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General: Con la storia di Carlo Giuliani adesso come la mettiamo?
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Resposta  Mensagem 1 de 44 no assunto 
De: Peterpan®  (Mensagem original) Enviado: 24/03/2011 20:05
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Resposta  Mensagem 15 de 44 no assunto 
De: Bazzinori Enviado: 25/03/2011 09:54

Massimino dalla barbetta rossa, ma lascia stare la birra e sii omo.

Ma li hai visti quei coglioni. .con le spranghe dentro la camionetta degli sbirri…??.

Io gli avrei sparato addosso l’intero caricatore.


Resposta  Mensagem 16 de 44 no assunto 
De: Peterpan® Enviado: 25/03/2011 10:01
Un'altra domanda, o Max: obiettivamente, tu che dici di sbatterti della sentenza, ti senti di escludere che, in caso di diverso responso da parte della Corte Europea, si sarebbe sollevata una gazzarra, la solita gazzarra contro Berluzzo? Vale a dire: ha detto no, quindi tutti zitti. Ma se avesse condannato l'operato di allora?

Resposta  Mensagem 17 de 44 no assunto 
De: Bazzinori Enviado: 25/03/2011 10:12

Resposta  Mensagem 18 de 44 no assunto 
De: skikko Enviado: 25/03/2011 11:57
lo dissi a suo tempo e lo ripeto
 
carlo giuliani era un miserabile idiota, almeno quanto ki ha voluto ammantare la sua morte di erosico romanticismo
 
se avesse colpito quell'altro ragazzo con l'estintore in testa adesso lui sarebbe all'ergastolo e noi avremmo un eroe in divisa da commemorare
 
quando si accetta la violenza bisogna essere pronti a pagarne il prezzo, ed il prezzo è quello.
 
mi spiace per i genitori, ma avrei preferito ke si dimostrassero davvero "democratici" ed "istituzionali" rendendo onore alla verità

Resposta  Mensagem 19 de 44 no assunto 
De: Cricri Enviado: 25/03/2011 12:38

Resposta  Mensagem 20 de 44 no assunto 
De: sonja Enviado: 25/03/2011 14:10
Della corte europea pure io me ne frego, al pari ovvio dei verdetti dei nostri tribunali. Quella che viene chiamata verità giudiziaria è solo una voce. (Certo, la verità giudiziaria mi permette di dire che silvio è un corruttore senza correre rischi di querele, ma come andarono le cose non lo sapremo mai).
 
La realtà è che è morto un ragazzo, idiota per taluni, eroe per altri, nessuno per qualcuno. Ma è morto per mano di un carabiniere, uomo di stato, quindi per mano di ogni italiano, e di questo ogni italiano si deve vergognare. Un militare addestrato lo poteva fermare senza ucciderlo. Di idioti, caro Skikko, in questa storia ce ne sono più di uno. Di certo il ragazzo che ha sparato per uccidere, di certo chi ha messo un incapace su quella camionetta. Io i morti li rispetto, Giuliani sarà stato idiota, ma non lo definirei mai miserabile.
 
Sui fatti della diaz e di bolzaneto è tutto così evidente che solo chi è in malafede può continuare a difendere la polizia. Non reputo nessun essere umano tanto stupido da non aver capito come andarono le cose. Io personalmente me ne accorsi il giorno dopo della diaz, quando al tg1 mostrarono le armi sequestrate. C'erano mezza dozzina di coltellini svizzeri la cui maggior pericolosità è data dal cavatappi se viene usato con una boccia di vino frizzante. Il resto è stato ampiamente documentato. Ha ragione Dorian a dire che è uno degli episodi più infami di cui siamo venuti a conoscenza.
 
Non ci sono vincitori in 'sta storia, solo sconfitti. E un cadavere.

Resposta  Mensagem 21 de 44 no assunto 
De: Peterpan® Enviado: 25/03/2011 17:36
No, o Sonja, non confondiamo gli esecrabili phatti della Diaz e della caserma Bolzaneto con la storia del Giuliani. Non mescolare.

Resposta  Mensagem 22 de 44 no assunto 
De: Massimo Doriani Enviado: 25/03/2011 23:54
Ci andrei piano a definire un ragazzo ammazzato sulla strada come un animale "miserabile idiota". Non mi piace nè l'aggettivo ne il sostantivo, e mi puzza anche un pò di giustizialismo di una certa sinistra, la stessa che 34 anni fa mandò i blindati nelle strade di Bologna (ma forse eri troppo giovane per ricordare cosa avvenne quell'11 marzo), la stessa sinistra che in base ad un bizzarro (chiamiamolo così) teorema mise l'ineffabile PM Calogero, iscritto al pci di quel tempo, in grado di sbattere in galera senza lo straccio di una prova Toni Negri e tanti altri, colpevoli di aver tenuto un atteggiamento coerentemente antagonista e tacciati per questo di essere cattivi maestri, loro che dal terrorismo, quello vero, si sono dissociati fin dall'inizio. Bisogna averli vissuti quegli anni, e soprattutto essere stati dalla parte giusta. E del resto cosa abbia prodotto quella sinistra, oggi è evidente agli occhi di tutti. Ma è acqua passata, molta ne è scorsa sotto i ponti. Ma quando leggo certi giudizi mi ribollono ancora i coglioni, perchè mi portano indietro con gli anni, a quando tutto quello che la sinistra storica riuscì a rispondere alle istanze della sinistra extraparlamentare fu porsi da controparte al movimento degli studenti e degli operai.
Carlo Giuliani non fu un eroe, mai pensato ne mai detto. Ebbe la sfiga di capitare nel posto sbagliato, nel momento sbagliato e soprattutto con l'antagonista sbagliato. Ma questo nulla toglie al suo diritto almeno all'umana pietas, così rara ormai in questi tempi orribili, e nulla toglie al fatto che il bravo milite avrebbe avuto tutto il tempo di mirare a parti del corpo non mortali. Ma la Storia ci insegna che in certi momenti, complice anche la storica impunità sancita dalla legge per le forze armate (e il "dopo" di Bolzaneto ne è stata tragica conferma) si va al bersaglio grosso, senza alcun tipo di coscienza,anzi probabilmente ritenendo fare la cosa giusta. Un estremista, un comunista in meno, qualè il problema? Ma ti sei letto le testimonianze dei ragazzi massacrati ed umiliati in quella caserma? Lo sprezzo estremo di questi emeriti delinquenti in divisa per le stesse istituzioni che rappresentavano e le deliranti minaccie che facevano ai ragazzi? Gli sputi? Le umiliazioni alle donne? Tutte fantasie? Montature giornalistiche? 
Lasciali fare alla gente di destra questi commenti, te ne prego!
 

Resposta  Mensagem 23 de 44 no assunto 
De: Claretta Enviado: 26/03/2011 02:51
per me al posto dei poliziotti ci dovrebbero essere i pompieri

con gli idranti , non con gli estintori



Resposta  Mensagem 24 de 44 no assunto 
De: Peterpan® Enviado: 26/03/2011 09:04
Una volta, mi pare, lo si faceva: sparavano acqua con dei coloranti, in modo da poter poi far visita a casa agli agitatori noti alla questura per vedere se alla manifestazione c'erano stati anche loro.
 
O Max, come ho detto anche alla nostra amica Sonja si sta facendo un calderone. Qui c'è una consequenzialità nei fatti che lascia poco spazio a dubbi: assalto e assedio a una jeep dei carubba; reazione degli occupanti, che sono armati e quindi reagiscono con armi; colpito uno dei manifestanti, che aveva sfondato il lunotto posteriore del veicolo; incidentale schiacciamento dello stesso durante una manovra di fuga. Cosa di meglio ci si poteva attendere? Forse era evitabile passargli sopra con le ruote ma, ripeto, non credo che la cosa fu volontaria. Forse e dico forse uno dei carabinieri poteva scendere, arma in pugno, e sparare in aria a scopo intimidatorio. Ma ne aveva la possibilità?
E dispiace dire che i fatti seguenti, cioè l'irruzione nella scuola Diaz e i maltrattamenti nella caserma di Bolzaneto, nascono dalla violenza verificatasi in piazza. E là sono convinto che molti innocenti abbiano pagato per una minoranza di facinorosi: vale a dire che se la manifestazione si fosse svolta negli itinerari e nelle modalità stabilite mi riesce difficile pensare che la polizia avrebbe effettuato quel rastrellamento.
 
La faccenda del 7 aprile 1979 la ricordo benissimo: anche allora padri di famiglia, persone innocenti, semplici simpatizzanti... tutti dentro e poi se ne parla. Toni Negri pensò bene di squagliarsela, accolto con tappetino rosso dagli intellettuali francesi, e a parecchi suoi compagni, va detto, il gesto non piacque molto (tutto sommato ci ha fatto una figura assai migliore Sofri). Ma del resto cosa doveva fare un PCI che aveva scelto la via parlamentare? Qualcuno all'estrema sinistra se lo è mai chiesto? O la via parlamentare andò bene solo quando altri gruppi di estrema sinistra si presentarono alle elezioni? E perché loro sì e il PCI no?
Sulla dissociazione dal terrorismo da parte di Autonomia Operaia avrei non qualche ma molti dubbi: scusa tanto, ma le BR eccetera dove andavano a prendere le nuove reclute se non all'estrema sinistra? I nuovi nascevano negli orti? E' noto che c'era tutta una serie di passaggi per i quali dalla sinistra 'gruppettara' si finiva alla lotta armata, alla clandestinità.
A Roma la polizia mise i sigilli ai circoli di Autonomia di San Lorenzo e, tra gli altri, anche a via di Donna Olimpia, via che si trova nel mio quartiere. Al tempo si sa dove militavo; noi, dico noi di destra, sapevamo che nel quartiere c'erano un po' di cosucce stranucce, e infatti là vicino, in via Pio Foà, fu scoperta la tipografia dove venivano stampati i volantini durante il sequestro Moro; ma sapevamo anche benissimo che il 'covo' di Donna Olimpia reggeva il gioco: quale mai dissociazione dal terrorismo? E se lo sapevamo noi di destra figuriamoci se non lo sapevano sia il PCI che la polizia...
 
Io torno a ripetere che le domande giuste in merito a Giuliani e a tanti altri ragazzi come lui sarebbero non soltanto quelle di carattere investigativo, atte a stebilire chi, come e quando, ma quelle di carattere psicologico, sociale: chiedersi perché un ragazzo, tanti ragazzi, finiscono così, e su questo intervenire: si chiama prevenzione, senza la quale poi non rimane che la repressione, spesso brutale, che non guarda in faccia a nessuno.

Resposta  Mensagem 25 de 44 no assunto 
De: Miti Enviado: 26/03/2011 09:14
CONDIVIDO TUTTO

Resposta  Mensagem 26 de 44 no assunto 
De: la boema Enviado: 26/03/2011 14:37
Interessante, o Peter...
 
Io ero più informata sulla banda di Baader - Meinhof,
della Rote Armee Fraktion (RAF).

Resposta  Mensagem 27 de 44 no assunto 
De: Peterpan® Enviado: 26/03/2011 14:52
...Ah, ma con quelli ci pensò il pragmatismo tedesco: stranamente gli esponenti di quel gruppo 'si suicidarono' in carcere, all'indomani del rinvenimento, al confine col Belgio se ben ricordo, del cadavere di un industriale sequestrato dalla RAF.

Resposta  Mensagem 28 de 44 no assunto 
De: la boema Enviado: 26/03/2011 14:56
Infatti, pare che "sono stati suicidati"...

Resposta  Mensagem 29 de 44 no assunto 
De: Peterpan® Enviado: 26/03/2011 15:58
Nell'estate 1979 passai una settimana in campeggio sul Gargano, con una famiglia marito-moglie-due figli, dei quali ultimi ero amico.
Quando tornai mia madre mi disse che m'avevano cercato i carabinieri, ma sì, il vecchio maresciallo Imbriglia, che, da buon meridionale, era solito rivolgersi al sottoscritto con 'Wé, Lenàz!'.
Era stato ucciso il colonnello Varisco, addetto al servizio d'ordine al Tribunale, tra l'altro mio mezzo compaesano (era di Zara): una volta mi aveva fermato semplicemente per chiedermi da dove mai venisse il mio cognome, e al mio rispondere 'Da Fiume' aveva rilasciato me e mi aveva rilasciato un benevolo sorriso.
Non sapevo cosa volesse il maresciallo da me; quando mi accomodai mi illustrò la situazione. Era stato ucciso, come dicevo, Varisco. Mi spiegò che di Moro, per esempio, non gli fregava una sega; di altri morti ammazzati, nemmeno; ma Varisco era Varisco, quindi ogni mezzo era lecito per raggiungere il colpevole.
Siccome la spia alle guardie non si fa nemmeno contro gli avversari spiegai che sapevo poco dei movimenti in quartiere, e che se gli avessi fatto i nomi di quelli che mi rompevano i coglioni sarebbe stato inutile: i clandestini non ti vengono a fare la posta sotto casa; inoltre, le BR non pensavano più ai fascisti, gli obiettivi erano, come ben si vedeva, altri.
Approfittai, anzi, della situazione: gli dissi (mi veniva da ridere) di piazzare infiltrati, se tanto voleva acquisire informazioni, soggiungendo che sicuramente lo avevano già fatto e che non erano certo tenuti a riferirlo a me. E infatti lui confermò che a queste cose sapevano benissimo pensare loro - ma va', davvero...? Spiegai poi che io, senza colpa né pena, ero pieno di pendenze giudiziare e che quindi non solo non trovavo lavoro, ma che nemmeno potevo ottenere un passaporto come tutti i Cristiani. Imbriglia mi disse che si sarebbe risolto tutto purché avessi fatto qualchge nome (hauhahauahua...). Rincarai la dose: dissi che avevo una bambina piccola e che mi serviva un impiego: Imbriglia mi disse che non c'erano problemi (ri-uhauhahuauhaa).
Ma il vero atout lo avevo in mano io, almeno quella volta: gli dissi che, così come loro avevano infiltrati tra i 'compagni', ne avevano anche tra di noi, e feci il nome di Massimo Sparti; più che il suo, quello del suocero, Venanzi, un caso viterbese di omicidio in rapina, cosa che negli anni '50 ancora faceva scalpore e della quale si ricordava bene mia madre buonanima, che a quei tempi stava proprio a Viterbo (chissà se avrà conosciuto Tebro?). Bingo!!! Mi disse che ormai lo avevano fatto fuori perché in fin dei conti non passava informazioni rilevanti. Il che mi lasciò facilmente dedurre che, se questi ormai non era più una spia, se non altro lo era stato - in anni nei quali la mia dissociazione dalle inutili e criminali forme di terrorismo gestite dalle banda Sparti-Fioravanti-eccetera m'era costata l'accusa, frequente e quasi di rito al tempo quando qualcuno poneva paletti, di essere io un informatore...
 
UN GIORNO PUBBLICO UN LIBRO, PERDIO, SU 'STE STORIE!!!!



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