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Resposta  Missatge 1 de 699 del tema 
De: botia  (Missatge original) Enviat: 01/11/2010 06:31


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Resposta  Missatge 220 de 699 del tema 
De: botia Enviat: 05/06/2011 04:41
Referendum, Zaia dà la linea alla Lega
su centrali nucleari e acqua pubblica
Il governatore del Veneto tira fuori il Carroccio dalle secche
Anche Fontana, sindaco di Varese, boccia la privatizzazione

di Redazione. Venexia - Mentre nella base leghista serpeggia un certo disorientamento dopo il poco soddisfacente risultato delle elezioni amministrative, Luca Zaia (foto) rompe gli indugi sul prossimo appuntamento elettorale. Al referendum del 12 e 13 giugno il governatore del Veneto voterà sì per respingere la temuta ipotesi nucleare e il concorso dei privati nella gestione dell'acqua potabile. “Andrò a votare - dice - perchè sono contro il nucleare, contro l’ogm, per l’acqua pubblica, per il ruolo identitario dell’agricoltore”. Nessuna contraddizione in questa scelta. In primis, spiega, perchè larga parte del Carroccio ha sempre sostenuto queste posizioni e poi perchè il Pdl ha dato libertà di scelta.

PAGANO I PADANI. Già in passato Zaia aveva sottolineato come a pagare i costi (e i rischi) dell'energia atomica sarebbero stati ancora e sempre i padani, poichè nelle altre regioni non vi sono le condizioni per aprire centrali nucleari: ora il governatore tira fuori il Carroccio dalle secche dell'indecisione. Su analoghe posizioni vi sono altri altri esponenti leghisti, come il sindaco di Varese. Attilio Fontana ha infatti annunciato il sì ai referendum su acqua e nucleare, mentre non voterà gli altri referendum, confidando che non raggiungano il quorum.

Resposta  Missatge 221 de 699 del tema 
De: botia Enviat: 05/06/2011 04:45
cazzo.................a parte il si sull'acqua da parte mia c'è grossa indecisione
voterei no sul nucleare ma anche si
sugli altri due.............minchia ho un vuoto..........chemminchia sono gli altri due??? 
bha.............mò vado a vedere

Resposta  Missatge 222 de 699 del tema 
De: botia Enviat: 05/06/2011 04:53

Con i D.P.R. del 23 marzo 2011 pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 77 del 4 aprile 2011 sono stati indetti i seguenti Referendum popolari abrogativi, che si terranno nei giorni 12 – 13 giugno:

a) referendum popolare n. 1–Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione;

b)referendum popolare n. 2–Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma;

c)referendum popolare n. 3–Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme;

d) referendum popolare n. 4–Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.

 


Resposta  Missatge 223 de 699 del tema 
De: botia Enviat: 05/06/2011 04:57
ecco..................ora sono più confuso di prima
 
 
cazzo vuol dire ...........Abrogazione parziale di norma
 
cioè.........alla fine della fiera faranno e abrogheranno quello che vogliono loro???
tipo per il finanziamento pubblico dei partiti???
a no..............quello lo hanno invalidato
 
 
SECESSIONE PADANIA LIBERA

Resposta  Missatge 224 de 699 del tema 
De: Kricris Enviat: 05/06/2011 06:38
De: botia Enviado: 05/06/2011 04:53

Con i D.P.R. del 23 marzo 2011 pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 77 del 4 aprile 2011 sono stati indetti i seguenti Referendum popolari abrogativi, che si terranno nei giorni 12 – 13 giugno:

a) referendum popolare n. 1–Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione;  SI

b)referendum popolare n. 2–Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma;   SI

c)referendum popolare n. 3–Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme;  SI

d) referendum popolare n. 4–Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.   SI

 

 

SECESSIONE PADANIA LIBERA                                 NO
 

Resposta  Missatge 225 de 699 del tema 
De: botia Enviat: 05/06/2011 07:25
senti maaaaaaaaaaaaaaaaa
vuoi esprimere quattro o più si con muà.............

........................eh?! eh?! eh?!


Resposta  Missatge 226 de 699 del tema 
De: Kricris Enviat: 05/06/2011 07:33
 
Botia...qui ti cosiglio di votare NO!
 

Resposta  Missatge 227 de 699 del tema 
De: Kricris Enviat: 05/06/2011 07:37
...nel senso di =   NO all' Abrogazione ne parziale di norme ne di posizioni in generale

Resposta  Missatge 228 de 699 del tema 
De: botia Enviat: 05/06/2011 08:22
ecco.........la solita conservatrice con idee ristrette e chiusa alle fantastiche novità

Resposta  Missatge 229 de 699 del tema 
De: Claretta Enviat: 05/06/2011 11:41
bravo botia, vai a vedere, perchè col "parziale" ci marciano
 
le privatizzazioni non riguardano solo l'acqua, sono 58 le società di rilevanza
economica che potrebbero, e secondo la Ue dovrebbero, venire privatizzate,
come facciamo a sapere quali e quante e per decisione di chi verrà fatto valere
il PARZIALE divieto ?
 
per quanto riguarda l' ACQUA il referendum si riferisce solo alle TARIFFE, in
pratica dice che l'acqua PUO' essere privatizzata, purchè non ci sia il ricarico
per gli investimenti
 
cioè vi rendete almeno conto che dicendo SI' a quel referendum non si abroga
la legge per la privatizzazione dell'acqua, ma solo il comma che riguarda il calcolo
delle tariffe ?
 
e secondo voi non troveranno il modo di riformulare la voce che riguarda la
remunerazione del capitale investito ?
 
come minimo si deciderà che sia lo stato a pagare incentivi per il miglioramento
degli impianti, e lo dovrà fare per TUTTE le società, sia nazionali che estere, come
accade per gli incentivi alle energie rinnovabili
 
io non ci vado a votare, sono stanca di essere presa per il...naso
 
quanto al nucleare si abroga SOLO la recente legge che prevede la prevede la
produzione di energia per mezzo del nucleare sul territorio italiano
 
certo tranquillizza chi non vuole le centrali nel proprio cortile, compreso il governatore
Zaia, però ... anche qui fatta la legge trovato l'inganno
 
l'Italia può continuare a investire per la costruzione di centrali nucleari in paesi che sono
a due passi da noi, e Zaia non può impedire la costruzione di centrali in Slovenia e Croazia
come Vendola non può impedire che vengano costruite in Albania
 
ma potrebbero essere costruite anche in Corsica e in Tunisia, ovunque si possano fare arrivare
i cavi senza troppe difficoltà
 
del resto anche Di Pietro dice che basta fare arrivare i cavi
 
e secondo voi le radiazioni fanno più fatica dei cavi ad arrivare?
 
io non vado a votare neppure per questo referendum : continuo a pensare che sia l'uomo il
peggior incubo per la umanità, perciò che le centrali siano o no nel mio cortile non fa differenza, 
e andrei a votare solo contro le basi per missili a testata nucleare in territorio italiano, ma anche
in territori di tutto il mondo se me ne fosse data la possibilità
 
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
LEGITTIMO IMPEDIMENTO
 
su questo andrò a votare NO se i dati sull'affluenza diranno che il quorum sta per essere raggiunto
 
e non lo faccio per Berlusconi, che rimane in grado di gestire la propria LEGITTIMA difesa anche se
la legge viene abrogata
 
lo faccio perchè il popolo rimanga SOVRANO e continui ad avere un senso recarsi a votare per
scegliere a chi si vuole dare il mandato di legiferare e quello di governare
 
 non voglio che una casta autoreferente gestisca sia il potere legislativo che quello esecutivo
 
tanto varrebbe allora essere governati da una giunta militare, come in Birmania
 

Resposta  Missatge 230 de 699 del tema 
De: Claretta Enviat: 05/06/2011 11:49
e siccome mi è costato tempo e fatica scrivere sto pippone, mò lo
salvo per postarlo ovunque si parli dei quesitireferendari del 12-13 giugno
 
dopotutto le cause perse sono da sempre la mia ragione di vita 

Resposta  Missatge 231 de 699 del tema 
De: botia Enviat: 07/06/2011 04:12
La primavera di Milano: comunisti assaltano
una chiesa nel nome di Sodoma e Gomorra
Venti esaltati oltraggiano la Madonna pellegrina di Fatima
di Redazione. Il cardinale Dionigi Tettamanzi alla vigilia del ballottaggio aveva parlato di "primavera di Milano" e di "fase di cambiamento". Il cambiamento è stato in peggio dal punto di vista culturale e sociale, visto che lo ha innescato la vittoria di Giuliano Pisapia. Questo evento, come ampiamente previsto, ha rimesso in strada certi morti viventi di cui Milano non aveva alcuna nostalgia. Gli zombies comunisti, non avendo niente di meglio da fare alla Domenica, hanno pensato di assaltare la chiesa di San Giuseppe Calasanzio di via don Gnocchi a San Siro, interrompendo la santa messa officiata dal vescovo ausiliario Marco Ferrari coi sacerdoti padre Alberto Magrone e don Vittorio De Paoli, per l’ultima giornata di esposizione dell’immagine della Madonna pellegrina di Fatima.

PAGLIACCIATA SACRILEGA. Gli autori della pagliacciata sacrilega, una ventina di esaltati, hanno fatto irruzione in chiesa urlando "fuori e preti" e "chiudete le chiese". Nel mirino padre Alberto, convinto, come peraltro tutti i preti che si rispettino, che l'omosessualità sia una malattia da curare e non un comportamento lecito. Certezza scientifica (oltre che dottrinale) che apparteneva anche all'Organizzazione mondiale della sanità fino agli anni Ottanta, prima cioè che gli omosex si organizzassero in lobby, e ottenessero di essere legittimati dai politici americani in cambio dei loro voti. In seguito alle pressioni politiche, l'Oms depennò l'omosessualità dall'elenco delle malattie psichiche.

GRANDE CAMBIAMENTO. Nel nome di Sodoma e Gomorra, dunque, l'attacco alla parrocchia milanese. E il portavoce di Pisapia ha sentito la necessità di prendere le distanze dallo squallido episodio: notizie di stampa, infatti, riportanto che alcuni degli autori della bravata abbiano inneggiato al nuovo sindaco e al grande "cambiamento" milanese innescato dalle urne delle comunali.

Resposta  Missatge 232 de 699 del tema 
De: ORANGE1 Enviat: 07/06/2011 04:52
Ma, forse nella faccenda ho capito poco: non sono mica quelli che inneggiano a  moschee e minareti, questi qua che vogliono abbruciare le chiese?

Resposta  Missatge 233 de 699 del tema 
De: la boema Enviat: 07/06/2011 06:16
anche le gazze!
 

Resposta  Missatge 234 de 699 del tema 
De: botia Enviat: 11/06/2011 03:42
Milano, Pisapia in Babila dal sarto esclusivo
E i leoncavallini ci fanno la figura dei gonzi!
Il neo-sindaco ordina abiti su misura da Eddy Monetti
di Redazione. Milàn - Altro che leoncavallino, Pisapia è un "sanbabilino"! (nel senso di frequentatore degli ambienti più chic sotto la Madunina). Infatti, l'ex onorevole comunista, ora nuovo sindaco di Milano, sabato scorso è stato beccato dai segugi del settimanale "Chi" (foto) mentre entrava con disinvoltura assieme alla sua donna, Cinzia Sasso, nel negozio di abbigliamento più esclusivo, e tra i più cari, di Milano. Pisapia, si è saputo in seguito dai titolari dell'atelier, voleva un paio di abiti fatti su misura e qualche camicia. Nel famoso negozio ammettono che i vestiti di loro produzione non sono propriamente alla portata dei comuni lavoratori, visto che il meno caro si aggira sui 1.500 euro, mentre le camicie (naturalmente tutto è confezionato ad personam) arrivano a 500 euro caduna. Così nella facoltosa clientela di Eddy Monetti spiccano capi di stato e teste coronate, ma vi fa capolino anche Luigi De Magistris, l'altro artefice della primavera della sinistra.

STATUS SYMBOL. Ecco, dunque, una sinistra "rivoluzionaria" i cui esponenti non tardano ad accaparrarsi i simboli più esclusivi dell'alta borghesia. Oggettivamente l'ennesima figura da gonzi per i leoncavallini, assai sgangherati ed approssimativi nell'abbigliamento, ma in visibilio dopo la vittoria di Pisapia. Esultanza condivisa da tutti quei compagni convinti di aver trovato nel nuovo sindaco il leader che affosserà la Milano borghese coi suoi status symbol offensivi della miseria proletaria ed extracomunitaria. Una nota: madama Pisapia, che condivide l'orientamento ideologico del suo uomo, per l'occasione si è "accontentata" di una Evelyn Bag turchese griffata Hermès, roba da circa 1.600 euro.


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