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Respuesta  Mensaje 1 de 376 en el tema 
De: botia  (Mensaje original) Enviado: 14/05/2011 07:49
da oggi potrete leggere notizie sagge buone e giuste


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Respuesta  Mensaje 362 de 376 en el tema 
De: botia Enviado: 13/08/2012 05:13
giusto per tenervi informati e rallegrare le Vostre vacanze
 
 

Respuesta  Mensaje 363 de 376 en el tema 
De: botia Enviado: 14/08/2012 06:15

Violenze su13enne macedone, Aderenti: Espellere immediatamente i colpevoli

ROMA, 13 Ago - La storia dei genitori macedoni che vendono una figlia di 13 anni, che poi viene torturata e violentata dal futuro marito minorenne e dalla madre di lui - pure macedoni ma residenti nel nostro Paese - per dimostrare ai parenti che la ragazzina e' vergine, grida vendetta. Quello che ha subito questa creatura e' l'insieme di tutti i reati di cui sono vittime i minorenni, ma accentrati su questa povera vittima. E' una vergogna! Mi auguro che vengano inflitte pene severissime ai torturatori e che poi vengano espulsi immediatamente. Abbiamo un protocollo internazionale con la Macedonia, si faccia rispettare. Che scontino la pena a Skopje! Sarebbe una vergogna se rimanessero in Italia, anche solo per pagare il loro debito alla giustizia. Sono indegni, che marciscano in Macedonia. Qui non e' questione di religione, una cosa del genere e' inaudita e inaccettabile. E la bambina sia tenuta in luogo segreto, messa subito sotto protezione e a carico dei servizi sociali. E per le persone che si sono macchiate di questo orrendo reato sia prevista la pena piu' dura della legge italiana.

Interviene cosi', sul caso della bambina macedone venduta dai genitori e poi spedita come un pacco postale a connazionali residenti nel nostro Paese, Irene Aderenti, componente la commisione bicamerale per l'Infanzia.


Respuesta  Mensaje 364 de 376 en el tema 
De: botia Enviado: 10/02/2013 11:10
“Anche oggi da sinistra solo insulti e odio nei confronti della Lega Nord e di Roberto Maroni. La cosa non ci preoccupa, né ci infastidisce. Non abbiamo intenzione di abbassarci allo stesso piano. La nostra risposta sarà la pacifica, colorata e sorridente manifestazione organizzata per domani, domenica 10 febbraio, dal Movimento Giovani Padani. Migliaia di ragazze e ragazzi da tutta la Lombardia e non solo, “invaderanno” pacificamente Milano. Migliaia di giovani con i volti scoperti, senza cappucci e spranghe, a differenza dei “bravi ragazzi” dei centri sociali, ma solo con tanta voglia di darsi da fare per vincere queste elezioni e realizzare il programma di Roberto Maroni”.

Respuesta  Mensaje 365 de 376 en el tema 
De: Peppe Gioacchin Enviado: 10/02/2013 11:55
e i trecentomila bergamaschi armati di fucile pronti a battersi dove saranno andati?
 
forse sulla Cisa, per difendere i sacri confini della Padania...  

Respuesta  Mensaje 366 de 376 en el tema 
De: Claretta Enviado: 10/02/2013 17:59
quando c'erano le valli bergamasche pronte ad insorgere MARONI disse : "attenzione, ci sono gli aerei della Nato
prontissimi a bombardarci, e dove la Nato bombarda poi tutto diventa terra di nessuno dove il malaffare ha intera
carta bianca, armi e droga in primis, altro che padroni a casa nostra !! "

e siccome i bergamaschi saranno forse sì barbari, ma scemi no, hanno capito subito l'antifona e sono diventati
gandhiani "duri e puri", usando la matita in cabina invece che i fucili nelle piazze

non hanno ottenuto niente ?

mica vero, nel 2001 sono riusciti a ottenere l'autonomia delle regioni, piegando la sx al loro volere, nel 2006
hanno ottenuto dal parlamento l'approvazione della devolution , nel 2009 hanno ottenuto l'approvazione della
legge sul federalismo fiscale a larghissima maggioranza, con la sola astensione e non il voto contrario del Pd,
LA LEGGE C'E', Mario Monti non ha potuto abrogarla, ha potuto solo bloccare i tempi per la stesura delle norme
attuative, ma chiunque vinca le elezioni avrà il dovere di rimettere in moto la burocrazia per completarle



Respuesta  Mensaje 367 de 376 en el tema 
De: Ketty Frega? Enviado: 10/02/2013 18:34

quando c'erano le valli bergamasche pronte ad insorgere MARONI disse : "attenzione, ci sono gli aerei della Nato
prontissimi a bombardarci,

 

 

 
Era un pò che non mi facevo due risate così di cuore. Grazie, Claretta.

Respuesta  Mensaje 368 de 376 en el tema 
De: CL 1 Enviado: 10/02/2013 22:11
... meglio di Asimov ...

Respuesta  Mensaje 369 de 376 en el tema 
De: Claretta Enviado: 10/02/2013 23:22
assì?

e secondo voi cosa abbiamo di speciale noi rispetto a tutti quelli che si sono beccati i bombardamenti dal 96 a oggi ?

comunque vi faccio notare che con lo spread hanno ottenuto un risultato pari a
quelli dei bombardamenti

oggi nessuno in Italia può dire "padroni a casa nostra" nemmeno Bersani e
nemmeno Monti !!

Respuesta  Mensaje 370 de 376 en el tema 
De: Peppe Gioacchin Enviado: 11/02/2013 07:25
nella mente di Claretta alberga una funesta equazione:
 
Secessione della Padania = Guerre nella ex Jugoslavia.
 
Il caso jugoslavo è l'eccezione e non la regola:  per esempio, l'ex Unione Sovietica si è frantumata in modo quasi pacifico, con qualche manifestazione di piazza, pochissimo spargimento di sangue mi pare nel Caucaso e in Moldavia (paese amatissimo da Ramarra).
 
Boemia e Slovacchia si sono separate di comune accordo.
 
Staremo a vedere che cosa accadrà tra la Scozia e l'Inghilterra e tra la Catalogna e la Spagna, (ma non riesco ad immaginare gli F16 della Raf all'attacco di Edimburgo...)
 
Quindi, tornando a Claretta, se la Padania non sarà mai indipendente non è per la minaccia militare della Nato, ma perchè in primis la maggioranza dei padani non la vuole (e non la vuole perchè mancano i presupposti economici, storici e culturali affinchè la secessione si realizzi:  sostanzialmente si tratta di una cazzata).

Respuesta  Mensaje 371 de 376 en el tema 
De: Claretta Enviado: 11/02/2013 15:56
scusa peppe, ma vorrei ricordarti che già con Sant'Ambrogio esisteva una regione padano-alpina
che arrivava fino a Colonia e  la Diocesi Ambrosiana aveva poteri temporali, oltre che religiosi,
autonomi rispetto a quelli del papato romano

potremmo anche parlare di Cesare, dei Longobardi ed infine di Napoleone,

e bisogna proprio chiamarsi Gianfranco Fini per riuscire a ragliare di storia e di geografia con la
stessa impudente arroganza

................................................................................................................

lasciamo pur perdere i bombardamenti su Serajevo, ma guarda che quando i catalani sono andati
in due milioni a Madrid per chiedere l'indipendenza al parlamento di Bruxelles c'è stata una interpellanza
che chiedeva l'intervento armato della Nato

altro che Asimov !!


Respuesta  Mensaje 372 de 376 en el tema 
De: ORANGE1 Enviado: 11/02/2013 16:30
ma perchè in primis la maggioranza dei padani non la vuole (e non la vuole perchè mancano
 
Diciamo che in Catalogna ci sono i catalani, in Scozia gli scozzesi, nella padania ...?
 
 
Diciamo che lì magari (forse) uno su quattro ora può vantare origini del posto !

Respuesta  Mensaje 373 de 376 en el tema 
De: Peppe Gioacchin Enviado: 11/02/2013 17:39
dai Claretta non si può andare indietro fino ai tempi di S.Ambrogio
 
a quei tempi si parlava ancora il latino in Nordafrica e nei Balcani, il greco in Egitto e in Asia Minore...  sai quanta acqua è passata sotto i ponti da allora!
 
stavano cominciando proprio in quegli anni le invasioni barbariche (germaniche), e da lì in poi tutto il Centro Nord della penisola si sarebbe frazionato in stati, staterelli e microcomunità... e non ha più avuto un comun denominatore per quasi 1500 anni
 
fino a 150 anni fa per andare, che ne so, da Rimini a Vercelli occorreva il passaporto, forse 4 visti, perchè prima di arrivare dovevi attraversare 4 frontiere:  la "Padania" era come il vestito di Arlecchino, e per me lo è rimasta

Respuesta  Mensaje 374 de 376 en el tema 
De: botia Enviado: 12/02/2013 08:16
L’ingresso della Croazia nell’Unione Europea, previsto per quest’anno dopo la firma, a dicembre, del trattato di accessione, è stato a lungo ritardato dalle controversie confinarie con un altro Stato già membro dell’Ue, la Slovenia, che ha opposto la sua parte di veti. In gennaio però i due Paesi si sono accordati per deferire la controversia a un collegio arbitrale: tre arbitri scelti di comune accordo fra una rosa di nomi designata dall’Unione, più due nominati uno ciascuno dai due Paesi. 
La principale disputa riguarda le acque territoriali vicino all’Istria. La Slovenia chiede un corridoio di accesso alle acque internazionali a beneficio del suo porto di Koper (Capodistria). La questione è ingarbugliata dal punto di vista giuridico a causa della mancanza di regole certe sui confini marittimi in caso di successione fra Stati (Slovenia e Croazia un tempo facevano entrambe parte della Repubblica socialista federativa della Jugoslavia). Altre dispute minori riguardano piccole estensioni di terra, con aspetti più folkloristici che economici, anche se per diverse fra le persone direttamente coinvolte può essere una grossa scocciatura non poter accedere facilmente ai propri campi da mietere perché si trovano nello Stato vicino. 
In ogni caso, la disputa rappresenta un’aggiunta importante alla casistica sul rapporto fra sovranità nazionale e appartenenza all’Unione europea, una questione sempre più seria in vista del cammino verso l’indipendenza di Catalogna e Scozia. Entrambe queste nazioni infatti non desiderano per niente lasciare l’Unione. Anzi, la loro indipendenza dal Paese in cui sono inglobate è resa molto più facile e desiderabile proprio dal fatto che ormai esiste un’istanza superiore con una rete di istituzioni e una garanzia comune dei diritti umani, incluso quello all’autodeterminazione. 
Proprio l’Unione protegge di fatto i Paesi secessionisti contro eventuali mosse aggressive di matrice nazionalista del Paese da cui si vogliono staccare. Dispute territoriali marginali come quelle sloveno-croate non hanno un grande significato nel quadro dell’Unione europea, ed è del tutto appropriato che l’Unione intervenga a dirimerle. Il popolo sloveno e quello croato hanno molto più da guadagnare da una soluzione rapida, qualunque essa sia, che da una vittoria dopo anni di controversia e di badwill. Che un certo prato sia dell’uno piuttosto che dell’altro Stato ha rilievo per motivi fiscali, ma nell’Unione cittadini sloveni e croati hanno entrambi il diritto di esserne proprietari e di sfruttarlo economicamente. 
La proprietà di una via d’acqua in mare è meno importante del diritto comunque di percorrerla, già oggi garantito da un accordo italo-croato-sloveno. Un tempo per un fazzoletto di terra Stati vicini potevano combattere una guerra o rimanere in cattivi rapporti per decenni; oggi non è più pensabile.
Come ha notato Vuk Perišic su TPortal, «Gli Stati indipendenti di Slovenia e Croazia sono sorti un po’ più di vent’anni fa sull’idea che un conflitto non si possa risolvere, o che si possa risolvere soltanto… con la fondazione di Stati distinti, indipendenti e sovrani». L’adesione a un raggruppamento come l’Unione Europea, di fatto confederale e in evoluzione verso una struttura federale, comporta certamente il trasferimento di una quota di sovranità. Infinitamente minore, peraltro, di quella che si prendeva la vecchia Federazione jugoslava, dove a comandare era la Lega dei Comunisti.

Respuesta  Mensaje 375 de 376 en el tema 
De: Peterpan® Enviado: 28/06/2013 17:23
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Respuesta  Mensaje 376 de 376 en el tema 
De: giulipippi Enviado: 10/11/2013 18:28
giulipippi


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