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General: Riflessioni
Triar un altre plafó de missatges |
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De: Ramarra (Missatge original) |
Enviat: 29/06/2012 12:18 |
Questa mattina sono andata nell'ufficio pubblico X dove allo sportello c'è un diversamente abile che ogni 3 parole ti fa venir voglia di picchiarlo perchè è effettivamente stronzo con tutti, utenti e colleghi.
L'ultima volta ci ho litigato e me ne sono tornata via senza il risultato. Oggi ho pensato che avrei piuttosto chiamato la forza pubblica e l'avrei denunciato ma non sarei tornata a mani vuote. Grazie a Dio è stato solo scortese e vagamente offensivo.
Mi sono fermata sulle labbra un paio di volte delle risposte storte, non per rispetto suo oviamente, ho pensato solo a portare a casa i documenti che volevo. Di lui me ne frego, pensi quello che gli pare.
Magari solo perchè sono arrabbiata, ma due cose mi rimangono in testa.
La prima riguarda la riserva dei posti per i disabili. Il temine disabile è fuori moda, nello spoken italian si preferisce "diversamente abili" perchè in fondo... tutto sommato... siamo un pò tutti capaci per alcune cose e incapaci per altre, chi più chi meno. Non è giusto quindi discriminare, ok, ma allora perchè discriminiamo nelle assunzioni e ne riserviamo a loro alcune ??? Se il lavoro ci fosse per tutti non discuto, ma stimao lasciando a casa degli abili per occupare i disabili e a me questo pare abbastanza discriminatorio.
La seconda riflessione riguarda il modo in cui lo Stato tratta i suoi cittadini.
I negozianti non si permettono di essere sgarbati con i loro clienti e ottengono i loro soldi solo se questi decidono di comprare. Io al mio Stato pago le tasse a prescindere, e nel momento in cui chiedo un servizio fatico ad ottenerlo e devo sopportare di essere maltrattata. Per quale ragione quell'odioso non dovrebbe tornarsene a casa ?? Secondo me sarebbe giusto rimandarcelo. Ne sarebbero felici anche i suoi colleghi di ufficio. |
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E via con i fraintendimenti.
Claretta: .......
vedo che l'impostazione è sana, ma è il concetto di disabile che non mi
va giù
disabili in qualcosa lo siamo tutti, probabilmente un sordomunto ha una
maggiore capcità di concentrarsi su ciò che sta facendo, rispetto a un
cosidetto normodotato
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Merendina:
La parola disabile, ha certo in sé componenti che noi possiamo usare per l'umanità intera, ma è vergognoso paragonare l'ignoranza ad una disabilità uditiva, mentale, o quant'altro.
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segue infinito papello sull'ignoranza, frammistato alle capacità degli handicappati, che sinceramente mal si coniugano con quello che scrivi prima.
Lectio magistralis (brevis): io sono un'nsegnante che impara dagli studenti, li ascolta, ama conversare con loro. Mi rendo conto che, per quanto mi sforzi di dare, loro danno sempre di più a me in esperienza di vita.
Premesso questo: IGNORARE= lat. composto da in (privativo) e *gnorus per gnarus, che sa, formato sulla stessa radice del gr. GNOR-IZEIN conoscere. Non conoscere, non sapere.
HANDICAP: menomazione, svantaggio- fisico o psichico. Parola in declino negli ambiti formativi e pedagogici, in cui si cerca di porre l'accento sulle possibilità piuttosto che sulle mancanze. Resta comunque molto usata.
Detto questo, e mi ripeto, l'ignoranza non è da paragonare a una disabilità (vedi Claretta), casomai si può dire, a ragione, che tutti siamo ignoranti (con o senza aggravanti generiche).
L'ignoranza riguardo determinate cose, la si può superare, con lo studio, la ricerca et similia.
Le disabilità, a meno che non ci metta la mano il buon Dio, non sono superabili.
Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati".Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: "Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?". Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: "Perché pensate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua". Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!". (Mc 1-21)
e ancora:
Claretta:
una compagna di mia figlia che necessitava di un'insegnante di sostegno,
ha imparato a leggere il pentagramma molto prima di mia figlia, ed era
anche in grado di eseguire la musica molto meglio di lei
in un lavoro nel settore musicale tra le due quella "disabile" sarebbe stata
mia figlia :)
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disabile?
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Le definizioni proposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1980 hanno aiutato a stabilire un chiaro punto di partenza:
- La “menomazione” (impairment) veniva definita come “perdita o anormalità a carico di una struttura o di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica”;
- La “disabilità” (disability) come “qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a menomazione) della capacità di compiere un’attività nel modo o nell’ampiezza considerati normali per un essere umano”
- L’“handicap” come la “condizione di svantaggio, conseguente a una menomazione o a una disabilità, che in un certo soggetto limita o impedisce l’adempimento del ruolo normale per tale soggetto in relazione all’età, al sesso e ai fattori socioculturali”.
MA..... MI SONO CAPITA???
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O Merenduzzle, chiarisci però la posizione: concludi il tuo post dicendo:
un handicappato che fa il villano si prende le parole che gli vengono, punto.
Cosa significa? Che capita che si becchi parole riguardanti il suo stato, e che questo non andrebbe fatto? O che gli sta bene? Oppure stigmatizzi la situazione e affermi quasi che un handicappato in quanto tale non andrebbe redarguito?
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Poni delle interessanti domande, o Peterpum!
Esistono, nel mondo, personaggi che "si divertono" a sottolineare le problematiche altrui, pensando di essere dei Cesari, immuni da qualsiasi problematica o quant'altro.
Se intendi che io gradisca che un handicappato sia tale, sei completamente fuori strada. Anzi, quasi quasi mi offendo.
Non stigmatizzo la situazione, dico solo che, al signore in questione, un bel: "lei è un gran villano" ci starebbe tutta.
Non trovo alcuna differenza tra un villano con handicap e un villano senza handicap.
Il famoso collacamento obbligatorio, non prevede alcuna norma, se non il buon senso, riguardante il posto specifico di lavoro. Se una persona è dichiaratamente un villano, non la si lascia a contatto con il pubblico.
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De: CL 1 |
Enviat: 01/07/2012 07:50 |
brava!
e se non ce la fa lo buttiamo? |
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De: CL 1 |
Enviat: 01/07/2012 07:57 |
Ehi Peter...
spero di non sbagliare, ma ricordo che proprio tu, recentemente e in altri lidi ti preoccupavi di far parte di com a basso contenuto intellettivo (Frankino) e che la permanenza in dette com abbassasse il tuo rating complessivo.
Ecco, sommessamente e pacatamente: non pensi che dovresti magari preoccuparti di far parte o di gestire comunità con tanto elevato tasso discriminatorio verso il mondo della disabilità?
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De: CL 1 |
Enviat: 01/07/2012 07:58 |
Naturalmente FORZA ITALIA
nel senso migliore della locuzione
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Mah, o CL, al momento mi sembra che sia in corso il dibattito, e che nessuno abbia finora sentenziato che i disabili andrebbero infilati nel forno crematorio. Tranne forse la Ramarra, ma non credo che intendesse dire proprio quello che è stato interpretato (posso sbagliare, s'intende). |
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Il locus communis a cui accenni, Claretta, ha dell'incredibile.
Pistorius è l'eccezione che conferma la regola nei casi eccezionali.
Questo thread sta prendendo una piega propagandistica, costruito ad arte, ma non comunica nulla.
Vuoi risultare piacevole o parli di esperienza di vita (tua)?
Pistorius nasce in una famiglia abbiente che lo introduce, sin da piccolo, a molteplici sport. Ha due protesi in carbonio che valgono quanto casa mia, se non di più.
Quanti Pistorius al mondo?
Un mio studente si amputò di netto la mano destra sul lavoro. Gli diedero una protesi. Una mattina, inavvertitamente, prese, con la protesi, la caffettiera bollente. Le conseguenze sono immaginabili. A nulla sono servite le sue preghiere, la protesi concessa era una e basta. Glielo dovrò dire, aiutati che Allah (in questo caso) ti aiuta.
E ad un paraplegico? Ad un autistico? Ad un sordocieco paraplegico? Ad un distrofico?...............
che racconti loro? Glielo dici tu: muovete quel culo? |
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De: fannie |
Enviat: 01/07/2012 08:27 |
mi pregio di informare la platea, che tra un pò questo strambo problema di dare dignità, attraverso il lavoro, ai portatori di handicap, verrà risolto: per quel che riguarda la zona di verona, (non conosco i dati di altre provincie o regioni, ma pare siano simili), non c'è più spazio lavorativo, e mi sembra che le varie leggi, decreti e quant'altro il governo stia vomitando, quel minimo raggiunto negli ultimi 30 anni, verrà demolito; non solo, ci son talmente pochi fondi destinati ai disabili, che se per caso uno volesse provare a lavorare in un'azienda, supportato e indicato dal sil di zona, perderebbe poi il "posto" nei centri diurni/avviamento al lavoro: si crea così un meccanismo perverso, un disabile accede a uno di questi centri appositi, lo ritengono, nel tempo, "abile" ad un lavoro presso un qualcunchè luogo "normodotato", lo spediscono lì, però (i però italici) se non dovesse funzionare, non è che torna al centro, ove occupare decentemente il suo tempo, ma se ne sta a casuccia sua, a far un cazzo...
ecco |
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E' la perversione politica, ma non solo, di chi toglie la dignità ad un popolo (e per popolo intendo TUTTI). |
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De: Miti |
Enviat: 01/07/2012 09:01 |
CREDO CHE L'HANDICAP C'ENTRI COME I CAVOLI A MERENDA.......
Si tratta di pura maleducazone e quella la trovi facilmente in tante persone
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Mio suocero era troppo forte. Posso ben dire che andavo più d'accordo, avevo più confidenza con lui che con mio padre. Era faceto, seppure ripetitivo; ma erano proprio questi suoi tormentoni che alla fine davano un inossidabile effetto comico, inalterabile nel tempo: tuttora, sia quando incontro la ex moglie che quando parlo con i figli, ci scappa qualcuna delle frasi 'fisse' che egli soleva ripetere. O dei racconti.
Insomma, un giorno mi raccontò (non è vero: un sacco di giorni e di volte mi raccontò) di un'astuzia che avevano adottato nel suo ufficio: c'era il centralinista-mezzo usciere, ma giusto mezzo in quanto non vedente, che era un po' strumpfel: l'aveva con tutti, era sgarbato con tutti, colleghi compresi, e se poteva farti un piacere se ne guardava bene.
Uno dei piaceri, ma se vogliamo anche obblighi di sua pertinenza, era portare plichi su e giù per i vari piani; ma, essendo dispettoso, se gli si chiedeva di portare qualcosa di sopra lui rispondeva che stava recandosi da basso.
Come risolsero l'annosa questione? Gli chiedevano: 'Aò, che stai anna' ssu?' Lui, pronto: 'No, gguarda, sto anna' dde sotto'. 'Ah, allora tie', 'sta robba che tte do annava ggiusto de sotto...' |
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De: fannie |
Enviat: 01/07/2012 10:43 |
controcorrente, anche con me stessa, devo dir che i nonvedenti devono avere un tratto in comune tra loro: li ho trovati spesso molto maleducati, può esser perchè non vedono le facce incazzate provocate dai loro atteggiamenti?
c'è n'è uno che trovavo particolarmente devastante, un centralinista all'ufficio degli affidati ai servizi sociali (detenuti che usufruiscono di trasferimento in comunità, n.d.a.;)) che rispondeva in modo decisamente irritante (ad esser gentili!), ma io non volendo smentire la mia immagine di dolce babbiona, un giorno che ro lì di persona, ho chiesto di voler conoscerlo: mi hanno portato in uno sgabuzzo 1x1, dove detto paolo passava 8 ore al giorno, solo come una bestia, e con davanti solo il suo centralino... 'desso, non per dir, ma è stato contento di trovare una demente che gli si è presentata, e la tipa che mi aveva accompagnato dal paolo, si è leggermente vergognata, quando ha ammesso che spesso si scordavano tutti loro lì che esisteva...
ora l'esempio, autoreferenziale per carità, dovrebbe tecnicamente dimostrare che, a volte eh, può anche servire avvicinarsi ai disabili con un atteggiamento diverso: credo ci sia un generico imbarazzo, misto di compassione standard a disprezzo, che ci impedisce di essere "naturali" di fronte ad un handicap, qualsiasi esso sia, e nascono così situazioni surreali, tipo quello in cui è incappata ramarra (senza nulla togliere che poi ha allargato il discorso, provocando un allagamento fuori dal vaso ;)))
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oh cribbio, qui si parla del paralitico miracolato da Cristo
e io non posso mettere la foto di Pistorius ??
gli altri non li buttiamo via, li aiutiamo ad aiutarsi, non gli
affibbiamo uno stipendio purchessia
andate a dirglielo voi al Ministro della Economia nel governo
Merkel che doveva adattarsi ad attendere un miracolo
o che è lì "in quota disabili"
ma porca miseria, fino a che punto può arrivare la insulsa
polemica del benpensantismo ??
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