant' Ignazio da Laconi, Religioso | |
Laconi, Sardegna, 17 novembre 1701 - Cagliari, 11 maggio 1781
Devotissimo e dedito alla penitenza fin da giovane, indossò il saio francescano, nonostante la sua gracile costituzione, e fu dispensiere ed umile questuante nel convento di Iglesias e poi in altri conventi. Dopo quindici anni, fu richiamato a Cagliari nel convento del Buoncammino. Qui, lavorò nel lanificio e come questuante in città, svolgendo per quarant'anni il suo apostolato tra poveri e peccatori, aiutando e convertendo. La gente lo chiamava "Padre santo " e anche un pastore protestante, cappellano del reggimento di fanteria tedesco, lo definì un santo vivente'. Divenuto cieco due anni prima della morte, fu dispensato dalla questua ma continuò a osservare la Regola come i suoi confratelli.
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Mercoledì 12 Maggio 2010
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m. 304
Giovane martire, appena quattordicenne, Pancrazio, secondo la tradizione, preferì morire anziché ripudiare la fede in Cristo (304-305). Il suo sepolcro si trova a Roma nel cimitero di Ottavilla al secondo miglio della via Aurelia, dove Papa Simmaco costruì una basilica in suo onore.
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Giovedì 13 Maggio 2010
| Beata Vergine Maria di Fatima | |
Oggi si celebrano le apparizioni della Vergine Maria a Fatima, in Portogallo nel 1917. A tre pastorelli, Lucia di Gesù, Francesco e Giacinta, apparve per sei volte la Madonna che lasciò loro un messaggio per tutta l'umanità. Il vescovo di Leiria, nella sua lettera pastorale a chiusura del cinquantenario, ha affermato che messaggio di Fatima "racchiude un contenuto dottrinale tanto vasto da poter certamente affermare che non gli sfugge alcuno dei temi fondamentali della nostra fede cristiana...".
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Venerdì 14 Maggio 2010
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sec. I
Mattia, testimone del ministero apostolico e della risurrezione di Cristo, fu aggregato al collegio apostolico dopo la defezione e la morte di Giuda. Fu ristabilito così, fra l'Ascensione e la Pentecoste, il numero di dodici che simboleggia il nuovo Israele convocato da tutte le genti (At 1,15-26).
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Sabato 15 Maggio 2010
| Sant' Isidoro l'agricoltore | |
Madrid, 1080 - 1130
Fu educato alle virtù cristiane e impiegato giovanissimo come contadino; la tradizione, infatti, gli affida la protezione dei raccolti. Nonostante lavorasse duramente la terra, ascoltava la Messa ogni mattina per prepararsi al lavoro e dedicava momenti a Dio durante la giornata. Retto e onesto, e per questo ben voluto dai padroni, fu più volte accusato da invidiosi di tralasciare lavoro per appartarsi a pregare. Quando Madrid venne conquistata dagli Almoravidi fuggì a Torrelaguna. Qui sposò la giovane Maria che condivideva i suoi stessi ideali tanto che, d'accordo con lei, per tutta la vita, egli divise con i poveri quel poco che aveva, a dimostrazione che non serve la ricchezza per esercitare la carità.
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Domenica 16 Maggio 2010
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Gubbio, 1084/5 - Gubbio, 16 maggio 1160
Appartenente ad una nobile famiglia originaria della Germania. Rimasto ben presto orfano di entrambi genitori, Ubaldo fu allevato da un omonimo zio che curò la sua educazione religiosa e l'intellettuale. Ordinato sacerdote nel 1114, qualche anno più tardi Ubaldo veniva eletto priore della sua canonica, di cui riformò la disciplina e il costume. La fama del suo nome e delle sue virtù si era diffusa al di fuori della sua città, tanto che Perugia nel 1126 lo acclamò suo vescovo. Ubaldo però, schivo di tanto onore, si recò subito a Roma per chiedere al Papa Onorio II di essere esonerato da tale incarico, ottenendone grazia. Il vescovo Ubaldo governò la diocesi di Gubbio per 31 anni, durante i quali superò felicemente avversità ed ostacoli, riuscendo a piegare con la dolcezza i suoi nemici e ad ammansire gli avversari con la mitezza d'animo.
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Lunedì 17 Maggio 2010
| San Pasquale Baylon, Religioso | |
Torre Hermosa, Spagna, 16 maggio 1540 - Valencia, 17 maggio 1592
Facendo il pastore in solitudine, egli si dedicò alla preghiera e alla penitenza. Rifiutata una ricca eredità, entrò nel convento di Santa Maria di Loreto dei Francescani Riformatori Alcantarini. Per umiltà rimase un semplice fratello laico, portinaio e adetto ai servizi. Ricco, benché illetterato, di scienza infusa e e di doni carismatici a lui si rivolsero per consiglio anche illustri personaggi, compreso il suo Provinciale che gli affidò il compito pericoloso di portare documenti importanti a Parigi, per cui rischiò di essere ucciso dai calvinisti. Difensore strenuo della fede, fu autore anche di un piccolo libro di sentenze comprovanti la reale presenza di Cristo nell'Eucaristia e il potere divino trasmesso al pontefice.
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